La didattica online è stata negli ultimi anni oggetto di dibattito, in particolare con l’avvento della didattica a distanza e le sue ricadute negative, ma anche positive. Ad esempio, l’uso corretto dei social network offre un tipo di  apprendimento originale ed efficace. Ne abbiamo parlato con Daniele Coluzzi, docente di lettere in un liceo romano e influencer con oltre 150.000 visualizzazioni.

Autore del recente romanzo d’esordio “Io sono Persefone” (ed. Rizzoli), Coluzzi ha parlato della sua esperienza personale sui social, che utilizza come contenitori culturali in modo efficace per l’approfondimento e l’intrattenimento di moltissimi utenti, non solo studenti. Il docente ha spiegato il rapporto tra i giovani e i social network e il motivo del successo dei retelling mitologici, di cui i giovani sono i principali fruitori attraverso libri, serie tv e videogiochi.

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Didattica online: l’esperienza di Daniele Coluzzi

Daniele Coluzzi ha raccontato che la sua esperienza di didattica online è nata nel 2019, quando ha deciso di aprire un canale Youtube per raccogliere videolezioni utili per la scuola e il ripasso. Contenuti che avrebbero trattato le sue tre passioni: mitologia, scrittura e letteratura. “Molto presto ho utilizzato anche altri social, come Instagram e Tiktok“, ha affermato il docente, rivelando che utilizza i suoi video anche durante le sue lezioni in classe. “Di solito li assegno alla fine di una spiegazione come ripasso per casa: mi sembra materiale utile da integrare agli appunti presi in classe“. Materiale che è molto apprezzato dai suoi studenti, ma non solo: sono in tanti a usufruire dei video del docente e a rilasciargli numerosissimi feedback positivi.

L’uso consapevole dei social network

Prima, gli spazi della didattica erano limitati alla classe, al cortile o alla palestra: oggi il mondo online, in particolare i social, crea nuovi spazi per l’apprendimento, virtuali ma altrettanto efficaci“, ha sottolineato Daniele Coluzzi. “Il problema è che siamo agli albori di questa rivoluzione, e non abbiamo ancora capito come utilizzarli al meglio; dall’altra parte questo è un vantaggio, perché possiamo creare, sperimentare e innovare. Non volerlo fare significa non accorgersi dei cambiamenti in atto nella nostra società, che un docente non può permettersi di ignorare.”

Il rapporto tra i social network e i giovani è ancora oggi un tema molto caldo, scelto di recente anche come una delle tracce della maturità 2022. A tal proposito, il prof. della didattica online ha le idee molto chiare. “I giovani sanno utilizzare i social meglio di noi adulti e non parlo solo dell’aspetto più pratico. Sanno come ci si deve comportare, cosa si può dire e cosa non è opportuno, e capiscono che i social sono un’estensione del mondo reale, con delle responsabilità e delle conseguenze”.

Chi non è consapevole di tutto questo, secondo Daniele Coluzzi, sono gli adulti. “Molto spesso i ragazzi vengono insultati e presi di mira proprio dagli adulti – basti pensare al caso della ragazza che parla in corsivo – che usano il web come un gioco, senza rendersi conto delle conseguenze di quello che dicono.” Alla domanda su quale consiglio si sente di dare ai giovani per un uso corretto, ci risponde: “Insegnate ai vostri genitori come usare questi mezzi!”.

Mitologia: il successo dei retelling

Tra gli argomenti ricorrenti nella didattica online di Daniele Coluzzi, un posto privilegiato è occupato dalla mitologia. Il prof. del web a tal proposito ci ha spiegato l’attuale successo dei retelling (rivisitazioni che rendono nuovo il racconto) mitologici, come il caso dell’autrice Madeline Miller con i romanzi “Circe” e “La canzone di Achille”. 

I retelling mitologici funzionano perché danno la possibilità di narrare in modo semplice storie e personaggi, che sono sempre stati considerati complessi, datati, inavvicinabili. Le fonti classiche sono per noi, oggi, molto faticose da consultare e questo è un peccato, perché rischiamo di perdere un bagaglio culturale bellissimo e importante, relegandolo agli studi specialistici di qualche professore e niente di più. Che ben vengano queste operazioni, se fatte bene, ovviamente!”

Sul target di riferimento dei retelling mitologici, il prof. della didattica online afferma che è universale, ma che i principali fruitori sono proprio i giovani. “Ne sanno tantissimo, perché è un mondo che li appassiona e che loro approfondiscono attraverso romanzi, serie tv e videogiochi a tema di grande successo.”

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Francesco Bia

Francesco Bia

Docente di lettere e aspirante pubblicista. Ho collaborato per sei anni con due settimanali locali scrivendo di attualità, cultura, spettacolo, cronaca e sport. Oggi collaboro con BuoneNotizie.it grazie al laboratorio di giornalismo per diventare giornalista pubblicista.

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