Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) consentirà di impegnare 17,59 miliardi di euro sul sistema scolastico italiano dando avvio alla scuola del futuro. Il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca (MIUR) ha presentato in conferenza stampa il piano di investimenti pronto a far ripartire e rinnovare la scuola italiana con oltre 17 miliardi di euro, parte di un ammontare complessivo di risorse su scuola e università pari a circa 30 miliardi, il 16% circa della quota assegnata all'Italia per il PNRR. Una quota destinata al comparto scolastico significativa, più alta rispetto a quanto deciso negli altri Paesi UE, come afferma il Ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi in sede di presentazione ai giornalisti.
Le prime riforme: un piano d'intervento per l'ampliamento delle competenze didattiche
Sei riforme interverranno a modificare il panorama scolastico italiano. La riforma degli Istituti Tecnici Professionali, la riforma del sistema ITS (Istituti Tecnici Superiori) già peraltro in discussione al Senato, quella dell'Orientamento scolastico. Verrà inoltre istituita una nuova modalità di reclutamento del personale del comparto scuola: si istituirà cioè una scuola di alta formazione e di formazione continua, con una riorganizzazione dell'intero sistema scuola. Il piano consentirà di confermare i livelli occupazionali pur in un contesto sociale che vede un costante calo degli alunni iscritti nelle scuole.
La scuola del futuro: gli investimenti sulle infrastrutture
Le risorse vengono impegnate per adeguare l'offerta di asili e scuole dell'infanzia alla richiesta presente nel Paese. Si procede all'adeguamento delle mense, per costruire nuove scuole al passo coi tempi, a consumo energetico zero, integrate nel . . .
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