La decisione dell’Irlanda di adottare un’etichetta per vino, birra e bevande alcoliche con indicate le avvertenze sui rischi per la salute legati al consumo di alcol sta causando polemiche in tutta Europa. Il Ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, ha espresso tutta la sua contrarietà alla decisione, definendola su Twitter come assurda, in quanto confonde la differenza tra consumo moderato e abuso di alcol e danneggia l’immagine del vino italiano.

Al fianco dell’Italia nel contrasto alla proposta irlandese si sono schierati Paesi come Francia e Spagna, che considerano la misura una barriera al mercato interno capace di l’immagine del vino e degli altri alcolici europei. Tuttavia la Commissione Europea ha annunciato iniziative comuni sull’etichettatura degli alcolici nell’ambito del piano per combattere il cancro. Con questa decisione, l’esempio irlandese potrebbe essere seguito da altri Paesi membri.

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L’allarme di Coldiretti: a rischio un settore da 14 miliardi

L’Italia è il principale produttore ed esportatore mondiale di vino con oltre 14 miliardi di fatturato, di cui più della metà all’estero. A questo proposito, secondo Coldiretti, l’autorizzazione Ue concessa all’Irlanda rappresenta un attacco diretto al nostro Paese e un pericoloso precedente, che rischia di mettere a rischio la filiera agroalimentare italiana, che garantisce 1,3 milioni di posti di lavoro.

La Confederazione Nazionale Coltivatori Diretti sostiene che l’eccessivo consumo di superalcolici, tipico dei Paesi nordici, non possa essere assimilato al consumo moderato e consapevole di prodotti come la birra e vino. Secondo un sondaggio dell’associazione, il 23% degli italiani smetterebbe di bere bevande alcoliche o ne consumerebbe di meno se in etichetta trovasse scritte allarmistiche come quelle apposte sui pacchetti di sigarette.

Vino: danni e benefici

Al consumo moderato di vino, specialmente quello rosso, vengono tuttavia associati numerosi benefici per la salute. Questo grazie al potente composto vegetale, chiamato resveratrolo, che si trova naturalmente in alcuni alimenti come uva, vino, more, noci e semi di zucca.

Il resveratrolo è un antiossidante in grado di aiutare a prevenire le malattie cardiovascolari, aiutando ad abbassare la pressione sanguigna. Inoltre riduce il colesterolo cattivo, protegge il sistema immunitario ed è in grado di ridurre le infiammazioni. Non solo, il resveratrolo è stato associato a una riduzione del rischio di cancro, poiché contribuisce alla riduzione della crescita delle cellule cancerose, inoltre, può essere utile per ridurre il rischio di diabete di tipo 2.

Tuttavia il consumo eccessivo di vino e di altre bevande alcoliche può comportare alcuni rischi per la salute, come dipendenza, problemi di salute mentale, aritmie, cardiomiopatia, ipertensione, fegato grasso, ictus, epatite alcolica, diversi tipi di tumori, cirrosi e pancreatite. La maggior parte delle malattie gravi deriva dal consumo eccessivo di bevande alcoliche, come dimostrato dalla connessione diretta tra eccesso di alcol e alto rischio di melanoma aggressivo. Per questo motivo, gli esperti di salute consigliano alle persone di adottare uno stile di vita più salutare e di ridurre il consumo di alcol.

La proposta di Federvini: chiarezza tra consumo moderato e abuso

Anche Federvini, la federazione di industriali che riunisce i produttori, gli esportatori ed importatori di vini, punta sull’importanza della distinzione tra consumo moderato e consumo dannoso di bevande alcoliche.

È necessaria chiarezza e grande precisione – ha dichiarato la Presidente di Federvini, Micaela Pallini, in una nota stampa  – Non accettiamo informazioni superficiali, ambigue e basate su dati non sorretti da metodologie accettate da tutta la comunità scientifica.  Il tema degli effetti dell’abuso di alcol è un argomento estremamente serio, che non può essere lasciato ad estemporanee dichiarazioni stampa di chi si improvvisa esperto del tema“.

La proposta di Federvini è che il Crea, l’organo tecnico del Ministero delle Politiche Agricole, contribuisca, insieme ad organismi internazionali come Oiv, l’Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino, a fare chiarezza avviando una fase di ricerca che consenta di poter contare su studi aggiornati e raccomandazioni ragionevoli ed equilibrate nei confronti del corretto consumo di bevande alcoliche.

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Giovanni Binda

Giovanni Binda

Giovanni Binda, aspirante pubblicista, scrivo per BuoneNotizie.it grazie al laboratorio di giornalismo per diventare giornalista pubblicista. E tu cosa stai aspettando?

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