La moda sostenibile si sta ritagliando uno spazio sempre più importante nella società odierna. Stando a un report del Parlamento Europeo, aggiornato ad aprile 2022, l’impatto della produzione e dei rifiuti tessili non è affatto marginale. Il primo dato importante è il consumo d’acqua: per fabbricare una maglietta di cotone, i litri d’acqua dolce impiegata sarebbero circa 2700, quantità sufficiente a dissetare una persona per due anni e mezzo.

L’industria tessile, inoltre, è responsabile del 10% delle emissioni mondiali di gas a effetto serra, percentuale più alta di voli internazionali e trasporti marittimi messi insieme. A tal proposito, diverse opere e documentari sono stati prodotti, osservando da diverse angolature luci e ombre dell’universo della moda. Quando si parla di moda sostenibile non possiamo che consigliare i seguenti 5 lungometraggi, tra i migliori per comprendere l’argomento.

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The True Cost: l’inchiesta sulla moda fast fashion

“The True Cost” è un documentario che svela il lato oscuro dell’industria della moda fast fashion, ripercorrendo la tragedia di Rana Plaza, edificio contenente diverse fabbriche d’abbigliamento in Bangladesh. Nel 2013, infatti, la struttura di otto piani crollò, coinvolgendo 1100 vittime e circa 2500 feriti. Il film di Andrew Morgan, uscito nel 2015, esamina le condizioni di lavoro pericolose, lo sfruttamento e l’impatto ambientale causati dalla produzione di abbigliamento economico. Si rivelano i costi nascosti dietro i capi di moda a basso prezzo e spinge gli spettatori a considerare le implicazioni sociali ed ambientali dei propri acquisti. “The True Cost” mette in luce l’urgenza di un cambiamento verso una moda sostenibile nel minor tempo possibile.

Moda sostenibile

Photo by Priscilla Du Preez – Unsplash

Stracci: la moda sostenibile su Amazon Prime

“Stracci” è un’opera presente su Amazon Prime che esplora il mondo degli abiti usati e del riciclaggio tessile a Prato, in Toscana. Attraverso interviste con operatori del settore e testimoni oculari, il film rivela la realtà dietro l’industria del riciclaggio tessile, i suoi benefici e le sfide che affronta. Esamina il ciclo di vita degli abiti, dalla produzione al consumo e al riciclaggio, e pone l’accento sull’importanza del consumo consapevole e dell’economia circolare. “Stracci” invita gli spettatori a riflettere sulle scelte di moda e ad adottare un approccio più saggio verso l’abbigliamento. L’opera è stata girata da Tommaso Santi, affiancato dalla preziosa collaborazione di Silvia Gambi, giornalista e conduttrice del podcast Solo Moda Sostenibile.

Fashion Reimagined: l’attivismo di Amy Powney

“Fashion Reimagined” è un documentario che esplora la rivoluzione della moda sostenibile e responsabile. Attraverso il confronto con Amy Powney, figlia di attivisti e vincitrice del Best Young Designer of the Year al BFC/Vogue Designer Fashion Fund del 2017, il film offre una prospettiva unica sulle nuove tendenze e innovazioni nel settore della moda. La lente d’ingrandimento viene posta sull’impatto ambientale dell’industria e le iniziative per ridurre gli sprechi e utilizzare materiali riciclati. Il documentario incoraggia una riflessione sul nostro stile di consumo e promuove l’importanza di un approccio etico alla moda. “Fashion Reimagined” ispira un cambiamento positivo e ridefinisce il modo in cui concepiamo e indossiamo i nostri abiti.

Moda sostenibile

Photo by Isabela Kronemberger – Unsplash

The Minimalist: fare spazio nella propria vita

“The Minimalists” è un lungometraggio che esplora il movimento del minimalismo e il suo impatto sulle persone e sulla società. Attraverso interviste con i principali sostenitori del minimalismo, il film approfondisce i concetti di vivere con meno, eliminare l’eccesso e concentrarsi sulle cose che davvero contano nella vita. Non manca un focus importante anche sugli effetti positivi del minimalismo sulla felicità, la libertà e l’ambiente. “The Minimalists”, in pratica, è una guida incentrata sul liberarsi dal superfluo e a perseguire una vita più significativa e appagante. Il documentario è visibile su Netflix.

Armadi pieni: la moda sostenibile nel mondo di Matteo Ward

“Armadi pieni” è una docu-serie che esplora il fenomeno dell’eccesso di abbigliamento e del consumismo smodato. Attraverso Matteo Ward, imprenditore e fondatore del marchio Wrad, progetto che promuove l’unione tra moda e natura, e i due registi Olmo Parenti e Matteo Keffer, il film analizza l’ossessione per il possesso di abiti e l’impatto negativo che ha sulla società e sull’ambiente. Ogni anno, infatti, diversi paesi diventano delle vere e proprie discariche tessili, ovvero contenitori di vestiti inutilizzati. Dall’Africa, passando per il Cile, l’Indonesia e l’India e arrivando fino in Italia, “Armadi Pieni” offre uno sguardo totale sulle conseguenze del mercato della moda, sempre più invasivo e condizionante in diverse nazioni del pianeta. L’opera è recuperabile su Sky.

In conclusione, approfondire determinate tematiche serve per poter svolgere ognuno la propria parte. La moda sostenibile è fondamentale per proteggere l’ambiente, i diritti dei lavoratori e promuovere un consumo responsabile. Riducendo gli sprechi, utilizzando materiali eco-friendly e adottando pratiche etiche, l’umanità potrà contribuire a costruire un futuro migliore, più equo e rispettoso delle risorse del pianeta.

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Francesco Cretella

Francesco Cretella

Innamorato della comunicazione in ogni sua forma, specialmente se cinematografica e sportiva. Scrivo per passione e ambizione, rifacendomi ai sei elementi più importanti dell'umanità: chi, cosa, quando, dove, come e perché.

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