A Torino ha appena aperto il Centro di Studi e Ricerca sul Cibo Sostenibile che si prefigge di contribuire attivamente alla sensibilizzazione sui temi dell’educazione alimentare e a stili di vita consapevoli e sostenibili, soprattutto nelle scuole di tutta Italia. Il Centro si prepara ad affrontare una sfida davvero coraggiosa in un contesto italiano che, al netto della povertà alimentare diffusa, registra interesse per i temi della sostenibilità connessa al cibo.

Educazione alimentare nelle scuole: come farne di più

Secondo un’indagine condotta da Ipsos le ragazze e i ragazzi under 26 hanno maturato una forte sensibilità ambientale sulle proprie scelte alimentari: il 38% degli intervistati sceglierebbe solo prodotti made in Italy e una parte (il 27%) quelli sostenibili o che rispettano il benessere degli animali (il 26%). Una indagine di Webboh (community di riferimento per la Gen Z) ha poi registrato un forte bisogno di informazioni sulla corretta alimentazione: lo vuole l’89% degli utenti under 26 ed il 34% dei giovani vorrebbe inserire l’educazione alimentare nei programmi scolastici.

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Nonostante cresca in Europa la sicurezza alimentare come registrato anche dall’ONU, uno studio di Save the Children rivela che nel 2022 un bambino su venti in Italia vive in povertà alimentare e circa tre su dieci sono in sovrappeso o obesi, e risulta quindi chiaro come il problema dell’accesso al cibo e dell’educazione alimentare diventino centrali soprattutto a partire dalle scuole. Come sensibilizzare allora ad un’educazione alimentare sostenibile?

Conoscere il cibo e scegliere cibo sostenibile

Il Centro di Studi e Ricerca sul Cibo Sostenibile realizzato dai massimi enti di ricerca universitaria di Torino cercherà di attrarre finanziamenti per la ricerca e la formazione su alimentazione e sostenibilità. Le ricerche riguarderanno il cibo come bene complessivo, connesso all’ecologia, all’agricoltura e al consumo sostenibili, all’educazione sensoriale, agli stili di vita consapevoli, al benessere del vivente, all’economia circolare, alle politiche alimentari.

L’attività di formazione invece promuoverà e sosterrà incubatori creativi e start-up per studenti per formare giovani imprenditori che abbiano a cuore l’alimentazione sostenibile in particolare nelle scuole rispondendo a quella richiesta di informazione che viene dalle nuove generazioni che, sempre di più, desiderano sapere anche quanto i consumi alimentari impattano sul sistema alimentare globale.

Educazione alimentare i percorsi verso la sensibilità

L’efficacia di scelte didattiche che coniughino l’educazione alimentare e la sostenibilità è testimoniata nella sua efficacia dal progetto Arcipelago Educativo di Save The Children che ha sviluppato interventi interdisciplinari e percorsi specifici per bambini e ragazzi volti a comprendere la complessità dell’alimentazione nelle sue tante connessioni con gli aspetti della salute, emotivi, culturali e riguardanti l’ambiente attraverso attività innovative come kit, schede didattiche e giochi online sul tema alimentazione.

Il progetto mira proprio a sviluppare maggiore sensibilità sui temi della salute e della sostenibilità che incidono sul benessere personale e collettivo e contro lo spreco alimentare.

Sostenibilità alimentare: serve maggiore sensibilizzazione

Iniziative di ricerca e formazione come quelle del Centro di ricerca sul Cibo sostenibile richiedono comunque uno sforzo anche istituzionale di promozione dell’educazione alimentare nelle scuole. Indispensabile dunque aggiornare le Linee guida sull’argomento ferme al 2015.

Buoni segnali in questo senso arrivano dalle Istituzioni: il 1° febbraio il Ministro della Salute Schillaci ha stretto un accordo con il settore della ristorazione che intende favorire l’accesso delle famiglie alla ristorazione e punta proprio sulla promozione di stili di vita corretti e scelte alimentari sane per prevenire l’insorgenza di malattie.

Un’iniziativa che ci auguriamo coniughi i temi della salute e del benessere con l’attenzione alla produzione sostenibile del cibo così da rendere completo il pasto formativo dello studente e renderlo un consumatore consapevole di tutto quello che c’è dietro al cibo e alla sua consumazione.

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Antonio Mazzuca

Antonio Mazzuca

Dal 2007 sono redattore editoriale tecnico-giuridico esperto e formatore in materia di salute e sicurezza sul lavoro e tutela ambientale. Sono il coordinatore editoriale della Testata tecnica InSic.it e dal 2015 editore della testata culturale registrata Gufetto.press dedicata al mondo della cultura off per le quali scrivo news, articoli, recensioni, interviste e approfondimenti e svolgo formazione ai redattori sia per la parte critica che redazionale e per la scrittura in ottica SEO.

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