In Italia e in molte grandi città del mondo, l’acqua pubblica è potabile e scegliere di utilizzarla aiuta l’ambiente. Grazie all’innovazione tecnologica possiamo riscoprire il suo valore come bene comune e il ruolo centrale delle fontane per lo sviluppo di modelli di consumo sostenibili.

I temi dell’accesso all’acqua potabile e dellattenzione alla sua qualità rientrano anche tra gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda ONU 2030. Nello specifico, l’obiettivo 6.1 prevede “un accesso universale ed equo all’acqua potabile sicura e conveniente” e l’obiettivo 6.1 prevede entro il 2030, di “migliorare la qualità dell’acqua riducendo l’inquinamento (…) e il rilascio di sostanze chimiche”.

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L’acqua pubblica si sposa con l’innovazione digitale

La tecnologia spesso viene incontro alle persone. Sono numerose, infatti, le App e i siti web in Italia e all’estero che oggigiorno aiutano ad orientarsi nelle strade del mondo per raggiungere le fontane di acqua pubblica dove potersi dissetare, rassicurandoci sulla sua salubrità e qualità.

In Italia le due principali app con copertura nazionale sono Waidy e Fontanelle.org. Waidy mappa circa 50.000 punti di distribuzione idrica in Italia ed è stata sviluppata dal Gruppo Acea, che garantisce la fornitura di acqua pubblica potabile e controllata in Toscana, Lazio, Umbria, Molise e Campania. All’interno dell’applicazione, oltre alla geolocalizzazione, ci sono link alle analisi e informazioni storiche sui luoghi di interesse. La seconda app, nata in Lombardia, è Fontanelle.org, una mappa interattiva che si è estesa in tutto il territorio nazionale: ad oggi, raccoglie circa 70.000 fontane e l’utente può eseguire agevolmente via app segnalazioni in merito a guasti, rimozioni e nuove fonti.

Una persona naviga l'applicazione Refill per cercare le fonti di acqua pubblica

Le App nel mondo: migliaia di fonti a disposizione

Refill, nata in UK, include circa 275.000 punti di ricarica gratuiti in aree pubbliche e locali in tutto il mondo. Gli utenti possono aggiungerne di nuovi e tenere traccia delle bottiglie risparmiate. Dall’altro lato del mondo, con quartier generale a Bali, è stata creata l’app RefillMyBottle, che mappa circa 4.400 punti di rifornimento di acqua pubblica, principalmente nel sud-est asiatico. L’app mostra anche i punti di ricarica a pagamento, che possono scegliere di esporre l’adesivo RefillMyBottle.

Un’altra app molto diffusa è Closca, che segnala più di 240.000 fonti di acqua pubblica nel mondo. Gli utenti possono raccogliere punti per ottenere sconti sui prodotti per ogni ricarica di bottiglia. In Francia invece, è stata la stessa azienda pubblica idrica leader del Paese, Eau de Paris, a mappare i 1.200 punti di acqua pubblica potabile, dedicandosi anche a moltissime iniziative di sensibilizzazione sul territorio per comunicare il valore dell’acqua pubblica quale bene comune e il valore architettonico delle fonti. Dal 2012 tutte le fontane sono contrassegnate da tre targhe indicanti la qualità, l’origine e la composizione dell’acqua erogata.

Mymizu è la prima app di ricarica dell’acqua in Giappone; mostra quasi 200.000 punti d’acqua in tutto il mondo dove poter riempire la propria borraccia. Nel Paese, si consumano ogni giorno circa 69 milioni di bottiglie in PET; numeri che danno la percezione del valore dell’uso di contenitori riutilizzabili. In Mymizu, si dà ampio spazio anche alle conferenze, workshop e altre attività educative su temi legati alla sostenibilità, all’economia circolare e all’innovazione, con circa 100 appuntamenti all’anno.

Le App di acqua potabile su scala locale

Sono moltissime anche le app con copertura locale, spesso più dettagliate in quanto aggiornate da associazioni o utenti che le utilizzano con maggiore frequenza. BlueW.org, ha base in Canada e mostra circa 27.000 punti di ricarica gratuiti pubblici e privati. In Australia invece Choose Tap offre migliaia di punti di rifornimento d’acqua in aree pubbliche e attività commerciali, locali collaborando anche con le società pubbliche di erogazione dei servizi idrici. Nel loro sito è possibile consultare contenuti interessanti che raccontano del ciclo di vita delle bottiglie di plastica.

Waterforfree è l’app che mappa le fonti di Hong Kong, dove ogni giorno vengono gettate circa 7 milioni di bottiglie di plastica e l’acqua in bottiglia è 1.000 volte più costosa dell’acqua del rubinetto. Anche in Bulgaria c’è un servizio utile per trovare le stazioni di rifornimento di acqua pubblica. Zero Waste Sofia è una webapp che mappa circa 1.000 punti acqua in tutto il paese. Molto utile anche il blog ricco di consigli su come evitare gli sprechi.

Oltre a queste utilissime app, ce ne sono molte altre che coprono aree più ristrette e aiutano cittadini e turisti ad adottare comportamenti sempre più sostenibili. Una strategia condivisa tra queste app, potrebbe essere il prossimo step per venire incontro agli utenti, offrendo un’ottimizzazione dei servizi, con informazioni ancora più complete, tempestive e sempre aggiornate.

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Giulia Angelon

Giulia Angelon

Mi piace esplorare l’esistenza, osservandone i misteri e sperimentando la forza creatrice che genera l'atto di comunicare quando nasce dall’ascolto e dal dialogo. Per BuoneNotizie.it scrivo di benessere e innovazione in chiave culturale, imparando l’arte di esserci nelle cose con intensa leggerezza.

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