La settimana scorsa il ministro dell’Istruzione Bianchi ha firmato un decreto sugli organici del personale, che contiene una novità prevista dalla legge di bilancio 2022: l’introduzione di un docente specializzato in scienze motorie alla primaria. Nello specifico, si inizierà nel prossimo anno scolastico (2022/2023) dalle quinte e, a seguire, le quarte (2023/2024) con una frequenza di almeno due ore a settimana. Saranno circa 25 mila le classi coinvolte, per un totale di 2.200 docenti. Vediamo in sostanza cosa cambierà con l’ingresso di un docente esperto e quali i benefici per gli studenti.

Prof di scienze motorie alla primaria: cosa cambia

Attualmente l’ora di educazione fisica nell’ex scuola elementare (oggi primaria) viene svolta senza il supporto di un docente specializzato, invece presente già dalla scuola secondaria. Infatti, è uno dei maestri che svolge le altre materie a gestire anche l’attività di educazione motoria. Tuttavia, alcune scuole ricorrono a personale esterno specializzato o associazioni sportive, cercando fondi all’interno del contributo volontario delle famiglie o altre forme di  risorse per l’ampliamento dell’offerta formativa.

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Dal prossimo settembre, secondo quanto affermato dallo stesso Bianchi, dovrebbe cambiare tutto. Infatti, oltre all’inserimento della figura specializzata, si potenzierà l’attività sportiva a livello scolastico attraverso il Pnrr (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) che prevede lo stanziamento di 300 milioni di euro per la costruzione di nuove palestre, la ristrutturazione di quelle esistenti e l’acquisto di adeguate attrezzature.

 Cosa significa essere specializzato?

Come già affermato in precedenza, oggi svolgono l’attività fisica nella scuola primaria i maestri deputati a tutte le altre discipline, quindi laureati in Scienze della formazione primaria, ma non specializzati in educazione motoria. In attesa dell’uscita del concorso che verterà su una prova scritta a risposta multipla, una orale e la valutazioni dei titoli, ecco quali sono le lauree magistrali dei docenti considerati specialisti nella disciplina:

  • Scienze e tecniche delle attività motorie preventive e adattate (LM-67)
  • Scienze e tecniche dello sport 
  • Organizzazione e gestione dei servizi per lo sport e le attività motorie 
  •  Scienze motorie e sportive negli istituti di istruzione secondaria di II grado 
  •  Scienze motorie e sportive negli istituti di istruzione secondaria di I grado.

Dato che questa materia potrà essere insegnata solo da docenti forniti di idoneo titolo, è stata istituita la nuova classe di concorso di Scienze motorie e sportive nella scuola primaria. Dal punto di vista giuridico-economico il docente sarà equiparato agli altri colleghi del medesimo grado. 

Come insegnare educazione motoria alla primaria

Per avere accesso all’insegnamento dell’educazione motoria nella scuola primaria bisognerà superare il relativo concorso per titoli e esami, che ha valore abilitante. Nel caso in cui le graduatorie  di concorso non siano approvate in tempo utile per l’assunzione in ruolo dei docenti per l’anno scolastico 2022/2023, il Miur ricorrerà alle supplenze dei docenti, attingendo anche dalle graduatorie provinciali (GPS) delle classi di concorso A048 -Scienze motorie e sportive negli istituti di istruzione secondaria di II grado e A049 – Scienze motorie  sportive nella scuola di I grado.

Si ricorda che per il concorso, oltre alla laurea magistrale, requisito fondamentale sono i 24 CFU acquisiti nelle materie antropo-psico-pedagogiche e nelle metodologie e tecnologie didattiche. Sono esclusi dalla procedura concorsuale i diplomati all’ ISEF (Istituto Superiore di Educazione Fisica).

Scienze motorie alla primaria: i benefici

Abbiamo più volte sottolineato nei nostri articoli i benefici dell’attività fisica per il singolo ma anche e soprattutto per la collettività, in particolare quando abbiamo trattato dell’importanza della ripresa post pandemica dal punto di vista dell’alimentazione e del benessere, declinandola nella sfera delle relazioni interpersonali, ritornando ai valori della sportività come senso puro di condivisione tra atleti.

Sulla stessa scia il sottosegretario all’Istruzione, Rosanna Sasso, ha sottolineato i benefici di questa riforma:L’educazione motoria rappresenta uno strumento fondamentale per incidere in modo virtuoso sullo studio, sulla socialità e sull’autodisciplina dei nostri ragazzi. Si darà l’opportunità di praticarla anche ai bambini le cui famiglie non sono in grado di sostenere spese per le attività extrascolastiche: un passo avanti verso un’istruzione più equa e inclusiva.”

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Francesco Bia

Francesco Bia

Docente di lettere e aspirante pubblicista. Ho collaborato per sei anni con due settimanali locali scrivendo di attualità, cultura, spettacolo, cronaca e sport. Oggi collaboro con BuoneNotizie.it grazie al laboratorio di giornalismo per diventare giornalista pubblicista.

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