Non è solo un festival, è Roma che si specchia nel grande schermo. Dal 15 al 26 ottobre 2025 torna la Festa del Cinema di Roma, nella sua ventesima edizione, e con lei dieci giorni in cui l’Auditorium Parco della Musica diventa il cuore di storie, incontri e visioni nazionali e internazionali.

Chi ci è stato lo sa: non è la solita passerella. Qui i red carpet convivono con i dibattiti, le anteprime con le masterclass, i grandi nomi di Hollywood con i giovani registi italiani che cercano spazio. È un festival che parla tanto di cinema quanto della città che lo ospita: Roma, set infinito, con il suo doppio volto di memoria e modernità. Quest’anno l’attesa è alta per le anteprime internazionali, ma anche per le sezioni che mettono al centro documentari, cinema indipendente e opere prime.

Un festival che riflette il mondo

Ciò che rende speciale la Festa del Cinema di Roma non è solo il numero dei film, ma la cura con cui essi parlano al presente. Il concorso Progressive Cinema – Visioni per il mondo di domani, ad esempio, presta particolare attenzione a temi come migrazioni, disuguaglianze, conflitti, identità e memoria. Tra i film in programma, Put Your Soul on Your Hand and Walk, documentario su Fatma Hassouna, Once Upon a Time in Gaza, e produzioni italiane che richiamano storie forti come il delitto Willy Monteiro.

Nel panorama festivaliero italiano, questo approccio dialoga idealmente con altri momenti culturali già trattati dalle iniziative di cinema all’aperto nelle città italiane alle promozioni come Cinema in Festa e Cinema Revolution, che cercano di restituire centralità alla sala e al cinema condiviso. Oltre ai vari festival cinematografici internazionali che il nostro Paese ospita ogni anno.

Inoltre, fuori dalle sale e dentro le città, il festival costituisce un ponte con il territorio, rompendosi idealmente in momenti urbani, proiezioni diffuse e dialoghi con le comunità romane. Una città che respira cinema, cultura e accoglie il pubblico come parte attiva dell’evento. Roma sarà più di cornice, sarà soggetto attivo del festival. Le sue piazze, i vicoli, il suo intreccio tra antico e moderno, serviranno da ispirazione per installazioni, eventi ovunque in città e perfino passeggiate cinematografiche. Il festival pone molta attenzione anche alle politiche di prezzo, con eventi gratuiti o accessibili, e al coinvolgimento diretto con cittadini e comunità locali.

I numeri, le sezioni e le novità della Festa del Cinema

Tra le novità della manifestazione 2025 ci sono il Premio al Miglior Documentario, una giuria prestigiosa che affianca la giuria principale (la sezione Progressive è presieduta da Paola Cortellesi) e il Premio Ciak per i diritti dell’infanzia, promosso da Save the Children. Inoltre, il festival ha introdotto dal 2022 una sezione competitiva internazionale, Progressive Cinema, che conferma la sua ambizione di essere non solo festa del pubblico, ma spazio di critica cinematografica riconosciuta.

La Festa sarà ospitata principalmente all’Auditorium Parco della Musica, ma si estenderà in altri luoghi della città, un esempio è il Teatro Olimpico, che partecipa come partner culturale della manifestazione. La Festa del Cinema darà anche spazio a sezioni non competitive come Freestyle, Grand Public, Proiezioni Speciali, Best of 2025, Storia del Cinema e a eventi gratuiti distribuiti sul territorio. Come film d’apertura è stato scelto La vita va così di Riccardo Milani, presentato fuori concorso nella sezione Grand Public, un titolo che mescola ironia, tensione civile e identità territoriale.

Verso una riflessione più ampia

La Festa del Cinema di Roma 2025 è un’occasione di dualità tra spettacolo e critica, memoria e futuro, locale e globale. È un festival che invita a guardare dentro le storie, ma anche a riflettere su chi siamo oggi. In un mondo in cui il cinema è chiamato a riaffermarsi come esperienza condivisa piuttosto che evento isolato, Roma torna protagonista con un’edizione che punta non solo a celebrare l’arte del cinema, ma a interrogare il suo potere di incidere sulle coscienze.

L’evento sembra volerci dire qualcosa di più, che il cinema può essere motore di partecipazione, non solo intrattenimento. Se altri festival guardano solo alle grandi produzioni, Roma sceglie di stare accanto a chi cerca una storia da raccontare, di dare spazio alla diversità, di mettere in luce i visionari del mondo di domani. E lo fa nel cuore di una città che è lei stessa insieme set, memoria e promessa.

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Eva Ricevuto

Dottoressa in NTA, giornalista pubblicista e critica cinematografica. Sono una voce emergente nel giornalismo culturale con una profonda passione per il cinema, l'arte e lo spettacolo, il femminismo e le tematiche di genere.Amo sperimentare, intrecciare progetti diversi e dare voce a storie che meritano di essere raccontate.

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