Emma è una ragazza di 25 anni, ma il suo è il sorriso di una persona che ha vissuto molte vite. Un sorriso che racchiude sofferenza e tanti no, ma anche un’ammirevole capacità di resilienza e una sincera gratitudine nei confronti di chi l’ha aiutata a farcela. Il viaggio di Emma comincia con Elisa, la sua mamma, quando lei ancora è troppo piccola per capire cosa sta succedendo, e soprattutto cosa succederà. Elisa, come ogni mamma, non può accettare la diagnosi infausta dei medici: “Sua figlia ha la fibrosi cistica. Non arriverà all’età adulta”. Qualsiasi genitore farebbe fatica ad accettare una sentenza così ingiusta. Ma Elisa non è una mamma qualsiasi.

Fibrosi cistica e come l’hanno affrontata

La fibrosi cistica è una malattia genetica che provoca malfunzionamenti nell’apparato respiratorio, nel pancreas, nel fegato e nell’intestino. Questi malfunzionamenti comportano, tra le altre cose, infezioni batteriche, gravi danni ai polmoni e malnutrizione. Quando la mamma ha capito quello con cui lei e la sua famiglia avrebbero avuto a che fare, però, non ha avuto dubbi né paure. Avrebbe fatto qualsiasi cosa pur di salvare la piccola Emma.

È così che ha iniziato una ricerca senza sosta per imparare a conoscere il nemico contro cui avrebbero combattuto. Di fronte a una sentenza così lapidaria, nel corso degli anni, la mamma di Emma non si è persa d’animo. Si è rimboccata le maniche e ha letto più di 1200 pubblicazioni, tra ricerche scientifiche e libri alternativi, per capire cosa fare concretamente per aiutare la sua bambina che, al pari di lei, non ha mai pensato di arrendersi.

Dallo studio, giorno e notte, ha appreso che Emma aveva un futuro, e che con impegno e sacrificio quel futuro avrebbe potuto essere felice e, sotto molti aspetti, normale. Non solo libri su medicina, alimentazione e movimento, ma anche psicologia – per affrontare la malattia con il giusto atteggiamento mentale – e nuove discipline non convenzionali, come meditazione, omeopatia e terapie alternative che, insieme alla medicina tradizionale che non hanno mai abbandonato, hanno contribuito a stimolare il benessere di Emma, che oggi è ormai una donna felice e piena di speranza.

Un atteggiamento mentale vincente

Elisa ed Emma sorridono persino quando parlano del “calvario” che entrambe hanno vissuto nei mesi più bui della fibrosi cistica, perché, insieme a un’attenta dieta e ad attività fisica mirata, il segreto di questo epilogo fatto di resilienza è il buon umore. Mai nessuno in famiglia ha pensato di perdere l’ottimismo e la forza. Emma afferma, e ripete più volte con orgoglio, che la fiducia e l’ironia della sua famiglia l’hanno aiutata a non perdere mai la voglia di lottare.

Incessantemente”, dicono guardandosi con un sorriso, è la parola che meglio descrive la loro voglia di provarci ancora e ancora, per tentativi non sempre riusciti ma mai vani, perché “la nostra salute è anche una nostra responsabilità, e non bisogna mai avere il timore di prendersela”.

Emma e la mamma Elisa

Emma e la mamma Elisa

La capacità di trasformare la crisi più grande in un’opportunità

La storia di Emma non finisce qui. Quando ha capito che il futuro le aveva concesso un’occasione, ha deciso di non sprecarla e di mettere al servizio delle persone non solo la sua esperienza ma anche la sua creatività.

Emma apre un blog, nel quale condivide parte di quello che è successo a lei e alla sua famiglia, ma non solo. Nel blog scrive soprattutto ricette sane che hanno aiutato a guarirla e che col tempo è riuscita a perfezionare e rendere sfiziose insieme alla mamma. Elisa racconta quanto fosse difficile convincere i suoi bambini (i fratelli di Emma, che sono quattro) a mangiare verdure, spesso crude, e per giunta senza sale. E così, nel giro di qualche anno, Emma ed Elisa diventano un vero e proprio punto di riferimento per chi ha simili problemi di salute ma in generale per tutti gli amici e i conoscenti che vogliono farsi ispirare da quella condotta vincente.

Ho capito che potevo fare davvero tanto – afferma Emma – non solo per me stessa, cambiando il mio atteggiamento e seguendo un particolare stile di vita, ma anche per gli altri. In questo senso il blog è stato di grande aiuto. Per me, per buttare fuori quello che avevo bisogno di dire, e – spero – anche per chi mi legge. Voglio far capire a queste persone che non bisogna arrendersi né avere paura, e che un modo per risolvere i problemi c’è, anche quando sembra impossibile”.

Dopo aver creato quel particolare stile di vita, e le ricette per rendere più genuini e saporiti i piatti di Emma e di tutta la famiglia, hanno deciso di ricavare dalla crisi un’opportunità e di rendere disponibile la loro storia e le loro ricette a chiunque scelga di alimentarsi in maniera sana.

Mettendo a disposizione la sua esperienza con la fibrosi cistica, Emma ha deciso consapevolmente di condividere quegli strumenti che le hanno permesso di farcela e di andare avanti nonostante tutto. Nella speranza di poter ispirare tutti coloro che avranno la fortuna di leggere la sua storia.

Sofia Greggio

Sofia Greggio

Sofia Greggio. Correttrice di bozze, editor e ghostwriter, ho seguito corsi di editoria come lettura professionale, scouting e consulenza editoriale e un master in scrittura creativa. Oltre al mondo dei libri, sono appassionata di civiltà orientali e infatti studio Antropologia all'Alma Mater Studiorum Università di Bologna.

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