Cara mamma e caro papà, caro genitore, bentornato al consueto appuntamento del giovedì con la rubrica a te dedicata .

Oggi voglio porre la tua attenzione su un tema fondamentale per lo sviluppo emotivo di tuo figlio: come comunicare le emozioni.

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Come già detto più volte, per poterlo insegnare a lui è necessario che sia tu per primo in grado di farlo perché i figli imparano da ciò che facciamo e non da ciò che diciamo.

Come comunichi le emozioni? Lo fai abitualmente?

Te lo chiedo perché spesso si è convinti di saper comunicare bene ma esprimersi e comunicare sono due cose diverse.

Magari hai un lessico super ricco e variegato ma non sai come comunicare i tuoi stati d’animo al tuo compagno o a tuo figlio.

Pochi giorni fa, durante una sessione di coaching, è emersa la storia di una persona che fa fatica a mostrare i suoi sentimenti perfino al suo partner.

Tiene ciò che sente dentro di sé e così facendo non solo non si sente capito ma arriva a volte al punto di scoppiare come una pentola a pressione senza valvola.

Come primo passo per poter comunicare il proprio stato d’animo è necessario essere in grado di riconoscerlo senza giudizio e senza remore.

Cosa intendo?

Che a volte le persone si riempiono di cose da fare, da comprare, di lavoro, di serie tv, di cibo,  qualsiasi cosa pur di cercare di evadere da se stessi e dal proprio sentire.

Questo perché nell’era del pensiero positivo si è erroneamente sparsa la convinzione che bisogna sempre sentirsi al top, felici e contenti come i personaggi delle fiabe.

La vita vera non è affatto così!

E il vero pensiero positivo, declinabile anche alla genitorialità positiva, è avere la lucidità di osservare la propria situazione dall’interno e dall’esterno, da sopra e da sotto.

Allenarsi a vedere cosa c’è di buono (questo sì! Si può imparare a notare prima ciò che funziona, i pregi, le capacità, in te stessa e negli altri) nel rapporto con tuo figlio, col suo papà.

Saper riconoscere i tuoi pregi e le cose che sai fare bene, anche nell’accudimento di tuo figlio.

E poi con la stessa serenità notare anche le cose che invece non funzionano, non stanno andando bene, non ci fanno stare bene.

Perché solo se prima sei disposta a guardare ciò che non va, potrai agire per migliorare e avere quindi un miglioramento a 360° nella tua vita.

Le parole contano. Ecco che impatto hanno su tuo figlio le emozioni che comunichi

Ricapitolando: per poter comunicare le proprie emozioni è necessario prima saperle riconoscere.

Poi sentirsi liberi di condividerle, con serenità, a parole, verbalmente.

Se ci pensi, dire: ‘Oh come sono felice oggi!’ quando capita, è una cosa ben accetta anche dagli altri, invidie a parte.

Esprimere invece rabbia o tristezza è visto come un tabù, non si può dire.

Quante volte i bambini vengono zittiti perché piangono e l’adulto di turno cerca di farli smettere dicendo cose del tipo:

  • ‘Dai che non è niente’ = sminuendo così il suo sentire
  • ‘I bimbi grandi non piangono’ = sminuendo il suo sentire e instillando senso di colpa legato al pianto
  • ‘Su dai sorridi che la vita è bella’ = a fronte di una delusione che dal punto di vista di un adulto è una sciocchezza, ma che dal punto di vista di un bambino  è una cosa di valore.

Con queste dinamiche si è instillato nell’inconscio di tanti adulti di oggi, che lo stanno tramandando ai figli, che esprimere le proprie emozioni sia sbagliato, che ti rende debole e che non va bene provare quello stato d’animo.

Tutto ciò non ha senso ed è innaturale!

Ogni stato d’animo ha un valore e comunica qualcosa, attraverso il corpo, alla nostra mente.

L’approccio corretto è osservare ciò che accade dentro di te, senza giudizio, e comprendere qual è il messaggio importante da cogliere.

Come comunicare le emozioni per farsi comprendere dall’altro

Se come adulto non impari a condividere il tuo sentire più profondo con la tua famiglia, con il tuo partner come può l’altra persona comprenderti?

Come può prendersi cura insieme a te del tuo sentire?

Spesso le donne si aspettano che il compagno le capisca, dicono cose tipo: ‘Come fa a non capire?’, ‘Non ci credo che non ci arrivi da solo!’ ecc.

Tutto ciò non fa altro che seminare dissapori nella coppia e aumentare le incomprensioni.

Ciò che davvero è utile è sedersi cuore a cuore con le persone per noi importanti e comunicare le proprie emozioni, ciò che funziona nel vostro rapporto, cosa ti piace e cosa ti fa stare bene.

Quali sono i comportamenti dell’altro che innescano in te emozioni ‘negative’.

Riconoscerti responsabile del tuo sentire e nello stesso tempo, chiedere aiuto all’altro nel limitare quei comportamenti che ti disturbano.

Dal momento che questo è un tema davvero ampio e voglio approfondire bene come puoi interrompere questa catena e insegnare a tuo figlio a esprimersi in libertà, la prossima settimana continueremo a parlare di questo tema. E faremo ancora qualche passo avanti,

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Sara Propoggia

Sara Propoggia

Sara Propoggia, sono una Parent Coach: facilito la vita ai genitori che scelgono la consapevolezza e agiscono per creare un mondo pacifico e armonico, un giorno alla volta.

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