Negli ambienti domestici, la qualità dell’aria non sempre è ottimale. I fattori inquinanti possono essere molteplici: fumo di sigaretta, smog cittadino oppure composti rilasciati da vernici o plastiche. Per rendere le nostre case più salubri, si può ricorrere a un rimedio green ed economico: acquistare piante in grado di purificare l’aria “intrappolando” gli agenti inquinanti. Le piante adatte a questo ruolo sono state selezionate dalla NASA alla fine degli anni ’80. La NASA ha elaborato un sistema in grado di purificare l’aria delle stazioni spaziali. Dopo una prova, venne rilevato il miglioramento della qualità dell’aria.

La scoperta della NASA

Alla fine degli anni ’80, la NASA si è trovata a dovere sviluppare un sistema capace di disintossicare l’aria delle stazioni spaziali. Lanciò, così, uno studio volto a trovare le piante più idonee che potessero filtrare l’aria, migliorandola. A conclusione della ricerca, è risultato che alcune piante da interno svolgono efficacemente questa funzione.

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Le piante attraverso la fotosintesi clorofilliana assorbono l’anidride carbonica, rilasciando ossigeno. Alcune specie di piante, come ad esempio, lo spatifillo, la sansevieria e l’aloe vera riescono persino a neutralizzare sostanze organiche volatili VOC. Tali composti a base di carbonio, si trovano sotto forma di vapore o in forma liquida, ma in grado di evaporare con facilità a temperatura e pressione ambiente.

Gli agenti dannosi che inquinano l’aria

All’interno delle nostre case, sono presenti sostanze e agenti dannosi che sono invisibili ai nostri occhi: non basta cercare di contrastarle attraverso una corretta pulizia; per mantenere l’aria degli ambienti salubre, occorre beneficiare degli aiuti dalla “natura”. L’inquinamento esterno entra in casa e si accumula, e spesso siamo noi stessi, con le attività quotidiane a causarlo.

Ad esempio, il fumo di sigaretta rilascia sostanze tossiche nell’aria e anche alcuni detergenti per igienizzare gli ambienti domestici contengono componenti aggressivi come l’ammoniaca e la candeggina.

Vi sono poi sostanze reperibili nei rivestimenti dei mobili e nella plastica di utilizzo quotidiano, ma anche solventi, vernici, cartucce di stampa e tante altre sostanze con cui entriamo in contatto ogni giorno e che non sono per nulla salutari.

Questi componenti possono provocare problemi respiratori o causare pericolose allergie. Per porre rimedio a ciò, si possono installare purificatori d’aria molto efficaci ma costosi. Però si può ricorrere anche a rimedi naturali, scegliendo le piante per proteggersi dall’aria nociva.

Le piante che purificano le nostre case

L’aloe: una pianta che purifica l’ambiente

Le varietà di piante che purificano l’aria

Le piante trasformano completamente gli interni degli appartamenti grazie alla loro bellezza, ma anche i benefici che apportano nel purificare l’aria sono notevoli.

Ad esempio, il pothos è una pianta molto resistente che riesce a sopravvivere alle estati più torride a patto che riceva un’adeguata innaffiatura. Si adatta sia agli ambienti caldo umidi sia a quelli secchi. Riesce a trattenere sostanze nocive come il benzene e la formaldeide.

Un’altra pianta è lo spatifillo che non può mancare nelle case che hanno bisogno di un’aria salubre: assorbe efficacemente agenti organici volatili potenzialmente pericolosi per il nostro benessere. In più, sopravvive anche in ambienti poco illuminati.

Anche l’aloe vera, pianta nota per le sue proprietà lenitive, è in grado di assorbire lo smog e le polveri sottili presenti in casa. Se posizionata in prossimità di una finestra ben illuminata, riuscirà a vivere più a lungo. Elimina sia il benzene sia lo xilene che la formaldeide, agenti fortemente dannosi per la salute. 

La sansevieria è una pianta purificante longeva e capace di sopportare il clima estivo. Le lunghe foglie verticali hanno la capacità di assorbire una quantità di inquinanti davvero notevole. Sono ottime piante per le case dei fumatori in quanto si rivelano molto utili contro la nicotina. Inoltre di notte, la sansevieria producendo ossigeno migliora la qualità del nostro sonno.

Infine una pianta meno nota ma capace di assorbire sostanze nocive è il filodendro: filtra l’anidride carbonica in eccesso ed è una delle piante decorative per eccellenza. Il filodendro ama la luce, ma non gradisce l’esposizione diretta del sole e ha bisogno di un’annaffiatura regolare.

 

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Elisabetta Majocchi

Elisabetta Majocchi

Elisabetta Majocchi, laureata in Informazione ed Editoria ho collaborato con testate scrivendo di cultura, costume e società. Appassionata di attualità, politica e sostenibilità, oggi scrivo per BuoneNotizie.it grazie al Laboratorio di giornalismo per diventare giornalista pubblicista.

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