Viaggiare in autunno ha enormi vantaggi, dai colori rosso-arancio delle foglie degli alberi, ai prezzi ridotti – rispetto a quelli dell’alta stagione – nella maggior parte delle destinazioni. Sono i borghi italiani le mete più gettonate nelle passeggiate autunnali. Il crescente interesse verso i piccoli centri disseminati lungo lo Stivale è confermato dall’elevato numero di progetti finanziati all’interno del PNRR e dalle iniziative per la valorizzazione della cultura e delle tipicità locali.
Viaggiare in autunno: sagre nei borghi dell’Umbria e della Toscana
In autunno tornano gli appuntamenti per gli appassionati di turismo enogastronomico. L’Italia centrale e in particolare l’Umbria e la Toscana presentano un ricco calendario di eventi nei borghi.
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SostieniciLe castagne di Piancastagnaio e Caprese Michelangelo
Tra fine ottobre e inizio novembre a Piancastagnaio, in Toscana, si svolge la più antica manifestazione dedicata alle castagne. Si tratta della “crastata”, che in dialetto significa proprio caldarrosta.
Un’occasione unica per visitare la Rocca Aldobrandesca e le viuzze del borgo allestite con stand di prodotti tipici. Oltre alle castagne locali, olio d’oliva e vino novello. Castagna e marrone DOP sono protagonisti anche nella sagra che si tiene il secondo e il terzo fine settimana di ottobre a Caprese Michelangelo, borgo in cui nacque Michelangelo Buonarroti e destinazione perfetta per viaggiare in autunno.
Lo zafferano di Città della Pieve
Anche quest’anno, dal 21 al 23 ottobre, nei vicoli di Città della Pieve, borgo umbro che diede i natali al Perugino, il protagonista è lo zafferano, prodotto e commercializzato nel territorio sin dal Medioevo. “Zafferiamo” è, infatti, una delle più apprezzate sagre in Italia. Se in passato questo prodotto era utilizzato prevalentemente per la tintura dei tessuti, oggi è invece al centro della preparazione di molti piatti, come accade nel menù degustazione del Ristorante Zafferano Pievese all’interno dell’Hotel Vannucci.
Borghi da scoprire tra basso Lazio e alta Campania
Viaggiare in autunno tra le province laziali di Latina e Frosinone significa raggiungere borghi che, dall’entroterra, guardano in lontananza il mare della Riviera di Ulisse.
Monte San Biagio, Lenola e Campodimele: salsiccia, santuari e centenari
Monte San Biagio dalla Via Appia appare come un presepe arroccato su una collina che domina la Piana di Fondi. È celebre per la salsiccia monticellana DOP, preparata secondo un’antica tradizione che, oltre alla carne di suino, richiede l’impiego di sale, semi di coriandolo tostato e macinato, un pizzico di pepe rosso dolce.
Il borgo di Campodimele, immerso nel Parco di Monti Aurunci, è uno dei più longevi d’Italia, celebre per la sua elevata qualità della vita. La cicerchia, legume coltivato in zona, è tra gli ingredienti utilizzati dai centenari in molti dei piatti tipici come la zuppa di cicerchia, prosciutto e aglio.
A pochi Km, Lenola è un dedalo di viuzze in salita e discesa. La scalinata della pace conduce al Santuario della Madonna del Colle, consacrato nel 1610 e importante punto di riferimento per gli abitanti del borgo e dei comuni limitrofi. Degno di nota, all’interno della Chiesa di San Giovanni Evangelista, un affresco quattrocentesco di scuola toscana raffigurante la Madonna con il bambino e i santi.
Viaggiare in autunno a Roccamonfina: vulcano, castagneti e funghi porcini
Poco più a sud, nel territorio campano, Roccamonfina sorgeall’interno del cratere di un vulcano spento a 600 s.l.m ed è circondata da castagneti.
Per accogliere l’autunno, il borgo veste a festa nei weekend dai primi di ottobre a metà novembre con la sagra della castagna e del fungo porcino. Le degustazioni dei prodotti tipici e dei “vini del vulcano” sono affiancate da visite guidate nel centro storico ed escursioni accompagnate nel bosco. Si possono raccogliere le castagne e si apprendono curiosità su flora e fauna locali. Da non perdere, inoltre, il quattrocentesco Santuario di Maria Santissima dei Lattani fondato nel 1430 da San Bernardino da Siena e caratterizzato da un ampio cortile interno che si apre su un magnifico panorama.
Che si tratti di turismo enogastronomico, outdoor o religioso, i borghi soddisfano le esigenze delle nicchie più disparate. Il comune denominatore è la sostenibilità, in tutte le sue declinazioni, sempre al centro dell’esperienza del turista.