La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e il Primo Ministro britannico Rishi Sunak hanno raggiunto un accordo per modificare il protocollo riguardante l’Irlanda del Nord. L’Irlanda del Nord, o Ulster, è un territorio appartenente al Regno Unito, ma dopo Brexit, per evitare di creare una dogana con la vicina Repubblica d’Irlanda, Stato membro dell’Unione, è stato deciso che continuasse a seguire alcune norme europee.

L’intesa è stata ribattezzata “Windsor Framework” e prevede delle facilitazioni per il trasporto di alcune merci dalla Gran Bretagna all’Irlanda del Nord. L’accordo, inoltre, contempla un meccanismo d’emergenza che consentirebbe di interrompere l’applicazione di quelle nuove norme del mercato unico europeo che l’Irlanda del Nord potrebbe ritenere poco vantaggiose.

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L’accordo può avere conseguenze economiche e politiche di vasta portata: eviterebbe lo scontro commerciale tra Regno Unito e Unione Europea, aiutando a distenderne le relazioni, e renderebbe più semplice la spedizione di merci tra il Regno Unito e l’Irlanda del Nord. Inoltre, dopo mesi di paralisi, contribuirebbe a sbloccare l’azione del governo dell’Ulster.

Perché l’intesa tra UE e Regno Unito è così rilevante

Negli ultimi anni, la permanenza dell’Irlanda del Nord nel mercato comune e nell’unione doganale, il cosiddetto Protocollo sull’Irlanda del Nord, ha dato origine a molti disagi per la popolazione locale e per le aziende britanniche che esportano merci verso l’Ulster: questi sono legati soprattutto alle pratiche burocratiche e ai molti controlli per i prodotti in arrivo.

Invece che sul confine con la Repubblica d’Irlanda, che è uno Stato membro dell’Unione Europea, i controlli dei documenti per le merci che viaggiano dalla Gran Bretagna vengono effettuati senza distinzione nei porti dell’Irlanda del Nord. Questa decisione è stata presa per evitare la costruzione di una dogana tra Irlanda del Nord e Repubblica d’Irlanda. L’eventuale costruzione di una barriera fisica, infatti, avrebbe rischiato di far riemergere le tensioni che nei decenni precedenti avevano caratterizzato lo scontro tra unionisti e lealisti.

Il conflitto nordirlandese, che coinvolse anche l’Inghilterra e la Repubblica d’Irlanda, fu contraddistinto da azioni di guerriglia, attentati e repressioni molto dure, che causarono più di tremila morti. Gli scontri si conclusero solo nel 1998, quando i rappresentanti del governo d’Irlanda, quelli del governo del Regno Unito e quelli dei partiti dell’Irlanda del Nord firmarono gli Accordi del Venerdì Santo. Questi, tra le altre cose, prevedevano che non sarebbe mai dovuto sorgere un confine fisico tra Irlanda del Nord e Repubblica di Irlanda.

Cosa prevede l’accordo sull’Irlanda del Nord

L’accordo tra Regno Unito e Unione Europea non cancella completamente il Protocollo entrato in vigore nel 2021, ma elimina molti degli ostacoli burocratici che gravavano sulle imprese dell’Irlanda del Nord e che danneggiavano i consumatori.

L’intesa prevede l’istituzione di una “corsia verde” con poca burocrazia per le merci che viaggiano dalla Gran Bretagna all’Irlanda del Nord e che sono destinate a rimanervi. I prodotti considerati a rischio di esportazione verso la Repubblica d’Irlanda o altri Paesi dell’Unione Europea, invece, sarebbero sottoposti a dei controlli più approfonditi che passerebbero attraverso una “corsia rossa“. Una disposizione dell’accordo consentirebbe inoltre al Parlamento britannico di fissare l’imposta sul valore aggiunto e le accise per l’Irlanda del Nord.

Il Westminster Framework, infine, prevede l’istituzione di un “freno d’emergenza“, il cosiddetto Stormont brake, battezzato così in onore di Stormont, il parlamento nordirlandese. Questo meccanismo consentirebbe di impedire l’applicazione, sulle merci in arrivo dal Regno Unito, di quelle nuove leggi dell’UE ritenute poco vantaggiose dall’assemblea di Belfast e verrebbe attivato solo su iniziativa di almeno trenta politici nordirlandesi provenienti da due o più partiti. Proprio per questo motivo, la Commissione Europea dovrà comunicare al governo britannico i futuri regolamenti dell’UE che saranno applicati in Irlanda del Nord.

Il Regno Unito e l’Unione Europea possono aver avuto delle divergenze in passato, ma siamo alleati, partner commerciali e amici, come abbiamo visto chiaramente nell’ultimo anno, quando ci siamo uniti ad altri per sostenere l’Ucraina“, ha affermato Sunak durante la conferenza stampa congiunta con la Presidente della Commissione. “Questo è l’inizio di un nuovo capitolo delle nostre relazioni“.

Von der Leyen ha dichiarato che l’accordo tra Regno Unito e Unione Europea permetterà di eliminare una fonte di attrito e di concentrarsi su sfide più importanti, tra cui la lotta al cambiamento climatico e il sostegno all’Ucraina.

La “corsia verde” e i provvedimenti ad essa legati dovrebbero entrare in vigore a partire dal prossimo autunno.

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Marzio Fait

Marzio Fait

Marzio Fait. Svolgo un progetto di servizio civile presso il Forum trentino per la pace. Ho partecipato come observer alla COP 27 e alla COP28. Mi occupo di attualità, di diritti umani e di giustizia climatica. Aspirante pubblicista, scrivo per BuoneNotizie.it grazie al laboratorio di giornalismo per diventare giornalista pubblicista.

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