Ogni Paese europeo ha ormai come priorità quella di raggiungere un’indipendenza energetica dalle canoniche forniture di gas russo. Da un lato perché il cambiamento climatico, la crisi ambientale e di biodiversità hanno reso evidente la necessità di passare alle energie rinnovabili. Dall’altro l’aumento dei prezzi iniziato già nel 2021 è arrivato a livelli record nel corso di quest’anno, si cercano quindi soluzioni per superare con il minor sforzo possibile l’imminente inverno.

L’impennata dei prezzi dell’importazione

Siccome l’Unione Europea importa gran parte della sua energia, l’aumento dei prezzi all’importazione ha inciso parecchio sia sui prezzi alla produzione che su quelli al consumo. Secondo i dati Eurostat tra dicembre 2020 e dicembre 2021 il prezzo all’importazione dell’energia nell’area dell’euro è più che raddoppiato. La guerra in Ucraina ha peggiorato inevitabilmente la situazione. Trovare delle soluzioni per un’indipendenza energetica è divenuto quindi vitale per molti Paesi Europei, anche perché l’alternativa attuale al gas russo è quello americano che ha prezzi esorbitanti.

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Un’importante opera per l’indipendenza energetica italiana

Il Ministro della transizione ecologica ha recentemente dato il via libera alla posa dei cavi elettrici marini per portare in Sicilia, Sardegna e Campania l’energia prodotta dall’eolico e dal solare. Il Tyrrhenian link sarà il primo elettrodotto marino in Italia e per la prima volta al mondo i cavi verranno posti a oltre 2mila metri di profondità. Costruito da Terna, sarà lungo 950 km, darà lavoro a oltre 250 imprese e costerà quasi 4 miliardi di euro. Sono occorsi oltre due anni di consultazione per avere il via libera.

Il problema principale era rappresentato dai 60 km di cavi interrati, per i quali sono stati concordati dei tracciati che utilizzeranno prevalentemente strade già esistenti, lasciando inalterati ambiente e paesaggio. Il Tyrrhenian link sarà un’infrastruttura strategica per l’Italia, infatti consentirà di trasportare l’energia rinnovabile dai luoghi di produzione a quelli di consumo. Il primo cavo entrerà in funzione tra tre anni, mentre l’intera opera sarà completata nel 2028 e rappresenterà un tassello importante per l’indipendenza energetica italiana.

Tyrrhenian Link

Parte del progetto Tyrrhenian Link (fonte: https://www.terna.it/it/progetti-territorio/progetti-incontri-territorio/Tyrrhenian-link).

Un importante traguardo per l’indipendenza energetica della Grecia

L’Italia non è l’unico Paese a cercare soluzioni per un’indipendenza energetica dalle fonti canoniche. Il caso più recente e importante è quello della Grecia che alcuni giorni fa ha raggiunto un nuovo traguardo dalle fonti rinnovabili. Infatti il Paese ellenico ha coperto totalmente la sua domanda di elettricità per circa cinque ore qualche settimana fa. Un vero e proprio record di oltre 3.106 megawattora (MWh) di elettricità, registrato dall’Indipendent Power Transmission Operator (IPTO). Un traguardo raggiunto grazie a un’attenta politica che ha portato la Grecia a poter fare affidamento su una serie di fonti rinnovabili e garantirle una sempre maggiore indipendenza energetica dalle tradizionali fonti fossili.

L’energia rinnovabile e costante della California

Secondo la US Energy Information Administration, la Grecia utilizza circa un terzo dell’energia dagli Stati Uniti. Diversi sono gli stati americani che cercano soluzioni per una sempre maggiore indipendenza energetica dal gas. Ultima in ordine cronologico è la California che ha avviato la costruzione di un sistema di accumulo di energia su larga scala (BESS). Si tratta del più grande accumulatore di energia monofase del mondo, capace di fornire un’energia affidabile e costante senza emissioni di carbonio. Un importante passo verso una maggiore indipendenza energetica che potrà essere da esempio anche ad altri stati americani che si basano solo sul petrolio.

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Riccardo Pallotta

Riccardo Pallotta

Laureato in comunicazione e marketing con una tesi sul brand journalism. Attore e speaker radiofonico in Italia e all'estero. Social media manager. Oggi collaboro con BuoneNotizie.it grazie al laboratorio di giornalismo per diventare giornalista pubblicista.

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