Dati più che positivi per il nostro Paese che si consolida tra i primi a livello europeo in termini di riciclo in favore della transizione ecologica. Nello specifico secondo Eurostat, la capacità di raccolta, smaltimento e recupero dei rifiuti – urbani e speciali – ha raggiunto il record dell’83,4% una percentuale che supera di gran lunga paesi europei come: Germania (70%), Francia (64,4%) e Spagna (59,9%).

La transizione ecologica potrà affermarsi soltanto se apparirà socialmente desiderabile”. Queste le parole del giornalista italiano Alexander Langer che hanno aperto l’evento “Green Italy 2023” tenutosi il 31 ottobre presso Unioncamere, un viaggio attraverso numeri e storie della green economy italiana che racconta come la sostenibilità supporta le imprese nel rispondere alla crisi e migliorare la loro competitività.

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Transizione ecologica: il rapporto Green Italy 2023

Come si evince dalla prefazione del report “Green Italy 2023”, promosso da Fondazione Symbola e Unioncamere: “agire immediatamente anticipando e accelerando gli investimenti nella transizione verde non solo aumenterà la stabilità finanziaria del nostro Paese, ma andrà a ridurre i costi destinati alle banche e agli investitori istituzionali rendendo il Made in Italy a prova di futuro.

Tuttavia sempre secondo il report, il Paese procede a piccoli passi riguardo l’innovazione delle energie rinnovabili, che mirano sia ad un risparmio economico per le casse del Governo, sia alla riduzione delle importazioni del nostro Paese arrivate all’80% dell’approvvigionamento totale di energia. Il rallentamento è dovuto principalmente alla burocrazia italiana, che tra questioni regionali e culturali pregiudica uno sviluppo costante.

Analisi in controtendenza per le aziende del Sud Italia che puntano ad una progressiva crescita degli investimenti verdi: difatti, stando ai dati della federazione Utilitalia – che rappresenta le istituzioni nazionali e internazionali che operano nei servizi ambientali – si assiste ad un processo di riscatto che vede ridurre il divario Nord-Sud.

Il Sud Italia riduce il divario con il Nord in termini di eco-sostenibilità

Il “Rapporto Sud” di Svimez parla chiaro: il Meridione d’Italia presenta il maggior potenziale su scala nazionale in termini di transizione ecologica, grazie alla realizzazione di nuovi impianti green che porteranno benefici tangibili nel prossimo futuro soprattutto alla collettività, tramite nuovi impieghi – definiti anche green jobs – e un nuovo sguardo alla cura dell’ambiente.

La nostra responsabilità si lega ai grandi temi attuali: dal digitale alla sostenibilità – spiega il presidente nazionale di Confcommercio Carlo Sangalli nel suo discorso all’evento dell’associazione di imprese a Napoli – la sostenibilità generativa è il fenomeno legato alle imprese del Mediterraneo, che si concentrano su macro-temi sociali come quello dei servizi pubblici, della rinascita del tessuto urbano e della cura dell’ambiente”.

Transizione ecologica: il Sud mira all’idrogeno

La transizione ecologica passa per l’idrogeno, difatti il governo italiano ha preso con serietà l’incarico stanziando attraverso il PNRR 3,2 miliardi di euro per la ricerca e la sperimentazione del materiale grezzo. Tema caldo soprattutto durante il workshop dell’Osservatorio H2 Verde Agici-Fichtner che si è svolto il mese scorso a Milano dove si è sottolineata l’importanza di pianificare lo sviluppo di infrastrutture e favorire la produzione di idrogeno a basse emissioni attraverso hub logistici e reti di trasporto mirate all’obiettivo finale.

Per questa ragione nascono in Italia ed Europa le “Hydrogen valleys”: aree industriali per promuovere a livello locale la produzione e l’uso dell’idrogeno come ad esempio in Puglia. Nello specifico, grazie alla società generale di elettricità Edison, nascerà il progetto “Puglia Hydrogen Valley”, che prevederà la realizzazione di tre impianti di produzione di idrogeno verde nelle aree di Brindisi, Taranto e Cerignola, coinvolgendo importanti realtà regionali tra cui i Distretti tecnologici e produttivi e le Università di Bari, Foggia e del Salento.

Gli obiettivi principali mirano ad accelerare la diffusione dell’idrogeno verde, rendere più sostenibili i trasporti pesanti e sensibilizzare la società e il territorio. In termini di dati si punta a produrre 300 milioni di metri cubi di idrogeno rinnovabile all’anno e generare il 24% di domanda finale di energia.

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Vincent Truppo

Vincent Truppo

Tra i miei focus principali, abbattere gli stereotipi che talvolta non danno la possibilità di conoscere realmente chi ci circonda, la definizione del termine stereotipo rappresenta appieno il mio lavoro. Con enorme piacere collaboro con BuoneNotizie.it grazie al laboratorio di giornalismo per diventare giornalista pubblicista.

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