Quali sono le possibili applicazioni lavorative dell’intelligenza finanziaria?

Il mondo del lavoro è in costante e radicale trasformazione. Già si è assistito all’inserimento delle intelligenze artificiali per snellire e velocizzare i processi. È chiara la previsione di un futuro in cui molte delle mansioni, oggi svolte dall’uomo, saranno affidate ad automazioni di ogni tipo. Ed è qui che si inserisce l’intelligenza finanziaria come alternativa al lavoro tradizionale.

Di come le IA (Intelligenza Artificiale) mettano a rischio il lavoro dell’uomo, si sta parlando molto negli ultimi anni ma la Bank of America sostiene che ci sarà sempre bisogno dell’uomo in professioni che richiedono intelligenza sociale, problem solving e creatività. L’intelligenza finanziaria si può catalogare proprio in questo ambito.

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I precursori del lavoro del futuro: i nomadi digitali

Oggi il lavoro viene concepito come un’attività svolta, investendo il proprio tempo, per ricavare un guadagno. Nel momento in cui subentreranno le automazioni, il concetto stesso del lavoro sarà destinato a cambiare. In realtà, una svolta in tal senso già si sta verificando. Si pensi ai nomadi digitali, i lavoratori dell’online che hanno creato e personalizzato diversi modi per raggiungere la libertà finanziaria.

Conducono una vita libera dall’impegno giornaliero di recarsi in ufficio, lavorano da ogni parte del mondo, ovunque sia presente una connessione internet, facendosi imprenditori di se stessi. Il mondo del digitale ci ha visto lungo e già si anticipa verso quella che, con molta probabilità, sarà la dimensione futura del lavoro con l’intelligenza finanziaria. I nomadi digitali sono i primi ad aver rotto la struttura e lo schema fisso tradizionale.

Con loro si perde il rapporto binario tra ore di lavoro spese e ricavo economico. Si entra in una nuova era, dove vince chi è più creativo, chi trova nuove strategie, chi inventa nuovi lavori online rispondendo alle domande del nuovo secolo. Ottenere un guadagno e farlo moltiplicare, senza svolgere soltanto un’attività precisa e delineata, ma cogliendo e creando possibilità.

La nascita dell’intelligenza finanziaria come lavoro

L’intelligenza artificiale nasce da questo substrato e si proietta nel futuro. Si tratta dell’approccio dei nomadi digitali nei confronti del lavoro applicato al mondo dell’economia. La destrutturazione del lavoro tradizionale permane e si contempla un lavoro svolto nel mondo del digitale da qualunque parte del mondo e con estrema libertà. Resta anche la concezione di un imprenditore che si fa da solo, la creazione di nuove strategie e di nuovi modi per risolvere problemi più o meno complessi. Il tutto applicato al mondo della finanza. In che modo?

In una visione futura in cui l’uomo non dovrà quasi più svolgere mansioni pratiche, uno dei modi di fare soldi sarà lavorare con i soldi. Gestire il proprio patrimonio economico attraverso investimenti intelligenti che tengano conto degli alti e bassi emozionali, dei rischi e delle perdite economiche, delle spese quotidiane, dei debiti positivi e negativi, del cashflow e così via. In questo modo a partire da un investimento iniziale, si può gestire e tutelare un continuo flusso di guadagno a vita. Detto ciò, l’intelligenza finanziaria non è solo mindset, e servirà conoscere bene le leggi della finanza e il mondo dell’economia.

Il consulente finanziario o l’investment strategist

Nel mondo lavorativo futuro, quindi, ci sarà sicuramente un’evoluzione dei nomadi digitali (fluidi e per questo capaci di adattarsi a nuove potenzialità e possibilità) e il proliferare di tanti investitori autonomi che cercheranno di cavalcare l’onda dell’intelligenza finanziaria applicata nel lavoro. Va da sé che questo apre le porte anche ad una terza categoria: i singoli consulenti finanziari o le intere agenzie vivranno la loro epoca d’oro, una grande riaffermazione del proprio ruolo.

In realtà è presumibile che aumentando l’attenzione sui flussi di denaro, sugli investimenti, sui sistemi di moneta virtuale, sorgeranno diverse applicazioni dell’intelligenza finanziaria e lavori nuovi che adesso neppure si immaginano. Tutto il mondo del virtuale e della finanza sarà quindi terreno fertile per l’uomo, che non dovrà preoccuparsi di essere sostituito dalle automazioni perché, al leggere “Robo Sapiens: Future of Work Primer” del Bank of America, neanche un algoritmo potente può impostare in totale autonomia investimenti complicati e strategie complesse né può prevedere i migliori asset per gli utenti.

L’intelligenza finanziaria applicata alle automazioni

È quasi ironico pensare che parte degli investimenti e dei guadagni del futuro sarà proprio nel campo dell’automazione. Se è vero che l’IA allontanerà l’uomo dalle mansioni pratiche e tradizionali, è altrettanto vero che sarà economicamente fruttuoso riuscire ad inserirsi in questo mega trend  (ed anche qui torna una delle possibili applicazioni dell’intelligenza finanziaria con investimenti mirati).

Sempre nel report del Bank of America si avanza una previsione positiva e ottimistica del futuro. Si calcola infatti che entro il 2025 l’utilizzo dell’intelligenza artificiale porterà 12 milioni di nuovi posti di lavoro al netto di quelli persi.

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Mara Auricchio

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