Draghi: “Il successo del vertice del G20 dipenderà da quello che facciamo e non da quello che diciamo”.

Domenica 31 ottobre, al termine dell’incontro, i leader del G20 hanno adottato la Dichiarazione di Roma. Il documento del vertice del G20 è il culmine di un anno di negoziati e di riunioni tra i Ministri dei Paesi più industrializzati del mondo. Nonostante le assenze in presenza del Presidente russo Putin e di quello cinese Xi Jinping, i leader hanno raggiunto alcune intese sulla tassa minima globale sulle multinazionali, sui vaccini e sul cambiamento climatico.

“In cosa siamo riusciti? È un summit di successo nel senso di mantenere vivi i nostri sogni, impegnarci a ulteriori provvedimenti, stanziamenti di denaro, ulteriori promesse di riduzione. Il successo finale viene formulato poi sulla base di quello che facciamo e non di quello che diciamo. Un impegno collettivo a essere più concreti e seri”, ha dichiarato il Presidente del Consiglio Mario Draghi nella conferenza stampa conclusiva del G20.

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Il vertice del G20 trova l’accordo sulla tassa minima globale

Il principale risultato è rappresentato dall’accordo sulla tassa minima globale, fissata al 15% sugli utili delle multinazionali. Con la tassa si vuole evitare che le multinazionali spostino le proprie sedi fiscali nei Paesi dove i trattamenti sono più favorevoli. L’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico stima che la misura produrrà benefici per oltre 125 miliardi di dollari. La tassa dovrà entrare in vigore entro il 2023. Per quella data, quindi, i Paesi dovranno adeguare le leggi nazionali e creare un meccanismo per la risoluzione delle controversie.

Per evitare il fallimento di Paesi fortemente indebitati che metterebbero a rischio la stabilità finanziaria internazionale, il vertice del G20 ha posticipato il pagamento degli interessi sul debito dei Paesi poveri a fine anno. Infine, il G20 ha richiesto l’emissione di 650 miliardi di diritti speciali di prelievo da parte del Fondo Monetario Internazionale (FMI). I diritti speciali di prelievo sono una particolare valuta del FMI che permettere di introdurre liquidità per supportare la ripresa economica.

Vaccini: obiettivo immunizzare il 70% della popolazione mondiale

Uno degli obiettivi del vertice del G20 di Roma era vaccinare contro il Covid almeno il 40% la popolazione mondiale entro la fine dell’anno. Questo obiettivo è stato quasi raggiunto, dato che oggi il 39% della popolazione del pianeta ha ricevuto due dosi. Per questo il vertice ha alzato l’asticella, promettendo di vaccinare il 70% della popolazione mondiale entro la metà del 2022.

Il problema rimane la distribuzione geografica dei vaccini. Infatti se nei Paesi più ricchi la percentuale di popolazione immunizzata arriva al 70%, nei Paesi poveri i numeri sono molto più bassi. In Africa, per esempio, la popolazione vaccinata è il 5%. L’obiettivo è quindi promuovere “iniziative per aumentare la fornitura di vaccini e prodotti medici essenziali nei Paesi in via di sviluppo e rimuovere i relativi vincoli di approvvigionamento e finanziamento”.

I leader si sono impegnati anche a sostenere “la scienza per abbreviare lo sviluppo di vaccini, terapie e diagnostica sicuri ed efficaci da 300 a 100 giorni” per le nuove pandemie.

Clima: ridurre le emissioni di CO2 entro la “metà del secolo”

Il vertice del G20 è riuscito a fatica a trovare un accordo sul clima. I leader propongono di contenere il riscaldamento globale al di sotto dei 2 gradi e di fare ulteriori sforzi per diminuirlo a 1,5 gradi entro la metà del secolo.

“Riconosciamo che le emissioni di metano rappresentano un contributo significativo al cambiamento climatico e riconosciamo che la sua riduzione può essere uno dei modi più rapidi, fattibili ed economici per limitarlo. Aumenteremo gli sforzi per eliminare gradualmente e razionalizzare, a medio termine, i sussidi ai combustibili fossili inefficienti”, si legge nel comunicato finale del vertice del G20. A questo riguardo verranno eliminati i finanziamenti pubblici per nuove centrali elettriche a carbone all’estero entro il 2021.

Infine, i leader del G20 hanno promesso di donare 100 miliardi di dollari all’anno fino al 2025 ai Paesi in via di sviluppo per le politiche sul clima. I negoziati sulle politiche climatiche continueranno alla COP26, la conferenza sul clima organizzata dall’ONU iniziata in Scozia il 31 ottobre.

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Aurora Amendolagine

Aurora Amendolagine

Aurora Amendolagine, laureata in Scienze politiche e Relazioni internazionali con un Master in Comunicazione istituzionale. Lavoro in Rai da diversi anni. Giornalista pubblicista e tutor del laboratorio di giornalismo per diventare pubblicista

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