Le previsioni delle Nazioni Unite indicano che entro il 2050, quasi due miliardi di persone residenti nell’Unione Europea avranno più di 60 anni e in Italia gli anziani rappresenteranno secondo le stime il 35% del totale. Infatti il mondo odierno sta attraversando un processo di invecchiamento progressivo della popolazione e per questo sono diverse le iniziative per rendere le città più confortevoli e adatte agli anziani.

In Europa già sono nate diverse iniziative sociali per aiutare i più adulti che hanno sofferto la condizione di solitudine determinata dal lockdown e progetti locali urbanistici che possano rendere i contesti cittadini più vivibili e migliorare la vita delle persone più fragili.

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Città per anziani: il piano dell’Oms

Nel 2006 l’Oms ha predisposto il programma “Age-friendly Cities”, che incoraggia gli amministratori dei centri abitati ad adottare soluzioni costruttive in grado di favorire l’invecchiamento attivo, definito dall’Organizzazione Mondiale della Sanità il “processo di ottimizzazione delle opportunità di salute, partecipazione e sicurezza” per affinare la qualità di vita di coloro che avanzano d’età. I centri abitati che aderiscono all’iniziativa entrano a far parte di una lista per la durata iniziale di 5 anni, durante i quali vengono monitorati e valutati i progressi raggiunti circa le opportunità date agli over 60 nelle città.

L’iniziativa tuttora in atto punta a trasformare le città in luoghi anche per anziani, delineando il miglioramento di strutture e servizi e perfezionando diversi aspetti come l’accesso ai trasporti.Le persone anziane sono vitali, e spesso sono risorse sottovalutate per le loro famiglie e per la società – dichiara John Beard, direttore del Dipartimento per l’invecchiamento dell’Oms – Le città age-friendly ci mostrano un futuro diverso, all’insegna di una maggiore connessione tra le persone”.

Città per anziani, si punta su strade e mezzi

Alcuni degli interventi realizzati nelle città per supportare gli anziani vanno a migliorare il sistema degli spostamenti, prevedendo scale mobili e ascensori funzionanti all’interno di ogni stazione affinché le persone più fragili e in età avanzata possano usufruire dei mezzi senza alcuna difficoltà. A Lisbona addirittura l’amministrazione delle città esenta gli anziani dal pagamento dei biglietti della metropolitana, degli autobus pubblici, dei treni e della rete di tram della città.

Per la viabilità cittadina gli esperti consigliano di rendere i marciapiedi più accessibili e sicuri e installando un numero maggiore di panchine, come punti di appoggio per coloro che vogliono riposarsi. Nei Paesi Bassi a Breda, per conservare l’aspetto antico e medievale del luogo e al contempo rendere il transito delle persone più sicuro sono stati levigati i ciottoli lungo la via.

Anziani, le iniziative nelle città italiane

Nella provincia di Bolzano invece nasce il progetto Abitare sicuri in collaborazione con IBM, azienda informatica mondiale, che prevede l’installazione di strumenti tecnologici non invasivi della privacy nelle case degli anziani soli, non del tutto autonomi, per garantire loro un contatto costante con gli operatori sanitari.

A Roma invece l’associazione a servizio dei fragili Spes contra Spem è promotrice dell’iniziativa Una ricetta per due che ha l’obiettivo di fornire lavoro a giovani disoccupati incaricandoli di preparare e consegnare a domicilio i pasti agli anziani in città. Sempre nella capitale la Comunità di Sant’Egidio ha promosso il nuovo modello di cohousing, la convivenza tra over 60, che possono così aiutarsi reciprocamente, condividendo le proprie risorse, dividendosi l’affitto e le spese quotidiane

Un mondo sempre più di anziani

L’ultimo rapporto Eurostat evidenzia un progressivo invecchiamento della popolazione, difatti entro il 2050 il 22% delle persone avrà più di 60 anni e saranno circa 400 milioni gli ultraottantenni. Mentre quindi nel 2021 i più adulti rappresentavano il 20% del totale, le previsione europee stimano che la percentuale salirà al 28%.

Il report Istat Previsione della popolazione residente e delle famiglie mette in luce l’elevato processo di invecchiamento in atto anche in Italia a causa dei bassi livelli di natalità e dell’aumento delle aspettative di vita. La trasformazione della struttura generazionale contraddistinguerà tutto il nostro Paese seppur in maniera più marcata il Mezzogiorno e avrà per questo anche un impatto nel cambiamento urbanistico, con pianificazioni mirate a garantire un ambiente fisico ottimale per la gran parte della popolazione. 

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Antonella Acernese

Antonella Acernese

Antonella Acernese, aspirante pubblicista, scrivo per BuoneNotizie.it da settembre 2020 grazie al laboratorio di giornalismo per diventare giornalista pubblicista. E tu cosa stai aspettando?

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