Le maglie da calcio seguono trend e mode in maniera netta e definita. Negli ultimi anni, poi, si è verificato un cambio di passo decisamente rivolto verso la sostenibilità e l’innovazione produttiva.

Il calcio veste sostenibile

Il calcio è lo sport più seguito e amato al mondo, e le divise utilizzate dai protagonisti in campo somigliano a vere e proprie creazioni tecnologiche uscite dai migliori film futuristici. I kit degli ultimi decenni, infatti, non sono più dei semplici indumenti sportivi per atleti professionisti, ma prodotti comodi e versatili. Colori e tessuti al passo coi tempi li rendono dei veri e propri capi d’abbigliamento da sfoggiare anche al di fuori del contesto legato agli stadi e ai campi da gioco.

Riscopri anche tu il piacere di informarti!

Il tuo supporto aiuta a proteggere la nostra indipendenza consentendoci di continuare a fare un giornalismo di qualità aperto a tutti.

Sostienici

Il riutilizzo delle bottigliette mediante il trattamento della plastica riciclata triturata e trasformata in filato è cosa nota oramai. Tale metodologia rende possibile una riduzione del 30% delle emissioni rispetto al poliestere vergine, ed è alla base delle iniziative ad ampio raggio che coinvolgono la realizzazione delle maglie da gioco. Non è un caso, dopotutto, che grandi club come Atletico Madrid, Barcellona, Chelsea, Liverpool e Tottenham, giusto per citarne alcuni, hanno sposato questa direzione di sostenibilità per un futuro più ecologico.

L’intento “green” di Milan e Inter

Negli ultimi anni, a tal proposito, la produzione sostenibile e l’attenzione all’impatto ambientale sono diventati elementi prioritari nel mondo del calcio. Per la realizzazione dei kit da gara o da allenamento, le scelte da parte dei club hanno virato verso un mix di tecnologie, tessuti e creatività. Pur mantenendo intatto lo stile, dunque, il prodotto finale assume aspetti semplici ma innovativi.

In questo contesto si inserisce al meglio il derbygreen” tra Milan e Inter per la stagione 2021-2022, come scritto anche su socialmediasoccer.com. Attraverso i loro sponsor tecnici, Puma e Nike, i due team hanno interpretato al meglio il modello di sostenibilità ambientale legato al mondo del calcio. Per la propria terza maglia, il club rossonero mise in atto una vera e propria rivoluzione. Dal punto di vista del design e della moda, infatti, il tessuto utilizzato fu un poliestere 100% riciclato. In questa produzione, infatti, si applicò un processo manifatturiero che diminuì la quantità d’acqua e tintura utilizzate nella realizzazione della casacca. Il tutto, ovviamente, limitò drasticamente l’impatto ambientale.

La compagine nerazzurra, invece, attraverso il lavoro combinato con Nike ha presentato un kit che esalta alla perfezione il concetto di eco-sostenibilità nel calcio. La prima maglia della stagione 2021-2022, infatti, presentava una fantasia grafica legata ad una colorazione davvero unica. L’intento era quello di simulare le scaglie di un serpente, simbolo del club (soprannominato anche “il Biscione”), con un tessuto eco-sostenibile Repreve 100. Ovvero, un filamento al 100% in plastica PET che compose una casacca realizzata al 95% con plastica riciclata.

Le iniziative: il progetto Adidas X Parley

Il fit delle maglie da calcio, dunque, continua a evolversi, e lo fa andando in direzione della sostenibilità ambientale. Nell’epoca delle rivoluzioni tecnologiche più importanti, dopotutto, Nike ha sperimentato il Dri-Fit. Adidas, invece, ha lanciato sul mercato la prima maglia con un peso di 100g. Insomma, guardare al futuro della moda sportiva è una sfida che coinvolge con forza i grandi produttori che vestono le compagini calcistiche più importanti al mondo. Una competizione che produce collaborazioni interessanti che mirano ad agire in modo concreto per ridurre l’impatto ecologico. Una delle prime iniziative, in tal senso, fu quella adottata da Real Madrid e Bayern Monaco nel 2016. Per una singola gara, infatti, spagnoli e bavaresi realizzarono divise ecologiche a tinta unita con un tessuto ottenuto dalla plastica recuperata sulle spiagge delle Maldive.

Col progetto Adidas X Parley, inoltre, il colosso d’abbigliamento sportivo incontrò la realtà ambientalista focalizzata nella lotta all’inquinamento degli oceani e alla loro salvaguardia, come raccontato anche su eicomenergia.it. Avviata nel 2015, la partnership mirò alla ricerca di nuove forme di utilizzo e riciclo delle plastiche attraverso progetti legati alla cultura sportiva. Giunta nel calcio nordamericano in occasione dell’Earth Day 2017, l’iniziative spinse quattro club della MLS a produrre divise a partire dalle bottiglie di plastica raccolte al ridosso delle spiagge e delle coste del Nord America. Il progetto, poi, si allargò a tutte le squadre della lega, e per il 2021, le casacche da gioco furono realizzate in poliestere riciclato.

Insomma, in base quanto detto dall’imprenditrice Shari Arison: “La sostenibilità è la chiave della nostra sopravvivenza su questo pianeta e determinerà anche il successo a tutti i livelli“, sembra che il calcio sia sulla buona strada.

 

Leggi anche:

Come il digitale ha cambiato in meglio la visione del calcio

Calcio, come la tecnologia lo ha reso meno polemico e più obiettivo

Condividi su:
Antonio Di Bello

Antonio Di Bello

Studente universitario con esperienze lavorative in ambito comunicativo e giornalistico. Amo raccontare tutto ciò che circonda il mondo del calcio, della pallavolo e della Formula Uno. Aspirante pubblicista, scrivo per BuoneNotizie.it grazie al laboratorio di giornalismo per diventare giornalista pubblicista.

Riscopri anche tu il piacere di informarti!

Il tuo supporto aiuta a proteggere la nostra indipendenza consentendoci di continuare a fare un giornalismo di qualità aperto a tutti.

Sostienici