Il CNEL ha recentemente illustrato il ventiquattresimo rapporto annuale sul mercato del lavoro in Italia. Le principali novità sono il positivo andamento occupazionale del 2022, la centralità del tema delle competenze e dello squilibrio tra domanda e offerta di lavoro e le opportunità lavorative create dal PNRR.

Sebbene persista qualche difficoltà sul tema dell’occupazione femminile, gli scenari di mercato fanno ben sperare per il prossimo futuro. Buone notizie arrivano anche dalla cornice macroeconomica, considerando che il PIL italiano è cresciuto del 3,9% nel corso del 2022, contro il 3,2% della media europea e superando il livello del 2019, riassorbendo quindi le perdite degli anni pandemici.

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L’importanza del parere del CNEL

CNEL è l’acronimo di “Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro”, si tratta di un organismo istituito in Italia con lo scopo di fornire pareri e proposte in materia di economia e lavoro, nonché di favorire il dialogo tra le diverse parti interessate. Il CNEL nasce con la legge n. 3 del 2003 e svolge la propria attività a livello nazionale.

È composto da rappresentanti delle istituzioni, delle organizzazioni sindacali, delle associazioni imprenditoriali e della società civile. Il CNEL lavora in stretta collaborazione con il Governo e con il Parlamento italiano e in particolare esercita la sua funzione di consulente tramite documenti come i rapporti annuali che raccolgono le analisi, le valutazioni e le proposte formulate dall’organismo in merito a questioni di rilevanza nazionale. I rapporti possono essere utilizzati come strumenti di riflessione e di orientamento per le istituzioni, le imprese e la società civile e sono un importante momento di confronto tra tutti i soggetti coinvolti.

Il 2022 è stato un anno difficile, ma con importanti risultati positivi

Dopo le difficoltà che hanno colpito il mercato del lavoro italiano nel 2020 e nel 2021, il 2022 è stato per il Bel Paese un periodo di ripresa. Secondo i dati ISTAT aggiornati al terzo trimestre 2022 l’Italia ha registrato il più alto numero di lavoratori da quando esistono le serie di dati storici: sono stati raggiunti i 23,3 milioni di occupati e un tasso di occupazione del Paese al 60,5 %.

D’altra parte un miglioramento è stato registrato anche per quanto riguarda la disoccupazione, che si attesta al 7,8%, diminuendo dell’1,1% rispetto all’anno precedente. In termini di valori assoluti i disoccupati, cioè le persone che cercano attivamente un posto di lavoro, sono scese sotto ai 2 milioni per la prima volta dal 2011.

Un segnale incoraggiante arriva anche dal numero degli inattivi: le persone tra i 16 e 65 anni che non hanno un lavoro e non ne stanno cercando uno. Il tasso di inattività diminuisce dello 0,4% rispetto al 2021. Resta invece da migliorare il gap occupazionale tra uomini e donne, che rimane fisso al 18% con i dati di settembre: il 45% delle donne risulta essere inattivo contro il 25% degli uomini.

Non solo il CNEL valuta positivamente il mercato del lavoro 2022

Oltre al CNEL, anche i dati di Banca d’Italia sono d’accordo nell’interpretare in modo favorevole l’andamento del mercato del lavoro: da gennaio a ottobre 2022 sono stati creati 350.000 nuovi posti nel settore privato, principalmente in quello manifatturiero. Queste occupazioni hanno interessato per la maggior parte contratti di lavoro dipendente a tempo indeterminato, garantendo di fatto una stabilità lavorativa alle persone assunte.

Secondo Banca d’Italia il miglioramento rispetto al 2021 è evidente: l’anno scorso i contratti a tempo indeterminato rappresentavano il 30% del totale dei nuovi contratti, nel 2022, sebbene i dati siano ancora parziali, la percentuale dei posti di lavoro senza scadenza si attesta al 90%.

Infine, anche la congiuntura macroeconomica del paese ha sorpreso con dei dati migliori del previsto: il PIL italiano nel 2022 è cresciuto del 3,9% contro il 3,2% della media in Europa, aiutando sia i datori di lavoro che i lavoratori a guardare con ottimismo al presente dopo due anni di pessimismo generale.

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Chiara Bastianelli

Chiara Bastianelli

Laurea in Economia e Direzione Aziendale. Project manager in una società di consulenza strategica per le imprese. Appassionata di aziende, finanza e letteratura.

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