Come nasce e quali sono gli obiettivi della biblioteca mobile? Buonenotizie.it lo ha scoperto per voi.

La biblioteca mobile nelle periferie: nasce BiblioHUB. Inaugurata lo scorso 13 settembre presso la Biblioteca “M. Delfico” di Teramo, è da lunedì 18 ottobre ospite della Biblioteca comunale di Alba Adriatica (TE), e ci resterà fino al 24 novembre, prima di approdare a Pescara e proseguire il suo viaggio fino al 19 dicembre a L’Aquila. Ma esattamente cos’è e quali sono i suoi obiettivi? Buonenotizie.it ha intervistato la dott.ssa Milena Tancredi, delegata alla Advocacy (patrocinio) e promozione della lettura di AIB (Associazione Italiana Biblioteche), promotrice del progetto.

Come nasce “BiblioHUB” e quali le sue finalità?

Riscopri anche tu il piacere di informarti!

Il tuo supporto aiuta a proteggere la nostra indipendenza consentendoci di continuare a fare un giornalismo di qualità aperto a tutti.

Sostienici

Il BiblioHUB, la struttura mobile polifunzionale e multimediale dell’AIB, è stato progettato da Alerstudio Partners per l’Associazione Italiana Biblioteche. E’ stato un successo condiviso con tutti i partner (la DGAAP, l’Ambasciata degli USA a Roma, CSBNO, Media Library On Line, Linea Light e Promal). Cultura, condivisione e socializzazione sono le parole chiave alla base del primo importante progetto di biblioteca itinerante destinata alle aree periferiche della nostra penisola dove sosterà da due a quattro mesi. Una biblioteca su ruote dove incontrarsi, scambiarsi informazioni, avere libri da leggere o supporti multimediali da consultare. Uno spazio anche ludico pensato non solo per gli adulti, ma che si propone l’ambizioso obiettivo di superare le “solitudini” dell’uso esclusivo dei social media. Il suo viaggio è iniziato il Il 23 luglio 2018 e non si è più fermato. Nemmeno in pandemia.

Come “ha affrontato” la pandemia la biblioteca mobile?

Con il progetto “Mamma lingua. Storie per tutti, nessuno escluso”, la nostra biblioteca mobile ha iniziato  il suo viaggio di disseminazione nelle regioni del Mezzogiorno. Nonostante la pandemia, abbiamo raggiunto varie tappe e incontrato molti bambini e bambine che in piccoli gruppi salivano sulla biblioteca mobile. Il momento della lettura ha creato curiosità, condivisione e emozioni nei bambini, che si sono sentiti gruppo, relazionandosi tra loro e lasciandosi coinvolgere dalla lettura.

Essendo un progetto itinerante subirà dei cambiamenti o il format resterà lo stesso?

Ci piace pensare che possa restare una biblioteca itinerante destinata alle aree periferiche della nostra penisola.

Quali sono le modalità di approccio ai libri nei bambini di oggi?

Sono bibliotecaria per ragazzi con 31 anni di esperienza sulle spalle e posso testimoniare che è necessario frequentare le biblioteche fin dalla più tenera età. La capacità della biblioteca mobile e pubblica, in generale, consiste nel farsi connettore di esperienze e luogo di socialità: per i servizi che è in grado di offrire, la meraviglia che suscita in chi la scopre per la prima volta, ma anche in chi ne è un fruitore fedele e costante. Per le esperienze quotidiane che rende possibili.

L’idea progettuale di dedicare una sezione specialistica per la fascia d’età 0-5 anni nasce da una politica di accoglienza e da un’introduzione precoce alla biblioteca. Cosa che garantisce una partenza sicura prima della scolarizzazione formale. Il tutto in un ambiente arredato con materiali caldi, resistenti e colorati. Ha anche una zona per l’allattamento, fasciatoio, poltrone o divani per i genitori che leggono con i bambini. Molti libri sono esposti di piatto per un facile riconoscimento e le raccolte sono costituite da libri senso-percettivi, rime e filastrocche della tradizione e non, libri di materiali diversi che hanno lo scopo di familiarizzare il bambino con il libro come oggetto.

Che caratteristiche devono avere i libri per bambini?

I libri per bambini devono essere innanzitutto interattivi sia dal punto di vista verbale (libri con la nomenclatura) che fisico (testi con sagome, album di contestualizzazione o libri gioco). In particolare, i concept books, testi molto interessanti che partono dai primi concetti di spazio-tempo colorati e di variegate forme, fino a libri che insegnano a contare. Penso anche alle protostorie: libri con le prime sequenze narrative delle esperienze quotidiane di un bambino o situazioni che lo coinvolgono psicologicamente. Per i più piccoli sono consigliati i testi multisensoriali che coinvolgono appunto le varie sfere sensoriali e rispondono adeguatamente alle richieste di conoscenza di un bambino.

Leggi anche:

Biblioterapia. Curarsi con i libri

Poetry Therapy: cos’è e come viene applicata

Condividi su:
Francesco Bia

Francesco Bia

Docente di lettere e aspirante pubblicista. Ho collaborato per sei anni con due settimanali locali scrivendo di attualità, cultura, spettacolo, cronaca e sport. Oggi collaboro con BuoneNotizie.it grazie al laboratorio di giornalismo per diventare giornalista pubblicista.

Riscopri anche tu il piacere di informarti!

Il tuo supporto aiuta a proteggere la nostra indipendenza consentendoci di continuare a fare un giornalismo di qualità aperto a tutti.

Sostienici