La pratica di alcuni sport, soprattutto quelli di squadra, può risultare difficoltosa per i bambini con disturbo dello spettro autistico (dall’inglese Autism Spectrum Disorders, ASD). Esistono però degli sport individuali per i quali la partecipazione alle competizioni avviene all’interno di una squadra e che possono essere praticati dai bambini con autismo senza che essi vengano penalizzati.

Quanti sono i soggetti autistici in Italia?

Nel nostro Paese si stima che l’1% della popolazione sia soggetto ad autismo (circa 600 mila persone su un totale di 60 milioni di italiani). Dei 435 mila bambini nati in Italia nel 2020, sono più di 4000 quelli che potrebbero trovarsi nello Spettro autistico. Inoltre si ritiene che 1 bambino su 77 nella fascia tra i 7 e i 9 anni presenti un disturbo dello spettro autistico, con una prevalenza nei maschi: circa 4,4 volte in più delle femmine. Questa stima nazionale è stata effettuata dal Ministero della Salute e dall’Istituto Superiore di Sanità nell’ambito del “Progetto Osservatorio per il monitoraggio dei disturbi dello spettro autistico”.

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I benefici dello sport sull’autismo

Secondo una ricerca condotta nel 2016 da Bremer, Crozier e Lloyd, lo sport può rappresentare per le persone con autismo (fino ai 16 anni) uno strumento funzionale per migliorare le abilità motorie, sociali e comunicative. Inoltre può favorire l’inclusione sociale e migliorare la qualità di vita.

In particolare, i risultati dimostrano che attività fisiche come corsa, equitazione, arti marziali, nuoto, danza e yoga possono ridurre rapidamente comportamenti compulsivi e migliorare le condizioni fisiche, le autonomie personali e la capacità di adattarsi al contesto.

Tuttavia, scegliere la migliore attività sportiva da far praticare a un bambino con autismo non è semplice, poiché la decisione deve tener conto di importanti fattori: le peculiarità individuali e uniche del bambino, gli aspetti tipici dell’attività sportiva e le necessità organizzative ed economiche dei genitori.

Svantaggi degli sport di squadra per i bambini con autismo

Gli sport di squadra che richiedono molta cooperazione come calcio, basket e hockey possono risultare particolarmente difficoltosi per i bambini con disturbo dello spettro autistico: 

  • giocare all’interno di una squadra sportiva richiede abilità di comunicazione sociale avanzate. Dunque per i bambini con autismo potrebbe essere difficile relazionarsi con i propri compagni di squadra e comprendere le regole che questi sport impongono.
  • Dato che la maggior parte dei bambini con autismo ha problemi sensoriali, molti di loro potrebbero avvertire un forte disagio nel praticare sport di squadra. Infatti gli ambienti in cui essi sono praticati, sono, in molti casi, caldi o freddi, rumorosi o molto luminosi.

I migliori sport individuali per i bambini autistici

Se il bambino mostra difficoltà nel partecipare agli sport di gruppo, si potrebbe scegliere uno sport che presenti caratteristiche solo apparentemente individuali, ma che, in realtà, ha una connotazione gruppale e consente di partecipare senza dover interpretare i segnali verbali degli altri bambini.

Il nuoto, ad esempio, è uno sport ritenuto scientificamente ammissibile per l’inclusione. A dimostrarlo sono Giovanni Ippolito e Giovanni Caputo, due psicologi italiani che hanno avuto modo di operare direttamente con ragazzi autistici. I due esperti hanno ideato il “Metodo Caputo Ippolito”, che si svolge attraverso la TMA (Terapia Multisistematica in Acqua). Le capacità acquisite durante l’intervento vengono utilizzate per raggiungere obiettivi terapeutici e attuare il processo di integrazione con il gruppo.

L’atletica leggera è un altro potente motore per promuovere occasioni e opportunità a sostegno delle persone con autismo. Essa si è rivelata adatta a strutturare un percorso in grado di migliorare capacità fisiche, cognitive e relazionali, ma anche di generare significative esperienze di gratificazione per i risultati raggiunti.

Il bowling, nonostante sia uno sport che si svolge in un ambiente non sempre silenzioso, riesce comunque a interessare molto i bambini autistici. Qualunque sia la ragione, è un grande sport per eventi sociali che includono bambini con ASD. I campionati sono spesso accoglienti e possono essere un’occasione per entrare a far parte di un’organizzazione sportiva.

Il ciclismo, per altri motivi, si rivela uno sport altrettanto efficacie. Infatti, uno studio condotto nel 2016 (Shim, Peterson e Turbes) ha rilevato che i bambini con ASD sarebbero in grado di migliorare la propria stabilità fisica con un allenamento costante su una bicicletta. Lo studio ha coinvolto 8 bambini con autismo tra i 6 e 10 anni che non avevano mai praticato il ciclismo. I risultati indicano un miglioramento nella motricità fine e nella coordinazione motoria. Tuttavia, se il bambino è motivato verso questo sport, ma trova difficoltà a stare in equilibrio, potrebbe essere utile utilizzare una bicicletta particolare, come il tandem o il triciclo.

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Giulia De Giacinto

Giulia De Giacinto

Giulia De Giacinto. Appassionata di Motorsport, in particolare di Formula 1; mi piace raccontare le sue connessioni con la sostenibilità e storie di grande ispirazione. Attualmente scrivo per BuoneNotizie.it grazie al laboratorio di giornalismo per diventare giornalista pubblicista. Aspirante pubblicista, scrivo per BuoneNotizie.it grazie al laboratorio di giornalismo per diventare giornalista pubblicista.

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