Entrata in vigore il 18 febbraio 1992, la legge 104 compie 30 anni. Promulgata con l’obiettivo di tutelare la salute e i diritti dei disabili, questa legge fa parte delle cosiddette «leggi quadro» della nostra Repubblica. Si tratta di leggi particolarmente importanti, perché contengono gli aspetti fondamentali della materia che trattano.

Anche per questo motivo, la legge 104 è un riferimento per gli enti che stabiliscono procedure a tutela dei diritti dei disabili.

Riscopri anche tu il piacere di informarti!

Il tuo supporto aiuta a proteggere la nostra indipendenza consentendoci di continuare a fare un giornalismo di qualità aperto a tutti.

Sostienici

Quali diritti tutela la legge

Nel segno di una salvaguardia generale dei diritti dei disabili, la legge 104 tutela i diritti sia del soggetto direttamente interessato dalla disabilità che dei suoi familiari. Soprattutto, la legge si esprime in merito al ruolo chiave dell’assistenza continuativa nei vari ambiti della vita del disabile:

La legge 104 previene e rimuove le condizioni invalidanti che impediscono lo sviluppo della persona umana, il raggiungimento della massima autonomia possibile e la partecipazione della persona handicappata alla vita della collettività, nonché la realizzazione dei diritti civili, politici e patrimoniali.

(Fonte: Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana | Estratto dal testo integrale della legge 104/92)

Dalla famiglia all’istruzione, dal lavoro ai diritti civili, la legge 104 definisce anche la priorità degli interventi di assistenza rispetto alla gravità della disabilità. Quanto incide la disabilità sull’autonomia residua della persona? Come stimare l’efficacia delle terapie riabilitative disponibili? Fatto salvo l’accertamento della disabilità da parte del medico curante, il riconoscimento dell’invalidità viene definito dall’ASL di competenza dopo opportuna domanda all’INPS. La legge si applica a chi è nato in Italia, vi risieda, vi sia domiciliato o vi abbia trovato dimora stabile.

Alla legge 104 si deve inoltre il riconoscimento di una serie di diritti ai soggetti che si occupano della persona disabile – in particolare al suo nucleo familiare.

Distinguendo tra la disabilità ordinaria e quella grave, tali diritti riguardano essenzialmente i permessi lavorativi retribuiti e il congedo straordinario. Sono previste inoltre alcune agevolazioni sull’acquisto di automobili e di farmaci, l’indennità di accompagnamento e la possibilità di scegliere una sede di lavoro vicina a dove si vive con la persona disabile.

Diritti dei disabili: la legge delega 2021

L’impianto della legge 104 ha consentito, nel tempo, di integrare i diritti dei disabili con disposizioni più aggiornate. Il Contrassegno Unificato Disabili Europeo, per esempio. O, ancora, il Fondo per la disabilità e la non autosufficienza, che nell’ultima Legge di bilancio si è visto assegnare 200 milioni di euro per il 2021 e 300 milioni di euro a decorrere dal 2022.

Nel corso degli ultimi 30 anni, numerose sono state le integrazioni alla legge 104 del 1992. La legge per il sostegno della maternità e della paternità dell’8 marzo 2000 ha esteso le agevolazioni della legge 104 anche ai genitori non conviventi di una persona disabile. La legge sulla trasparenza amministrativa dell’11 agosto 2014 ha semplificato i riferimenti alle professionalità coinvolte nell’accertamento delle disabilità.

Più di recente, il 20 dicembre 2021 il nostro Senato ha approvato all’unanimità un disegno di legge che delega al Governo il compito di modificare la legislazione. Tale disposizione si inscrive nel solco della Missione 5 “Inclusione e Coesione” del PNRR, che stanzia 19,85 miliardi di euro per le infrastrutture sociali, le famiglie, le comunità e il Terzo settore. L’obiettivo? Rendere protagoniste della propria vita le persone con disabilità, per facilitarne l’inclusione nella società e nel mercato del lavoro.

Condividi su:
Chiara Iaquinta

Chiara Iaquinta

Chiara Iaquinta, aspirante pubblicista, scrivo per BuoneNotizie.it grazie al laboratorio di giornalismo per diventare giornalista pubblicista. E tu cosa stai aspettando?

Riscopri anche tu il piacere di informarti!

Il tuo supporto aiuta a proteggere la nostra indipendenza consentendoci di continuare a fare un giornalismo di qualità aperto a tutti.

Sostienici