Gli ascolti delle web radio e dei podcast continuano a crescere di anno in anno soprattutto tra i giovani che rappresentano il target di riferimento per le web radio, dimostrando anche un importante interesse verso i podcast. Grazie all’ampia diffusione di internet, le web radio prima e i podcast dopo, non sono più solo dei mezzi di intrattenimento musicale, ma propongono anche dei contenuti a carattere informativo nei settori più vari. In Italia gli ascolti sono in costante crescita soprattutto tra i giovani che si dimostrano interessati non solo alla musica, ma anche ai contenuti proposti dai podcast.

Le web radio: le origini in USA e in Italia

Secondo l’Associazione Web Radio Italiane WRA (Web radio associate), la nascita delle web radio avvenne negli USA tra il 1992 e il 1993. L’idea fu di Carl Malamud, esperto di nuove tecnologie che, tramite il progetto Internet Talk Radio, talk radiofonico fruibile via internet, intervistava settimanalmente esperti di informatica. Il pubblico web familiarizzava con i primi podcast che rappresentavano registrazioni delle dirette messe a disposizione di tutti.

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Secondo alcuni, però, questa prima fase avrebbe dato la luce al podcasting. Mentre nel 1995 vengono lanciati i primi software per lo streaming online e le web radio iniziano a moltiplicarsi. L’avvento delle prime web radio in Italia è datato tra il 1997 e il 1998. Nel corso degli anni, l’interesse verso le web radio è cresciuto, tanto che sono nate alcune radio che trasmettono solo via web potendo così raggiungere un pubblico molto più ampio di quello che otterrebbero trasmettendo solo nel loro territorio locale.

Infatti durante la pandemia gli ascolti delle web radio sono notevolmente aumentati grazie anche alle app per smartphone e agli smart speaker come Google Home o Alexa attraverso cui è possibile ascoltare gratuitamente in streaming la propria radio preferita. Questi dispositivi permettono di sintonizzarsi sulla stazione radio scelta ovunque attraverso una connessione internet.

I nuovi dispositivi offrono la possibilità di ascoltare la radio preferita attraverso il cellulare o l’orologio smart: la “personalizzazione” dell’ascolto permette di aumentare così gli utenti web.

La diffusione delle web radio in Italia

In Italia esistono tre tipi di web radio che sono di natura amatoriale, istituzionale e commerciale. Le web radio amatoriali sono quelle distribuite attraverso siti di persone fisiche che effettuano trasmissioni musicali sul web con nessuna finalità commerciale o promozionale. Si tratta ad esempio di radio universitarie o di quelle create nei licei. 

Invece le web radio istituzionali appartengono agli enti pubblici, associazioni riconosciute o non riconosciute, fondazioni e Onlus per attività caratterizzate dall’assenza dello scopo di lucro e sono l’espressione di istanze culturali politiche e religiose. Anche in questo caso, né sul sito che ospita la radio né durante la trasmissione è ammessa la pubblicità. Infine nel caso delle web radio commerciali, la radio fa parte di un vero e proprio strumento di marketing finalizzato alla promozione commerciale di un’azienda. 

Il fenomeno delle web radio, soprattutto quello delle radio commerciali, ha continuato a crescere soprattutto tra il pubblico più giovane, ma non solo. I programmi che si possono ascoltare in diretta o in streaming vedono spesso protagonisti cantanti non solo per promuovere l’uscita di un nuovo brano, ma le web radio decidono di ospitare gli artisti per delle live che diventano degli pseudo concerti dove il pubblico spesso partecipa.

Web radio e podcast: la loro diffusione in Italia

Microfono e software, protagonisti della web radio

I podcast: un fenomeno in costante aumento

La facilità di realizzazione di un podcast induce quotidianamente numerosi ragazzi a prendere il coraggio di mettersi davanti a un microfono e condividere con un pubblico, anche ristretto, i propri pensieri e le proprie passioni. Negli anni più recenti, si sono diffusi ambiti sempre più vari di podcast che vanno dalla politica, alla narrativa, al crime, alle inchieste fino a giungere alle serie tv o film. Il target giovane degli appassionati del genere podcast, ha portato molte realtà radiofoniche a decidere di pubblicare i propri programmi in differita sui vari aggregatori rendendoli così disponibili ai propri ascoltatori. Quindi il mondo delle web radio e dei podcast anche se diversi, non sono in competizione tra loro.

Il racconto digitale è diventato un metodo di comunicazione ampiamente utilizzato che si distingue tra web radio e podcast. La web radio si caratterizza per la trasmissione di un flusso di dati audio non interattivo: l’ascoltatore fruisce del mezzo passivamente. Al contrario, l’ascolto di un podcast è deciso in modo consapevole dall’utente perché interessato all’argomento trattato.

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Elisabetta Majocchi

Elisabetta Majocchi

Elisabetta Majocchi, laureata in Informazione ed Editoria ho collaborato con testate scrivendo di cultura, costume e società. Appassionata di attualità, politica e sostenibilità, oggi scrivo per BuoneNotizie.it grazie al Laboratorio di giornalismo per diventare giornalista pubblicista.

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