Qualche giorno fa, durante la Giornata Mondiale dell’Infanzia e dell’adolescenza, che vuole richiamare l’attenzione sui diritti dei minori, UNICEF ha dedicato questa edizione dell’evento al tema “Salute mentale e benessere psicosociale sono una priorità” e ha divulgato nuovi dati che, a livello mondiale, vedono morire quasi 46.000 adolescenti per suicidio ogni anno. Famiglie, scuole e realtà del tessuto sociale sono essenziali per ascoltare le esigenze delle giovani generazioni ma a che punto siamo in Italia?

Giornata internazionale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza

Quest’anno UNICEF ha voluto dedicare la giornata del 20 novembre a un tema che ha colpito particolarmente i bambini e gli adolescenti. La salute mentale e il benessere psicosociale dei giovani è stato minato dagli effetti della pandemia e l’associazione oggi vuole lanciare un messaggio alle istituzioni divulgando nuovi dati rielaborati dopo un sondaggio lanciato a ottobre 2022 e realizzato sulla piattaforma digitale U-Report sostenuta dalla stessa associazione. I dati parlano chiaro: su 194 rispondenti gli adolescenti vorrebbero sentire parlare più spesso di salute mentale e benessere psicosociale dalle istituzioni (34%), dalle scuole (31%), dai famigliari (7%) e dai media (7%).

Ogni anno muoiono, a causa di suicidi, quasi 46.000 adolescenti in tutto il mondo, più di uno ogni 11 minuti. Il suicidio tra i giovani è la quinta causa di morte tra i 15 e i 19 anni e la seconda causa in Europa. Quasi la metà di tutte le problematiche legate alla salute mentale inizia entro i 14 anni di età. La sofferenza psichica che insorge durante l’adolescenza spesso non è individuata né curata. I fattori che possono far insorgere il malessere possono essere genetici, ambientali, legati al livello di scolarizzazione, di esposizione alla violenza, alla discriminazione, alla povertà e non per ultimo al ruolo dei genitori. L’essere circondati da cure amorevoli in ambienti scolastici sicuri e con relazioni positive contribuiscono a ridurre il rischio di disturbi mentali.

Salute mentale in Italia

Da quando ha preso il via, il bonus psicologico ha avuto un boom di richieste e i fondi stanziati sono andati esauriti in poco tempo. Nel piano del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) del passato governo Draghi era stata stanziata una cifra di 10 milioni di euro per usufruire di sedute gratuite dallo psicologo. Oggi sono stanziati altri 15 milioni di euro grazie alla legge di conversione del DL 115/2022 nel decreto Aiuti bis. Inoltre, in tante regioni, si opera per potenziare l’assistenza psicologica istituendo lo psicologo di base. Lo psicologo di base, gratuito e per tutti è in arrivo in Lombardia e in Toscana è stata approvata la norma di recente.

Riscopri anche tu il piacere di informarti!

Il tuo supporto aiuta a proteggere la nostra indipendenza consentendoci di continuare a fare un giornalismo di qualità aperto a tutti.

Sostienici

Oggi è una giornata storica per la Toscana. Una norma rivoluzionaria che dice una cosa semplice e chiara: la salute mentale deve essere un diritto accessibile a tutti.“, spiega il Presidente del Consiglio della Regione Toscana Antonio Mazzeo dopo l’approvazione della norma in Consiglio Regionale.

Il virtuoso esempio della Toscana

La presenza dello psicologo di base è un investimento che rappresenta una rivoluzione virtuosa e risponde al bisogno crescente di attenzione. Questa nuova professionalità negli studi pediatrici è un valido aiuto per le famiglie e si affianca alla figura dello psicologo nelle scuole. Il servizio è nato la prima volta nel 2021 dal decreto Rilancio ed è stato prorogato anche per l’anno 2022 grazie alla positiva risposta degli istituti scolastici che contano un 69% di attivazioni.

Lo psicologo di base opererà in stretta sinergia con il territorio e con la medicina di base al fine di offrire un adeguato supporto psicologico per le persone a rischio. Il cittadino troverà quindi presso il suo distretto il professionista senza doversi rivolgere ad un servizio privato, più oneroso. In questo modo la fascia della popolazione che può avere accesso ad una cura psicologica aumenterà. Intercettare precocemente i bisogni psicologici della popolazione, fare prevenzione e ridurre il rischio di cronicità realizzando un servizio di prossimità è un valido esempio positivo per evitare che il bisogno diventi un disturbo grave.

Condividi su:
Carlotta Vercesi

Carlotta Vercesi

Parlo della nostra società e di come essa comunica. Il mio obiettivo è di scardinare la narrazione catastrofista e di raccontare le buone idee senza dimenticare i piani politici, sociali, economici. Aspirante pubblicista, scrivo per BuoneNotizie.it grazie al laboratorio di giornalismo per diventare giornalista pubblicista.

Riscopri anche tu il piacere di informarti!

Il tuo supporto aiuta a proteggere la nostra indipendenza consentendoci di continuare a fare un giornalismo di qualità aperto a tutti.

Sostienici