Il mercato del lavoro sta vivendo un momento di ampio dinamismo ed evoluzione. La pandemia, lo smart working e i cambiamenti sempre più veloci della società si riflettono su nuove esigenze in termini di lavoratori. Nascono così nuove figure professionali, un tempo impensabili e oggi divenute realtà.

Il fabbisogno occupazionale in Italia nel prossimo quinquennio

L’Agenzia Nazionale delle Politiche attive sul lavoro, ha stimato per il quinquennio 2022-2026 un fabbisogno occupazionale di circa 4,5 milioni di lavoratori . Sono 2,8 milioni i lavoratori saranno richiesti al fine di sostituire il personale che uscirà dal mercato del lavoro a causa del naturale avanzamento dell’età. Il cambiamento demografico è una variabile importante che impatta sulla struttura futura del lavoro, ma non è l’unica. Accanto al fisiologico rinnovamento della forza lavoro vi sono importanti transizioni, come quella tecnologica, digitale e negli ultimi anni anche quella ambientale, che richiedono delle nuove figure di professionisti.

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Quali sono i job title del futuro nel digitale?

Adecco, una delle agenzie leader mondiali nella ricerca del personale, ha individuato alcune professioni emergenti che probabilmente domineranno il mercato del lavoro nel prossimo futuro.

Sulla scia della transizione digitale spiccano le figure del Data Scientist, del Digital Transition Manager e del Growth Hacker.

L’analista dei dati è un ruolo sempre più centrale all’interno di aziende di qualsiasi settore, grazie anche all’avvento dell’IoT e alla possibilità, sempre più accessibile, di collezionare dati da molteplici dispositivi.

Il manager della transizione digitale è una persona che ha come obiettivo quello di guidare l’intera organizzazione verso una progressiva digitalizzazione dei processi. Per comprenderne l’importanza basta pensare alla riforma strutturale che ha impattato recentemente la Pubblica Amministrazione su questo tema.

Il Growth Hacker è un esempio di evoluzione delle competenze tradizionali. Si potrebbe identificare come un perfezionamento dell’impiegato di marketing, che progredisce e si sviluppa abbracciando le strategie di crescita a 360 gradi: dalla creazione dei siti internet, alla gestione della comunicazione sui social, alla cura della SEO.

Energia e felicità nelle nuove figure professionali

In merito alla transizione ambientale invece ritroviamo nella classifica di Adecco la figura dell’Energy Manager, che riveste un ruolo gestionale e quasi consulenziale all’interno della propria organizzazione, perseguendo l’obiettivo di mettere in atto una reale politica di conservazione dell’energia. Un lavoro al 100% figlio della “transizione verde”.

Infine, tra le figure più discusse e innovative appena approdate nel mercato del lavoro, troviamo il Chief Happiness Officer: il “responsabile della felicità” esiste realmente in diverse realtà aziendali. La Great Resignation americana, affiancata dagli alti tassi di turnover italiani dell’ultimo anno, ha insegnato ai datori di lavoro più lungimiranti a non prendere sottogamba la risorsa principale delle loro organizzazioni: le persone.

Il benessere del lavoratore si riflette nella qualità del lavoro, nella qualità dell’ambiente di lavoro e non da ultimo nel rischio minore di abbandono del posto occupazionale, con conseguente risparmio dei costi di ricambio del personale. La felicità insomma, sembra essere una rivoluzione molto potente.

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Chiara Bastianelli

Chiara Bastianelli

Laurea in Economia e Direzione Aziendale. Project manager in una società di consulenza strategica per le imprese. Appassionata di aziende, finanza e letteratura.

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