Con Lega Scolastica Esports (LSE) si torna a scuola volentieri. Tutto merito dei videogiochi educativi. Il campionato di esports è il primo dedicato alla scuola, soprattutto di grado superiore. I team studenteschi partecipanti competono online sfidando altri team scolastici, dislocati sull’intero territorio italiano. Per gli allenamenti, gli studenti tornano a scuola nel pomeriggio.

Marco Vigelini che con Maker Camp sviluppa esperienze di comunicazione per brand, siti UNESCO e musei in Minecraft, Roblox e Fortnite, ci spiega come funziona. Vigelini è stato il primo in Italia ad introdurre il videogioco Minecraft come strumento didattico nella scuola italiana nel 2013. Punto di riferimento per l’utilizzo dei videogame in contesti di comunicazione, è tra i 10 migliori educatori di Minecraft nel mondo.

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Lega Scolastica Esports: tutti a scuola con i videogame educativi

In quante e quali scuole operate, e da quanto tempo?

Con i nostri contest nazionali Minecraft coinvolgiamo elementari, medie e anche superiori, ingaggiando mediamente 450 scuole sul territorio italiano. LSE è rivolta agli istituti superiori. Principalmente sono molto presenti gli istituti tecnici e i licei scientifici, ma quest’anno si aggiunto anche l’ultimo indirizzo che ci mancava: il Liceo Classico”.

A scuola, come diventano i videogiochi educativi?

Sfruttiamo i videogiochi come leva per permettere agli studenti di esprimersi attraverso questi strumenti. Lo facciamo principalmente con Minecraft, il videogioco più venduto nella storia dei videogiochi, una sorta di spazio digitale in cui hai a disposizione infiniti mattoncini Lego. I nostri contest (concorsi che premiano l’abilità dei partecipanti ndr) sono sempre educativi tipo quello su Raffaello per la Galleria Nazionale delle Marche in cui i lavori digitali e tridimensionali dei ragazzi sono esposti accanto ai veri quadri del grande artista. Con altri progetti veicoliamo contenuti verso i ragazzi. Tipo la ricostruzione della città di Firenze, della città di Modena, la mappa per preservare la laguna veneta per i 1600 anni della fondazione di Venezia e quella di Pitagora per APT Basilicata. Con alcune scuole stiamo creando un’app con videogiochi per rendere accessibile ai più giovani il Parco Archeologico di Siponto (FG)“.

Perché con Lega Scolastica Esport si va a scuola volentieri?

Si parla tanto delle discipline STEM (acronino di Scienze, Tecnologia, Ingegneria, Matematica) quindi della possibilità di lavoro in campo tecnologico e robotico. Se si chiede in classe a chi piace la robotica, mediamente in 4 alzano la mano. Femmine non pervenute. Mentre il 97% dei ragazzi e l’83% delle ragazze videogioca. Lega Scolastica Esports coinvolge in modo massivo gli studenti sfruttando il loro interesse verso i videogiochi. 

Gli esport fungono da ponte tra la passione degli studenti per i videogiochi e lo sviluppo di competenze utili per il loro futuro accademico e professionale. L’ecosistema degli esports offre una vasta gamma di ruoli e carriere in continua espansione, che vanno oltre il solo gameplay o il pro-player. Gli esport contribuiscono a motivare gli studenti a frequentare la scuola nel pomeriggio, togliendoli dalla strada o dall’isolamento della loro stanza, impegnarsi maggiormente nelle attività scolastiche, favorendo lo sviluppo di competenze trasversali e soft skills, come il lavoro di squadra, la comunicazione, la risoluzione dei problemi e la gestione dello stress, che possono essere applicate in diversi contesti educativi e professionali.

Gli esports offrono un’opportunità per coinvolgere una vasta gamma di studenti, indipendentemente dalle loro abilità fisiche, età, genere o background culturale.

In LSE offriamo inoltre dei percorsi di alternanza scuola-lavoro su Roblox Studio per creare videogiochi in Roblox, su Unity, piattaforma utilizzata per sviluppare app e prossimamente su Unreal Editor for Fortnite“.

Lega Scolastica Esports: tutti a scuola con i videogame educativi

Quali progetti state realizzando attualmente?

Abbiamo due progetti particolarissimi. Uno è per bambini stomizzati per l’associazione FAIS e con il partenariato dell’Ospedale Gaslini di Genova in cui questi ragazzi, attraverso il videogioco Minecraft riescono ad incontrarsi, a darsi reciproco supporto, a condividere la loro esperienza e scoprire quali sono i cibi che migliorano la propria salute.

L’altro progetto, per un’associazione di Protezione Civile, riproduce scenari di rischio da portare a scuola. I ragazzi devono scegliere come affrontare una frana o un terremoto, vivendo una simulazione all’interno del videogame Minecraft. Il Dipartimento per la Trasformazione Digitale della Presidenza del Consiglio dei Ministri ha valutato di valore l’iniziativa LSE, coinvolgendoci anche ad un tavolo di lavoro guidato da Telefono Azzurro il cui obiettivo è comunicare le potenzialità dei videogiochi.

Potenzialità che sfrutterà il comune di Ripatransone (AP) che, per aumentare la pedonabilità del proprio territorio ha coinvolto Maker Camp per animare con diversi laboratori educativi una Gaming Zone, il giorno di Pasquetta (10 aprile 2023), nella settimana che anticipa la loro ricorrenza folcloristica“.

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Anna Restivo

Anna Restivo

Editor e creator freelance nel motorismo sportivo e storico.  Ho collaborazioni in F1 dal 2014, passando anche dalla Motogp, e dal 2019 in manifestazioni di auto e moto d'epoca. Mi piace raccontare il motorismo e le sue connessioni con società, arte, ambiente, creando format e progetti. Attualmente collaboro con BuoneNotizie.it, grazie al quale ho avuto l'opportunità di conoscere il giornalismo costruttivo.

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