Secondo una ricerca condotta dall’ENIT, Agenzia Nazionale del Turismo, si stima che il tema del turismo accessibile in Italia riguardi oggi circa 4 milioni di persone. Nell’estate 2021, il 7% degli italiani ha trascorso almeno una vacanza con qualcuno che presenta una disabilità o delle esigenze particolari. Eppure, solo una minima parte delle strutture ricettive intervistate ha dichiarato di essere attrezzata o adeguatamente informata sul tema.

Prendendo atto di questa situazione, l’ultima Legge di Bilancio (30 dicembre 2021) prevede un fondo di 18 milioni di euro per il triennio 2022-2024 destinato alla realizzazione di interventi di accessibilità turistica. 

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Ma cosa significa realmente turismo accessibile? Chi sono i soggetti che necessitano di particolari attenzioni in viaggio e cosa abbiamo fatto finora per migliorare il livello di accessibilità delle strutture?

Turismo accessibile: cos’è e a chi si rivolge

Il tema del turismo accessibile non riguarda solo chi ha delle disabilità motorie. Coinvolge chi ha disabilità sensoriali (cecità o sordità), esigenze alimentari specifiche come allergie e intolleranze, necessità legate a diabete o altre patologie, oppure esigenze derivanti dall’appartenenza alla fascia di popolazione anziana e a quella delle famiglie con bambini. Vien da sé che sia davvero troppo semplicistico illudersi di poter affrontare il tema unicamente attraverso la necessità (seppur indispensabile) dell’abbattimento delle barriere architettoniche

Se da un lato è compito degli enti locali incrementare il livello di accessibilità infrastrutturale negli spazi pubblici, è agli operatori del settore che spetta il più arduo compito di informarsi e formarsi per garantire a chiunque un’accoglienza di qualità, favorendo così il cambiamento culturale necessario.

Turismo accessibile in Italia: cenni storici e passi avanti

Sebbene già dall’inizio della storia della Repubblica il tema dellaccessibilità sia saltato all’attenzione dei più con l’art.3 della Costituzione, è solo nel 1989 che entra in vigore la prima legge quadro che prevede contributi per l’abbattimento delle barriere architettoniche nei luoghi di residenza dei disabili. 

Nel 2009 con la promulgazione del Manifesto per il turismo accessibile si comincia a promuovere l’accessibilità anche attraverso scelte che non privilegiano in maniera esclusiva l’abbattimento delle barriere. Nel 2012 viene istituito il Comitato permanente per la Promozione e il sostegno del Turismo Accessibile, organo consultivo per la definizione delle politiche di promozione e incentivazione dell’accessibilità turistica.

L’ultima Legge di Bilancio: ecco cosa cambia

Con il fondo da 18 milioni di euro, per il prossimo triennio gli alberghi potranno ottenere fino al 35% delle risorse necessarie agli interventi di accessibilità turistica, gli stabilimenti balneari e termali fino al 20%, mentre per gli altri beneficiari non sono previste limitazioni.

Il relativo decreto attuativo è stato presentato congiuntamente dal Ministero del Turismo e dal Ministero delle Disabilità lo scorso 20 aprile 2022 ed entro 60 giorni verrà pubblicato sui due relativi siti web istituzionali un avviso pubblico per consentire ai destinatari di presentare le domande attraverso piattaforma telematica.

Il provvedimento mira non solo a sostenere economicamente le attività che vogliano migliorare il loro livello di accessibilità, ma anche a individuare dei criteri per classificare le strutture in termini di accessibilità, certificandole e rendendole rintracciabili dagli utenti. Un passo significativo verso un’offerta turistica che possa davvero rivolgersi a tutti.

Perché è indispensabile puntare sul turismo accessibile in Italia?

Un Paese come l’Italia con i suoi 58 siti Unesco, deve presentare al mercato un’offerta turistica universale, realmente inclusiva, che non distingua i destinatari tra ospiti con bisogni speciali e ospiti che non necessitano di particolari esigenze.

Il recente decreto interministeriale va proprio in questa direzione, cercando di conciliare la convenienza economica degli interventi con la responsabilità sociale, certificando le strutture, rendendole semplici da trovare e rafforzando così il potenziale dell’offerta turistica italiana nel cruciale momento della ripartenza.

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Mariarita Persichetti

Mariarita Persichetti

Laureata in Management con una tesi in marketing territoriale. Viaggio, scrivo, fotografo e degusto formaggi. Su Buonenotizie.it parlo di progetti sostenibili e innovativi nel turismo, cultura gastronomica e mondo. Aspirante pubblicista, scrivo per BuoneNotizie.it grazie al laboratorio di giornalismo per diventare giornalista pubblicista.

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