L’amicizia è una componente fondamentale per il benessere psicologico, che influisce sull’adattamento psicosociale fin dall’infanzia. Sebbene le amicizie si evolvano – quelle infantili lasciano spazio a legami più complessi, che si formano durante l’adolescenza. Uno studio condotto da Natalie Pennington della Colorado State University, nel luglio 2024, ha dimostrato che le persone in media hanno quattro o cinque amici, numero che è rimasto stabile dagli anni ’70. Tuttavia, la fine di un’amicizia può essere vista come un processo di crescita personale che riflette il cambiamento delle persone, spesso alla ricerca di affinità, intimità e valori condivisi.
Perché le amicizie finiscono?
Una delle esperienze più traumatiche e dolorose che ogni persona può provare è quando un amico si allontana dalla propria vita. Secondo uno studio pubblicato sul Journal of Social and Personal Relationships la fine di un’amicizia è una fase comune durante l’età adulta, e spesso cercare di comprendere le cause è fondamentale per gestire al meglio le relazioni future.
Perdere gli amici d’infanzia è un processo naturale, perché le persone crescono e cambiano e, di conseguenza anche le relazioni si evolvono. Uno studio del dipartimento di Psicologia Sperimentale dell’Università di Oxford ha dimostrato che a 25 anni i giovani, sia uomini che donne, raggiungono il picco di amici. Dopo questa età, i rapporti d’amicizia sono sempre meno. Le difficoltà maggiori nel mantenere un’amicizia derivano dalla mancanza di tempo e di opportunità nel coltivare relazioni più durature.
Fine di un’amicizia: una scelta per rinnovarsi
Accettare la rottura di un’amicizia non significa essere dei cattivi amici, ma riconoscere che il senso di quel legame è giunto al capolinea e che la propria vita ha bisogno di un rinnovamento. A volte, le amicizie non finiscono a causa di incomprensioni o di un tradimento, ma semplicemente perché non si condividono più le stesse passioni e interessi. Di conseguenza, ci si frequenta sempre meno fino a non vedersi più.
La fine dell’amicizia può essere considerata come un’opportunità di crescita personale, un modo per rivalutare se stessi, capire quali sono le proprie priorità e convinzioni e per riflettere su cosa si desidera dalle future relazioni amicali.
Costruire nuovi legami
La fine di un’amicizia può causare un profondo dolore e creare un senso di vuoto difficile da colmare. È normale attraversare un periodo di smarrimento, ma è fondamentale non isolarsi. Anzi, aprirsi al nuovo rappresenta un passo importante per andare avanti.
Sebbene oggi possa sembrare difficile stringere nuove amicizie in età adulta, poiché spesso le persone hanno già la propria rete sociale e pochi sono veramente disponibili ad aprirsi a nuove opportunità, le occasioni non mancano. Iscriversi a un corso, a un club del libro o un’associazione sportiva è un buon punto di partenza per entrare in contatto con persone nuove. Condividere interessi rende spesso più facile avviare conversazioni e costruire legami importanti.
Anche il digitale può essere utile: esistono numerose app per fare amicizia, che vanno quasi a replicare i meccanismi delle app di dating con l’unica differenza che l’obiettivo non è quello amoroso, ma mettere in contatto persone che hanno gli stessi interessi. Tra queste spicca Tablo, pensata per mettere in contatto persone che sono in cerca di nuovi connessioni, basate su interessi condivisi.
La fine di un’amicizia come opportunità di crescita
La fine di un’amicizia non deve essere vista come un fallimento, ma come una tappa naturale di un percorso di crescita e di cambiamento. Le amicizie che si perdono sono spesso il risultato di un rinnovamento e accettarlo significa prepararsi a vivere nuove esperienze. È necessario saper lasciar andare ciò che non funziona più per accogliere il nuovo. Questo è un primo passo per costruire relazioni più autentiche e soddisfacenti.

