La green economy è un sistema economico in cui gli investimenti pubblici e privati mirano a ridurre l’inquinamento, ad aumentare l’efficienza energetica e a evitare il decadimento dell’ecosistema.

Nonostante la crescita sia leggermente inferiore a quella nazionale (1,1% rispetto all’1,2%), il Mezzogiorno continua a credere e ad impiegare le proprie forze nella transizione ecologica provando a porre più attenzione sull’argomento.

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Difatti, cresce la sensibilità riguardo l’impatto ambientale nelle regioni mediterranee che risulta essere in costante aumento: stando ai dati Legambiente, esistono ad oggi 187 comuni “Rifiuti free” con alcune zone che duplicano o triplicano il loro impegno come Sicilia e Sardegna. In aggiunta, nei prossimi cinque anni, le aziende nel Meridione d’Italia copriranno ben il 58% degli investimenti a tema ambiente rispetto al 52% del dato nazionale e ci sarà forte attenzione all’innovazione sostenibile e ai rapporti con il mondo della ricerca.

Green Italy 2022: un’economia a favore dell’ambiente

Affrontare con coraggio la crisi climatica rappresenta una grande sfida per rendere ancora una volta la nostra società a misura d’uomo e per questo più concentrata nel guardare al futuro”, questo lo slogan del dossier Green Italy 2022 realizzato da Fondazione Symbola ed Unioncamere, che evidenzia come l’economia sostenibile possa essere uno stimolo in più per la competitività e la sfida alle crisi internazionali.

Per ottenere risultati soddisfacenti, la green economy necessita di una presa di coscienza da parte della società italiana che passi attraverso il quotidiano: uno dei vantaggi generati dal fenomeno verde è senza dubbio la creazione di nuovi posti di lavoro specifici, i cosiddetti green jobs, che mirano alla sostenibilità, al benessere e alla tutela del pianeta.

Le aziende del Mezzogiorno puntano all’economia verde

Dal dossier 2022 di Green Italy emerge sempre più attenzione eco-sostenibile da parte delle imprese del Sud Italia: il 38,3% delle aziende ha già investito nell’economia verde negli ultimi sette anni. Inoltre, Campania, Sicilia e Puglia si posizionano tra le prime dieci a livello nazionale per investimenti legati alla transizione ecologica, raggiungendo il dato del 15% su tutto il territorio nazionale.

Resta da colmare il gap tra domanda e offerta, soprattutto legato alla mancanza di figure professionali adeguate allo svolgimento di specifiche mansioni che rallenta il processo di conversione ecologica.

Al fine di colmare il ritardo, la soluzione passa anche attraverso la riforma del sistema Istituti Tecnici Superiori, che prevedendo la sua piena attuazione nel 2025, mira a semplificare il modello organizzativo e didattico, ad aumentare il numero dei centri scolastici, degli iscritti e a migliorare la connessione tra gl’imprenditori a livello nazionale.

Lo stato della green economy in Italia

Secondo i dati 2022 riportati dal dossier degli Stati Generali sulla sostenibilità, grazie ai risultati ottenuti in termini di riciclo e re-introduzione dei materiali di scarto, l’Italia si posiziona al primo posto in Europa rispettando la regola delle tre R, “Riduci, riusa, ricicla”.

Nello specifico, le imprese nazionali puntano da tempo alla raccolta e al recupero di tutte le tipologie di confezionamento: oltre all’alluminio, grazie soprattutto alla nascita del Consorzio Nazionale Imballaggi, l’attenzione viene estesa a tutti i materiali di impacchettamento come ad esempio carta e cartone.

Infine, stando ai dati dell’ente no profit CONAI, attraverso la progettazione e l’efficienza dei flussi produttivi, le imprese italiane risparmiano ogni anno in media più di 5mila tonnellate di materiale per una riduzione complessiva di 936mila tonnellate di CO2.

Dalla relazione sullo stato della green economy in Italia si evince infine che il pensiero comune degli imprenditori italiani riguardi principalmente la transizione ecologica, considerata un cambiamento necessario per affrontare la crisi climatica e la scarsità di risorse per un futuro prospero.

Più del 70% è convinto che l’Italia dovrebbe schierarsi in prima fila per il processo di transizione sostenibile che metterebbe il paese al pari livello delle economie mondiali.

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Vincent Truppo

Vincent Truppo

Tra i miei focus principali, abbattere gli stereotipi che talvolta non danno la possibilità di conoscere realmente chi ci circonda, la definizione del termine stereotipo rappresenta appieno il mio lavoro. Con enorme piacere collaboro con BuoneNotizie.it grazie al laboratorio di giornalismo per diventare giornalista pubblicista.

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