La parte più divertente dell’acquisto di una autovettura è la scelta del colore. Un aspetto che oggi non è solo estetico, ma anche sostenibile e legato alla sicurezza stradale. Scegliere il giusto colore delle auto, infatti, riduce l’inquinamento e gli incidenti autostradali. Per la Fiat tutti i colori sono giusti, tranne il grigio, fuori produzione dal 2023.

Come il colore delle auto riduce l’inquinamento

Le automobili sono sempre state una componente significativa della vita moderna e un’espressione della personalità attraverso le preferenze sul motore, marca e modello. Ma al di là di tutto, il fattore che spesso cattura immediatamente l’attenzione è il colore dell’auto. Un aspetto sottile ma potente, perché la tonalità del veicolo può dire molto sulla personalità del proprietario.

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Se fino a ieri a orientare la scelta erano la moda e il marketing, oggi è l’Agenda 2030 europea: l’esigenza dell’industria automobilistica è realizzare una mobilità sostenibile e ridurre l’inquinamento. E questo passa dall’utilizzo di colori e tecniche di verniciatura a sostengono dell’ambiente.

La scelta dei colori riguarda sia gli interni che la carrozzeria: quelli chiari, come il grigio o il bianco, fanno bene al clima perché riflettono circa il 60% della luce solare e rendono l’interno dell’auto più fresco. Ciò a sua volta significa che è meno probabile che l’aria condizionata dell’auto venga accesa, risparmiando carburante e inquinamento. Tuttavia anche se l’auto avesse il colore giusto, i prodotti chimici utilizzati durante la verniciatura potrebbero essere altamente inquinanti. Un indizio è la spellatura della vernice: significa che la vernice emette Composti Organici Inquinanti -COV, responsabili del 95% delle emissioni dell’intero ciclo di vita di un’auto.

Dagli anni 2000, nel settore automobilistico si preferiscono le vernici ecosostenibili composte fino all’80% di acqua e con minore quantità di solvente. Una scelta migliore per l’ambiente che riduce l’emissione dei COV durante il processo di verniciatura, produce meno di rifiuti, migliora la qualità dell’aria anche dei lavoratori nel settore.

Come il giusto colore riduce inquinamento e incidenti

Report Axalta 2022 colori auto

Colori dell’auto: ecco i più sicuri e i più pericolosi

Quando si parla di incidenti stradali , molte persone pensano che gli unici fattori che giocano un ruolo nella probabilità di un incidente siano il comportamento del conducente, le condizioni dell’auto e le condizioni delle strade. Ma c’è anche un altro fattore: il colore del veicolo. Gli studi hanno scoperto che il colore di un veicolo può influenzare in modo significativo la probabilità di un incidente. 

I colori più pericolosi sono il nero, il grigio e l’argento, mentre i colori più sicuri sono il giallo e il bianco. Uno studio della Monash University , mostra come le auto nere hanno il 12% in più di probabilità di essere coinvolte in un incidente rispetto alle auto bianche, mentre le auto grigie e argento il 10% in più . Sorprendentemente, le auto gialle hanno il 7% in meno di probabilità di essere coinvolte in un incidente rispetto alle auto bianche.

Il colore di un’auto può renderla più o meno visibile agli altri automobilisti sulla strada, soprattutto in determinate condizioni di guida, come di notte o in caso di maltempo. Le auto nere sono più difficili da vedere di notte perché assorbono più luce rispetto alle auto di colore più chiaro. Allo stesso modo, le auto grigie e argento possono essere difficili da vedere in caso di maltempo perché si confondono con lo sfondo. I veicoli gialli sono più visibili perché riflettono più luce rispetto alle auto di colore più scuro.

Il caso Fiat: basta col grigio

Nel 2023 la Fiat ha stoppato la produzione di auto grigie e promosso i colori allegri dell’Italia. Con bianco gelato, verde rugiada, blu Italia, arancio Sicilia evoca il rispetto per l’ambiente e promuove il territorio italiano. Per inibire l’acquisto dell’auto grigia, la Fiat ne ha cambiato la suo dicitura sul catalogo colori, usando “grigio pessimo umore”.

La scelta cromatica della Fiat si allinea con il mercato globale ecosostenibile. È il bianco il colore di auto più venduto al mondo, tranne in Europa, Regno Unito e Russia, dove prevale il grigio. La Fiat sceglie di far da traino per il cambiamento. Ma cosa farne delle auto grigie?

Il mercato di rivendita punta al Regno Unito, ormai fuori dall’Europa, dove le auto grigie sono al 27% da cinque anni e alla Russia. Qui l’import è crollato dall’inizio del 2022, quando l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia ha innescato sanzioni economiche e ritiro dei produttori stranieri dal mercato. I consumatori russi acquistano modelli di veicoli nazionali, auto cinesi e usate, soprattutto dal Giappone.

Il rischio è dar vita a un canale chiamato “veicolo di importazione grigio“, dove il grigio non è riferito al colore della carrozzeria, ma al tipo di mercato. È una strategia che riesce a dirottare legalmente in una Nazione, veicoli con altra destinazione. Una volta creato il canale di vendita, si apre il mercato dei ricambi. L’Europa vieta questa pratica di greenwashing, inasprendo le leggi da settembre 2023.

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Anna Restivo

Anna Restivo

Editor e creator freelance nel motorismo sportivo e storico.  Ho collaborazioni in F1 dal 2014, passando anche dalla Motogp, e dal 2019 in manifestazioni di auto e moto d'epoca. Mi piace raccontare il motorismo e le sue connessioni con società, arte, ambiente, creando format e progetti. Attualmente collaboro con BuoneNotizie.it, grazie al quale ho avuto l'opportunità di conoscere il giornalismo costruttivo.

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