Novità interessanti per chi decide di percorrere la culla del Rinascimento su due ruote: con l’operazione “Openbike”, il Comune di Firenze ha effettuato una scrupolosa mappatura su Google Earth delle piste ciclabili presenti in città. Parallelamente, 400 nuovi posti, che si aggiungono alle 1200 rastrelliere già esistenti, agevoleranno il parcheggio delle biciclette.

La società “Quadrifoglio” contribuisce a liberare nuovi posti bici affiggendo alle biciclette in evidente stato di abbandono una fascetta  che recita: “Più spazio a chi la bici la usa, questo relitto verrà rimosso nei prossimi giorni”, dando all’eventuale proprietario una settimana di tempo per rimuovere la propria bicicletta rivendicandone il possesso. Si calcola che l’operazione perseguita da “Quadrifoglio” abbia già liberato un migliaio di postazioni.

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Per chi consulta il sito del Comune di Firenze all’indirizzo , le indicazioni sono molte e fornite con dovizia di particolari. E’ possibile scaricare il file con i diversi percorsi ciclabili (con informazioni sulle relative pendenze) e reperire informazioni sulla dislocazione delle rastrelliere. Le numerose piste ciclabili che intersecano la rete urbana fiorentina sono differenziate in base alle loro caratteristiche: ci sono le ciclabili separate dal percorso pedonale (sul marciapiede), i percorsi in carreggiata, separati da automobili e veicoli stradali, i molti itinerari in promiscuo con i pedoni, i tracciati in area pedonale accessibile alle bici e in percorsi in cui il transito è consentito solo con bici portate a mano.

Siamo lontani dalle città del Nord Europa, dove il reticolo stradale sembra pensato a uso e consumo degli amanti delle due ruote, ma Firenze non è Copenaghen: come ogni città italiana che si rispetti ha una fisionomia urbanistica ben precisa e plasmata da secoli di storia e arte, che esclude necessariamente itinerari spaziosi e rettilinei. Nonostante queste “carenze costituzionali”, tuttavia, l’operazione “Openbike” rappresenta un segnale fortemente positivo, che risulta tale soprattutto se considerato in una prospettiva più ampia.

Quasi un anno fa, Matteo Renzi, sindaco di Firenze, aveva affermato che puntava a trasformare Firenze in “capitale mondiale della sostenibilità”. Di questo disegno fa parte il progetto di un Ecopass che – entro il 2016 – dovrebbe consentire l’accesso al centro cittadino alle sole auto elettriche: un obiettivo supportato – lo scorso ottobre – dall’accordo siglato con Renault e Nissan per promuovere l’ incremento delle auto elettriche all’interno della città attraverso lo sviluppo di un’ampia rete di ricarica pubblica e l’istituzione di car sharing elettrico e di van sharing per il trasporto merci.

Orientato a realizzare il sogno di Firenze “capitale ecologica” era anche il tentativo di istituire il bike sharing con il sostegno economico governativo – tentativo purtroppo momentaneamente fermo. Considerata in questa prospettiva, la mappatura delle ciclabili fiorentine assume un significato più marcato e si configura come un passo avanti verso un progetto di cambiamento globale. 


Per approfondire:

Nasce a Bolzano innovativo quatriere eco-sostenibile
Auto elettriche: parla italiano il progetto che ha conquistato Parigi

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Martina Fragale

Martina Fragale

Giornalista pubblicista dal 2013 grazie alla collaborazione con BuoneNotizie.it, di cui oggi sono direttrice. Mi occupo di temi legati all’Artico e ai cambiamenti climatici; come docente tengo corsi per l’Ordine dei Giornalisti e collaboro con l’Università Statale di Milano.

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  • valeria ha detto:

    Firenze è sempre all’avanguardia quando si tratta di ecomobilità…io, come cittadina, aiuto a migliorare l’aria che si respira facendo carpooling! E’ un’iniziativa che ho scoperto da poco grazie al sito http://www.avacar.it
    MI organizzo e condivido l’auto…già ridurre i costi del carburante è una buona cosa, ma ancora meglio fare qualcosa per l’ambiente!