In base all’analisi europea del Waste Early Warning Report, l’Italia è sulla buona strada per raggiungere gli obiettivi europei di riutilizzo e riciclo di rifiuti urbani e di imballaggio al 2025.

Merito delle politiche ambientali seguite, ma anche di diverse buone pratiche premiate a livello europeo e promosse a livello nazionale che migliorano la quantità di raccolta differenziata ed evitano così il conferimento in discarica del rifiuto.

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Ma qual è la situazione della raccolta differenziata in Italia e quali sono quelle soluzioni di successo che possono mantenerci sulla “buona strada” dell’economia circolare indicata dall’UE?

Raccolta differenziata in Italia: i risultati sono in linea con l’Europa

In un Report dedicato all’Italia, collegato al Waste Early Warning Report, la Commissione loda la buona performance italiana nella gestione dei rifiuti, sia nella raccolta differenziata che nel riciclo e riutilizzo, due obiettivi cardine dell’economia circolare.  

Per farlo, prende a riferimento i dati sulla raccolta di rifiuti italiana nel 2020, riscontrando un tasso di recupero urbano del 51,4%, decisamente vicino all’obiettivo europeo del 55% entro il 2025. Da migliorare, invece, il tasso comunale di conferimento in discarica: è ancora troppo alto, pari al 20%, dovrebbe attestarsi al 10% entro il 2035. C’è dunque più tempo per migliorare, ma la Commissione resta comunque ottimista, pur sottolineando l’esistenza di “differenze significative tra le diverse regioni”.

Anche il Rapporto Rifiuti Urbani 2022 di ISPRA conferma i buoni risultati raggiunti in materia di riciclo e recupero: sì, c’è una innegabile crescita della produzione nazionale di rifiuti del 2,3% (29,6 milioni di tonnellate annue) nel 2021, ma ci sono anche “risultati significativi” per la raccolta differenziata, passata al 64% di tutta la produzione nazionale e in crescita di un punto rispetto al 2020. Merito anche dell’impegno locale nella gestione rifiuti, anche al Sud.

Quali sono allora, le buone pratiche comunali più promettenti alle quali fare riferimento?

Gestire rifiuti in modo sostenibile è possibile con buone pratiche comunali di successo

L’UE segnala in particolare due buone pratiche di maggiore successo, tanto da comparire sulla piattaforma zerowastecities.eu: da un lato c’è il Comune di Milano che ha incrementato un sistema completo di raccolta differenziata dei rifiuti umidi puntando sia sulla sensibilizzazione degli utenti che su strumenti differenziati, quali i kit – bidoni, sacchetti e istruzioni a famiglie e imprese, insistendo sul comparto mense, bar, ristoranti e mercati. In tal modo Milano ha aumentato il tasso di raccolta complessivo dal 35% al 62%.

E poi c’è Parma che in soli 4 anni ha portato il tasso di differenziata dal 48,5% al 72%, abbattendo del 15% la produzione con un sistema porta a porta misto ad un sistema Pay-as-you-throw (per il quale si paga effettivamente quanti rifiuti si producono) mediante pesatura diretta o rilevazione del volume dei rifiuti conferiti. Non solo, Parma ha introdotto le “Eco station” piccoli chioschi dove conferire (gratuitamente) i rifiuti riciclabili e (a pagamento) i residui, ed ancora gli Eco-wagon, dei bus di passaggio in centro ad orari prestabiliti per la raccolta.

 Tecniche di riciclo di rifiuti: le soluzioni di Comuni Ricicloni

A livello nazionale non si ferma poi la ricerca di soluzioni anche per il riciclaggio di rifiuti non alimentari: il 6 luglio scorso sono arrivati i premi di “Comuni Ricicloni”, l’iniziativa di Legambiente patrocinata dal Ministero della Transizione Ecologica che premia i Comuni Rifiuti Free ovvero quelli in cui la produzione annuale pro-capite di rifiuti avviati a smaltimento è inferiore ai 75 Kg. In base al Dossier Ricicloni 2023 sono 629 (39 in più rispetto al 2021 che risentiva del periodo pandemico).

Ma quest’anno a spiccare sono le buone pratiche legate al riciclo di alluminio: fra i premiati il Comune di Novara e l’Unione dei Comuni dell’Alta Gallura e le iniziative della Onlus Aido – Sezione Bergamo, Premio Speciale ‘Ogni Lattina Vale’ 2023, da anni impegnata nella raccolta delle lattine per bevande in alluminio per il proprio autofinanziamento. Il Premio ha confermato l’efficacia del nostro sistema nazionale di riciclo dell’alluminio con un tasso di recupero nazionale delle lattine per bevande pari al 91,6% nel 2022, fra i più efficaci in Europa secondo il CIAL – Consorzio Nazionale Imballaggi in Alluminio.

Recupero e riciclo dei rifiuti: le buone pratiche possono abbattere le differenze regionali

Secondo l’UE le buone pratiche sostenibili da cui prendere spunto sono un buon asso nella manica per continuare a tenere il passo con gli obiettivi di riciclo del 2025. Ma non basta, occorre insistere nelle politiche nazionali e locali di prevenzione dei rifiuti, aumentare i sistemi di tariffazione puntuale (Pay-as-youthrow) e introdurre una ecotassa più alta sulle discariche e sugli inceneritori per sostenere il riciclo.

Ma soprattutto, sottolinea l’UE, occorre dare la caccia alle differenze regionali nella gestione dei rifiuti e nella gestione delle discariche: un buon segnale arriva dal Dossier Ricicloni che segnala ancora la crescita del ricorso alla differenziata nel Sud Italia, che conta 176 Comuni Rifiuti Free (il 28%,+11 rispetto alla scorsa edizione), un segnale che lascia ben sperare di portare un esempio positivo nella corsa agli obiettivi europei di riciclaggio dei prossimi anni.

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Antonio Mazzuca

Antonio Mazzuca

Dal 2007 sono redattore editoriale tecnico-giuridico esperto e formatore in materia di salute e sicurezza sul lavoro e tutela ambientale. Sono il coordinatore editoriale della Testata tecnica InSic.it e dal 2015 editore della testata culturale registrata Gufetto.press dedicata al mondo della cultura off per le quali scrivo news, articoli, recensioni, interviste e approfondimenti e svolgo formazione ai redattori sia per la parte critica che redazionale e per la scrittura in ottica SEO.

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