Lo scorso 13 settembre il Senato ha approvato all’unanimità il disegno di legge (ddl) per lo screening universale di diabete e celiachia per tutti i bambini italiani. Si tratta di una svolta epocale nella storia della gestione e della prevenzione di queste patologie, che coinvolgono una percentuale sempre crescente di popolazione. L‘Italia è il primo Paese al mondo ad approvare un ddl per lo screening di diabete e celiachia, un unicum di cui andare molto fieri.

Il testo del ddl su diabete e celiachia

All’interno del decreto vengono affrontati diversi temi riguardanti lo screening di diabete e celiachia. Il testo si compone di quattro articoli.

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L’articolo 1 definisce la volontà di intraprendere un programma pluriennale di screening su base nazionale nella popolazione pediatrica. Questa campagna finalizzata a prevenire le manifestazioni più gravi del diabete di tipo 1 e ad ottenere diagnosi precoci di celiachia dovrebbe essere operativa già a partire dal 2024. Per l’attuazione del programma di screening verranno stanziati 3,85 milioni di euro per gli anni 2024-2025 e 2,85 milioni di euro dall’anno 2026 in poi.

L’articolo 2 stabilisce l’istituzione di un osservatorio nazionale sul diabete tipo 1, con il compito di analizzare i dati del programma di screening e redigere una relazione annuale.

L’articolo 3 del ddl su diabete e celiachia si concentra invece sul promuovere campagne periodiche di informazione e di sensibilizzazione sociale sul tema.

Infine, l’articolo 4 prende in considerazione le misure finanziarie necessarie a sovvenzionare il progetto.

Diabete tipo 1 e celiachia: un po’ di numeri e i vantaggi dello screening precoce

Non è un caso che il ddl approvato dal Senato si concentri su diabete e celiachia. Queste patologie, che esordiscono spesso nel corso dell’infanzia, sono sempre più comuni nella popolazione italiana. Lo screening universale permette di identificarle precocemente, con grandi benefici per la salute dei pazienti e un contenimento dei costi di gestione per il sistema sanitario nazionale.

La celiachia è una patologia cronica autoimmune che rende chi ne è affetto intollerante all’assunzione di glutine. Chi soffre di celiachia deve evitare per tutta la vita alimenti che contengano questa sostanza, che provoca un’attivazione dell’infiammazione a livello intestinale. Le conseguenze a lungo termine della patologia non trattata possono essere molto gravi ed arrivare fino allo sviluppo di malattie tumorali dell’intestino. La celiachia tende a presentarsi con un quadro di sintomi poco specifico e per questo la sua diagnosi può essere tardiva. Lo screening universale è un passo fondamentale verso il riconoscimento precoce. La celiachia interessa circa l’1% della popolazione italiana, ma si stima che il numero totale di celiaci si aggiri intorno ai 600.000, contro gli oltre 233.000 ad oggi diagnosticati.

ddl su celiachia e diabete

Percentuale di popolazione affetta da celiachia in Italia.
Fonte: Istituto Superiore di Sanità epicentro.iss.it

Il diabete mellito di tipo 1 (DMT1) è una condizione tipica dell’infanzia.  È causato, in individui geneticamente predisposti, dalla distruzione autoimmune delle cellule del pancreas che producono insulina. Può esordire bruscamente con quadri anche drammatici, come la chetoacidosi diabetica. Lo screening universale aiuterebbe a prevenire questi esordi gravi ed inaspettati e permetterebbe un inizio precoce del trattamento, rallentando la storia naturale della malattia. Chi è affetto da DMT1 non è più in grado di produrre insulina, l’ormone che abbassa i livelli di glicemia nel sangue dopo i pasti, e necessita di somministrazioni quotidiane per tutta la vita. In Italia quasi 15 bambini ogni 100.000 sono affetti da DMT1. In particolare, la Sardegna risulta la regione europea con maggior incidenza di questa patologia.

ddl su diabete e celiachia

Tassi di incidenza (x100.000 residenti) per DM1 nei bambini di 0-4 anni nelle regioni italiane.
Fonte: Istituto Superiore di Sanità epicentro.iss.it

Screening universale: il plauso degli esperti

L’approvazione del ddl su diabete e celiachia ha riscosso reazioni entusiastiche da tutto il mondo scientifico. La società di dietetica e nutrizione clinica (ADI) ha accolto con grande favore il provvedimento, sottolineando che la diagnosi precoce tramite screening permette di iniziare molto presto una dieta mirata, componente fondamentale nel trattamento sia della celiachia che del diabete. Anche l’associazione italiana dei medici pediatri, tramite il presidente Antonio D’Avino, si è detta pienamente soddisfatta della manovra.

La Società Italiana di Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica (SItI) ha accolto favorevolmente l’approvazione del ddl sullo screening per il diabete e la celiachia. I programmi di prevenzione sono la forma primaria di salvaguardia della salute e l’Italia ne è un esempio virtuoso. “Investire oggi in prevenzione significa ottenere un’anticipazione della diagnosi, un miglioramento della prognosi e del percorso di trattamento e dunque un guadagno di salute, per migliaia di bambini e di famiglie che ogni anno combattono contro queste patologie” – afferma Roberta Siliquini, Presidente SItI.

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Caterina Poli

Caterina Poli

Medico Chirurgo con focus sulla salute materno-infantile. Credo in un tipo di informazione chiara e accessibile a tutti, ma sempre rigorosa. Amo parlare di salute, benessere e diritti. Collaboro con Buonenotizie e partecipo al laboratorio di giornalismo costruttivo.

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