L’audiolibro si impone in un settore per molti aspetti ancora troppo conservatore.

L’audiolibro ha da poco compiuto cinque anni e si conferma come nuova frontiera del mondo del libro. Bastano un device e un’applicazione per ascoltare libri di ogni genere. Un modo per avvicinare i millennials ai libri, ma anche un’opportunità in più di dedicarsi alla lettura. Insomma, pura avanguardia. A guardar bene, però, l’audiolibro ha radici molto più antiche. La letteratura, infatti, ha origine proprio con l’oralità: le storie venivano tramandate a voce prima dell’avvento della scrittura (alcune culture dell’Africa Occidentale prediligono ancora oggi questa modalità). E tuttavia l’audiolibro è il cugino del podcast, che spopola sempre di più e si afferma nel mercato di anno in anno. Modernità o ritorno alle origini? In realtà l’audiolibro è entrambe le cose, e forse proprio per questo è così popolare.

L’audiolibro nell’ultimo biennio

L’audiolibro ha avuto successo fin dalla sua nascita, ma durante la pandemia ha toccato i numeri più alti. Nel 2020, Il 78% di chi ne faceva uso, infatti, dichiarava di ascoltare i libri all’interno delle mura domestiche. Poiché il tempo libero è stato in molti casi maggiore rispetto al pre-lockdown, molti italiani hanno iniziato ad ascoltare gli audiolibri. E non hanno più smesso. Nel 2021, il 39% di chi ha iniziato con gli audiolibri dichiara infatti di leggere molto più di prima. La casa si è confermata come luogo preferito per l’ascolto dell’audiolibro e anche gli audiolettori più attivi si confermano nel range d’età 25-34 anni (54%).

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Per quanto riguarda la geografia degli ascolti, vediamo Roma, Milano e Torino come le tre città dove si dedica più tempo all’audiolettura. Il libro più ascoltato di sempre su Audible è “Harry Potter e la pietra filosofale” e il nostrano con più download è “L’amica geniale. I preferiti tra i grandi classici sono “Il conte di Montecristo” e “Anna Karenina” e per i bambini vince la classifica “Le cronache di Narnia“. I generi più amati? Classici (32%), thriller (28%) e fantasy (23%).

Cosa ne pensano i lettori seriali

Buonenotizie.it ha intervistato 10 lettori forti (di età compresa tra i 21 e i 61 anni) così da capire, un po’ più da vicino, cosa ne pensano i fruitori più “esperti”. Anche tra i più conservatori, l’idea piace. Tutti hanno provato almeno due audiolibri, ma 3 su 10 continuano a preferire il cartaceo o l’ebook. 5 su 10 non hanno preferenze, mentre 2 su 10 prediligono proprio l’audiolibro: “è più coinvolgente” e “mi rilassa più della lettura“. Sono sempre i classici i preferiti, con 7 persone su 10 che usano Audible o Storytel per godersi i grandi autori.

Quando? “In autobus“, “in macchina“, “mentre faccio le pulizie“, “mentre faccio esercizio sul tapis roulant” e persino “mentre lavoro“. Perché? “Per dedicare più tempo alla lettura“, “per non annoiarmi quando faccio qualcosa di meccanico“, “per cambiare un po’” e “perché ho problemi di vista“.

Da tutto ciò emergono le tante potenzialità dell’audiolibro, che, sebbene trovi ancora molti scettici, si affianca al podcast e insieme si affermano sul mercato dell’audio entertainment; contribuisce allo svecchiamento del settore editoriale e avvicina i giovanissimi al mondo della lettura senza svalutare il libro cartaceo (che rimane il modo preferito di dedicarsi alla lettura). È ancora presto per capire l’andamento dell’audiolibro nel mercato quando saremo tornati alla piena normalità, ma per il momento è certo che ha portato una ventata d’aria fresca al settore.

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Sofia Greggio

Sofia Greggio

Sofia Greggio. Correttrice di bozze, editor e ghostwriter, ho seguito corsi di editoria come lettura professionale, scouting e consulenza editoriale e un master in scrittura creativa. Oltre al mondo dei libri, sono appassionata di civiltà orientali e infatti studio Antropologia all'Alma Mater Studiorum Università di Bologna.

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