Facciamo davvero ciò che ci rende felici? I due anni di pandemia hanno portato a riflettere sulle nostre priorità, incentivando, oltretutto, un incremento di dimissioni crescente (dal Sole24ore: +29% nel 2019, +35% nel 2021 e nel primo semestre del 2022 il 31,75% rispetto lo stesso periodo del 2021). Tale dato ci fa capire come sia diventato importante individuare e perseguire i veri desideri che ognuno, per varie ragioni, soffoca dentro di sé.

A tal proposito, i giapponesi hanno molto da insegnare: le regole dell’Ikigai, infatti, ci illuminano su come trovare lo scopo della nostra esistenza raggiungendo una felicità individuale che ci può soddisfare pienamente.Il percorso richiederebbe anni, ma il popolo del sol levante ha racchiuso in un metodo alla portata di tutti la possibilità di trovare la propria ragion di vita. Vediamo come.

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Le 4 regole dell’ikigai

Secondo un sondaggio del 2019, prima della pandemia ovviamente, il 73% dei giapponesi erano perfettamente soddisfatti della propria vita. La loro ricetta è l’aver trovato il proprio ikigai (“iki“=vita; “Kai”=scopo) ovvero “la ragion per cui vivere“, lo scopo per il quale svegliarsi la mattina ed esserne felici.

Uno studio all’università di Tohoku  ha scoperto che chi ha trovato il proprio ikigai conduce una vita più lunga e più sana. Per questo il giornalista Dan Buetter (National Geographic) l’ha battezzato come elisir di lunga vita. Non a caso nell’isola nipponica di Okinawa, l’isola del centenari, si trovano le persone più anziane al mondo.

A volte i nostri desideri primordiali si nascondono dietro un lavoro che ci fa guadagnare il “giusto”, o al fidanzato di sempre o ad altre abitudini appartenenti alla nostra comfort zone, rifugiandoci in bugiarde certezze che ci allontanano da noi stessi.

L’ikigai prevede il raggiungimento della consapevolezza del proprio benessere tramite 4 riflessioni su noi stessi:

  1. Cosa farei se non avessi problemi di soldi e fossi ricco? Come spenderemmo davvero il nostro tempo senza il vincolo senza l’obbligo del guadagno? La risposta è davvero importante per accendere il motore della nostra esistenza.
  2. In cosa sono bravo? Tutti abbiamo un talento che, anche se non coincide con la nostra passione, è utile sapere al fine di comprendere la propria propensione naturale.
  3. Quale cambiamento positivo posso portare nel mondo? Trovare la propria missione.
  4. Quali sono le cose per il quale potrei essere pagato? La professione che vorremmo fare.

Intersecando in un diagramma le risposte a queste 4 domande si arriverà a un piano d’azione in cui negli spicchi delle intersezioni compariranno passione, missione, vocazione e professione ovvero: ciò che ti spinge per interesse naturale ti porterà a fare le cose al meglio delle tue possibilità traendone soddisfazione e guadagno. Questa lista dev’essere stilata nei minimi particolari prendendosi tutto il tempo necessario. Più informazioni ci saranno, più sarà semplice identificare le quattro intersezioni.

Ikigai: le regole del metodo giapponese per una vita lunga e felice

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I pilastri della felicità secondo il metodo giapponese

L’ikigai può essere anche non legato strettamente alla carriera ma indirizzarsi verso un hobby o al tema della famiglia e deve assolutamente soddisfare tutte e quattro le domande. Si può anche fare un lavoro basato sul proprio talento ma se non lo si ama si è punto a capo.

Non è scontato che, una volta trovato il proprio ikigai  non si possano avere delle giornate no o dei momenti di sconforto ma sicuramente la consapevolezza del nostro equilibrio potrà essere un faro grazie al quale ritrovare la giusta rotta.

Tale pratica di riflessione si basa su dei pilastri molto semplici come:

  • Incominciare dalle piccole cose
  • Non pensare a sé e lasciarsi andare
  • Cercare armonia e sostenibilità
  • Godere delle piccole cose
  • Vivere nel presente, qui e ora

Diventar insegnante, costruirsi una famiglia, curare il proprio orto, avere una tale passione del surf da fondarne una scuola vivendo sempre al mare; non dev’essere per forza qualcosa di “grande”. Ognuno ha il proprio ikigai da scoprire cercando dentro sé i propri limiti e superandoli con coraggio, vincendo alla fine di questo percorso il premio più importante di tutti: la felicità.

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Laura Corona

Laura Corona

Aspirante giornalista laureata in Lettere. Scrivo di Cultura e Lifestyle collaborando con BuoneNotizie.it, grazie al laboratorio di giornalismo per diventare giornalista pubblicista

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