La finanza sostenibile è nata in tempi recenti, quando l’interesse per le tematiche ambientali e sociali ha iniziato a diffondersi tra gli investitori. Nel 2023, sarà decisivo far comprendere al maggior numero di potenziali risparmiatori l’importanza di investire nella sostenibilità: la quantità di risorse che utilizziamo è pari a quella fornita da 1,7 Terre e ciò comporta un rischio di danni all’ecosistema tale per cui è necessario cambiare strategie.

Per questa ragione, la finanza sostenibile si basa sul diritto del pianeta a essere rispettato e sul diritto dei cittadini a vivere in un ambiente salutare, ma non solo. Fare investimenti sostenibili, vuol dire sostenere aziende che devono rispettare l’ambiente: la produzione e il conseguente smaltimento devono avvenire nel rispetto dell’ecosistema.

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Che cos’è la finanza sostenibile

La finanza sostenibile è un insieme di strategie d’investimento guidate da fattori sociali, ambientali e di governance (ESG) senza rinunciare al rendimento finanziario: è il concetto di sostenibilità applicato all’attività finanziaria.

Significa costruire un futuro favorevole per noi e le generazioni future investendo capitali in attività capaci a generare profitto economico, senza compromettere l’ambiente e le sue risorse naturali. Negli ultimi anni la sensibilità verso queste tematiche è cresciuta molto. Soprattutto, grazie alla definizione degli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG) individuati dalle Nazioni Unite nel 2015. L’individuazione di questi obiettivi ha contribuito a orientare le scelte dei risparmiatori in ambito sostenibile in cui il loro capitale possa fare la differenza.

La costruzione di un sistema finanziario che promuova la crescita sostenibile sarà il motore che sosterrà gli impegni internazionali dell’Unione europea in materia di obiettivi climatici. Motivo per cui gli investimenti saranno indirizzati nel prossimo futuro verso la transizione a un’economia a basse emissioni di carbonio, più efficiente sotto il profilo delle risorse e resistente ai cambiamenti climatici.

La finanza sostenibile: gli investimenti per il 2023

Per il 2023, l’Autorità europea per la stabilità dei mercati finanziari (Esma) ha inserito la qualità dei dati degli investimenti Esg che hanno la caratteristica di considerare una priorità criteri di investimento come l’ambiente, il benessere della società e la governance. “L’Annual Work Programme 2023 è il primo programma di lavoro sviluppato nell’ambito della strategia dell’Esma per il periodo 2023-2028”, ha affermato la presidente dell’Esma, Verena Ross. Il documento comprende i nuovi programmi della Commissione europea per la ricerca di soluzioni innovative riguardo alle sfide ambientali, energetiche e digitali.

La valutazione degli investimenti deve orientarsi verso la cosiddetta “finanza di impatto“, unendo agli obiettivi finanziari quelli sociali in una prospettiva di sostenibilità comune dei processi di investimento. L’adozione di queste tecniche non è ancora molto diffusa e l’accelerazione verso un sistema di classificazione che stabilisce un elenco di attività economiche ecosostenibili per gli obiettivi sociali dello sviluppo sostenibile, potrà dare una spinta in questa direzione.

Finanza sostenibile: perché i risparmiatori investono nel capitale naturale

L’ambiente è diventato un tema di interesse finanziario

Finanza sostenibile: i settori in cui fare investimenti

La finanza sostenibile indirizza i capitali verso attività e progetti sostenibili a lungo termine. Gli investitori devono tenere conto di alcuni fattori. Tra questi vi sono: quelli di tipo ambientale che includono temi come quelle della mitigazione dei cambiamenti climatici e della transizione verso la neutralità climatica, cioè verso un’economia a emissioni zero; i temi relativi alla salvaguardia della biodiversità, alla prevenzione dell’inquinamento e all’economia circolare.

Inoltre esistono fattori di tipo sociale relative a tematiche come le disuguaglianze e l’inclusione, agli investimenti nella formazione e al benessere della collettività e al rispetto dei diritti umani. Infine, il governo societario delle istituzioni pubbliche e private ha un ruolo fondamentale nell’assicurare che considerazioni di tipo sociale relativi al rispetto dei diritti umani, degli standard lavorativi, della tutela dell’ambiente e della lotta alla corruzione, fanno parte degli obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile e dell’Accordo di Parigi sui cambiamenti climatici.

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Elisabetta Majocchi

Elisabetta Majocchi

Elisabetta Majocchi, laureata in Informazione ed Editoria ho collaborato con testate scrivendo di cultura, costume e società. Appassionata di attualità, politica e sostenibilità, oggi scrivo per BuoneNotizie.it grazie al Laboratorio di giornalismo per diventare giornalista pubblicista.

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