Dal 5 al 7 maggio 2023 si terrà a Parma il Festival della Green Economy. Protagonista dell’evento sarà lo sviluppo sostenibile. Il programma prevede circa 70 eventi e 300 relatori. Il ministro italiano dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Picchetto Fratin darà il via alla manifestazione. Tra i nomi degli ospiti spicca quello del premio Nobel per la fisica Andrej Gejmi.

Il festival tratterà i temi principali della transizione ecologica. Tra questi, ci sarà occasione di parlare di energia pulita, adattamento alla crisi climatica, gestione delle risorse idriche e innovazione nel settore agroalimentare. Perché la transizione ecologica si realizzi, è necessario infatti che economia ed aziende sappiano reimmaginarsi.

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Il Festival della Green Economy rende protagonisti piccoli e grandi interpreti dello sviluppo sostenibile

Il Festival della Green Economy è promosso da ItalyPost, un portale che contribuisce alla conoscenza del mondo delle imprese, attraverso analisi e ricerche e una rete di festival e di eventi che portano a discutere tra loro il mondo imprenditoriale, i professionisti, le istituzioni e il mondo scientifico ed accademico.

Anche Fondazione Symbola è promotrice del festival. La Fondazione racconta attraverso ricerche, eventi e progetti le aziende e le istituzioni che migliorano il Paese puntando su innovazione e sviluppo, bellezza e creatività, capitale umano e territorio. Il comitato scientifico del Festival della Green Economy sarà presieduto da Ermete Realacci, impegnato da sempre nella difesa dell’ambiente e che si è occupato di iniziative per il risparmio energetico e le fonti rinnovabili, per la difesa dei territori e della coesione delle comunità.

Per permettere a quante più persone di immedesimarsi nei processi di sviluppo sostenibile, tra gli ospiti ci saranno sia le imprese più legate al territorio che le multinazionali. L’obiettivo principale del festival è infatti quello di provare a rispondere ai molti interrogativi che le aziende si trovano a fronteggiare oggi.

Il tema dello sviluppo sostenibile sarà affrontato in maniera trasversale e multidisciplinare. In tal senso, le sezioni tematiche saranno Food, Logistica, Territori, Fashion e Imprese. In particolare, si proverà a immaginare come sia possibile votare la propria economia alla sostenibilità, in considerazione della complessa situazione internazionale.

Un altro tema sarà quello sulla necessità di conciliare i vecchi modelli di produzione alle nuove esigenze del mercato. In tal senso, il programma dà spazio anche a possibilità di confronto sulla necessità di cambiare l’approccio tra uomo e natura, specialmente per quanto riguarda il percorso di transizione energetica a cui le aziende italiane sono chiamate.

Lo sviluppo sostenibile è al centro del Festival Green Economy

Foto di Erik Mclean su Unsplash

Raccontare chi persegue l’economia sostenibile facilita l’acquisizione di pratiche aziendali ecologiche

Il Festival della Green Economy può avere rilevanza nella promozione dello sviluppo sostenibile proprio perché in grado di portare in un solo luogo competenze ed esempi pratici per capire come applicare abitualmente l’ecologia nei processi di produzione.

Nei giorni precedenti al Festival della Green Economy sarà possibile visitare le trenta “Fabbriche della Sostenibilità”. Il festival è infatti parte della Green Week. Dal 2011 la manifestazione affronta i temi legati alla green economy. Nel contesto della settimana, sono state individuate alcune aziende da più regioni d’Italia. Queste sono vere e proprie protagoniste dell’innovazione nel campo dello sviluppo sostenibile.

Requisito principale delle aziende individuate come “Fabbriche della sostenibilità” è infatti la capacità di investimento in aspetti della sostenibilità. Tra i principali economia circolare, energie rinnovabili e abbattimento delle emissioni, nuove tecniche costruttive e sostenibilità dei mezzi di trasporto, responsabilità sociale e ambientale d’impresa.

È in particolare sull’ultimo di questi aspetti che si struttura la possibilità di avere successo nel perseguire una logica volta allo sviluppo sostenibile. Recentemente il dibattito pubblico si è focalizzato infatti sulla necessità di agire a favore dell’ambiente, ma per perseguire la transizione ecologica non si può prescindere da una sostenibilità socio-economica.

In tal senso, Lorenzo Giorgi, cofondatore e direttore di Glocal Impact Network, ha recentemente affermato in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera che le aziende debbano pensarsi come soggetti attivisti. Lorenzo Giorgi lavora da tempo con Andrea Cattabriga, uno strategic designer, a Global Action Toolkit. Il progetto è un programma di formazione che mette al centro gli esempi di aziende che hanno avviato processi di successo nell’ambito dello sviluppo sostenibile.

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Giovanni Beber

Giovanni Beber

Giovanni Beber. Studio Filosofia e Linguaggi della Modernità presso l'Università di Trento e sono il responsabile della comunicazione di un centro giovanile a Rovereto. Collaboro con alcuni blog e riviste. Mi occupo di sostenibilità, ambientale e sociale e di economia e sviluppo.

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