Quando nel 2020 il decreto rese legale l’uso dei monopattini elettrici in città, tutti ne ne videro solo i benefici: meno traffico, meno inquinamento e più spazio per i parcheggi. Dopo 3 anni di micro-mobilità, i sindaci registrano i numerosi disagi provocati da quella norma: le condotte contrarie al Codice della Strada hanno causato incidenti e morti, la guida illegale sui marciapiedi disturba i pedoni e il “parcheggio” selvaggio dei veicoli presi a noleggio causa l’abbandono del mezzo in qualsiasi luogo delle città.

Parigi li ha già vietati e in Parlamento si discute una legge molto restrittiva.

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Nelle grandi città, una situazione fuori controllo

I parigini hanno detto “basta!” e così la sindaca francese Anne Hidalgo, a seguito di denunce, esposti e lamentele da parte dei suoi concittadini ha indetto un referendum sull’uso in città del monopattino a noleggio, lasciando a loro la decisione. L’85% dei cittadini andati a votare, in realtà una percentuale di votanti inferiore al 10% degli aventi diritto, ha votato “no” al monopattino in sharing e così a Parigi, da settembre, dovranno sparire dalla circolazione.

Anche i sindaci delle maggiori città italiane stanno affrontando il dilemma della scelta: emergenza ambientale o sicurezza per la mobilità. Alcuni sindaci, come a Firenze, privilegiano una visione green, ambientalista ed ecologista e quindi incoraggiano l’uso del monopattino per una mobilità sostenibile. Ma vi sono altre città dove i cittadini reclamano ai sindaci un’ordinanza per porre limiti all’uso selvaggio senza regole del monopattino. 

A Torino i monopattini elettrici sfrecciano sotto i portici mettendo in pericolo i pedoni e i clienti seduti fuori dai bar. Proprio per la presenza di chilometri di portici, Bologna è l’unica città italiana che non ha attivato i bandi comunali per lo sharing dei monopattini. Roma, per contenere il numero, è intervenuta con una restrizione al noleggio: da 14mila monopattini si è scesi a 9mila. Anche a Palermo la stretta ha imposto un calo da 4mila a 3mila, mentre a Firenze il numero dei monopattini a noleggio ha superato i 1.650.

Data la presenza in molte città di strade maltenute, buche e tombini,  i monopattini sono soggetti a sbandamenti e cadute, anche a causa della presenza di due passeggeri sul monopattino, nonostante sia vietato.

Dal Rapporto ISTAT-ACI risulta l’aumento degli incidenti, con una vittima ogni 233 infortuni. Nel 2021 ci sono stati 9 morti conducenti di monopattino, saliti a 16 nel 2022. Dei 2.101 incidenti stradali che hanno visto il coinvolgimento del monopattino, tutti hanno provocato lesioni alle persone.

Il disegno di legge Salvini: verso una maggiore sicurezza stradale

Tre anni fa il Ministro per l’ambiente per ridurre l’impatto ambientale erogò il bonus-sconto del 60% per favorire l’acquisto dei monopattini elettrici ed oggi, un altro Ministro, quello dei trasporti, cerca di porre freno a “condotte non sostenibili”.

La proposta di legge del Ministro Salvini, finalizzata alla sicurezza e alla prevenzione, prevede monopattini con targa, frecce direzionali e assicurazione per coprire i danni. L’ obbligo di casco è per tutti, non solo per i minorenni. La presenza della targa permetterà di individuare comportamenti civici contrari al Codice della Strada, come guide scorrette e parcheggi selvaggi o sui marciapiedi. I monopattini infatti dovranno essere parcheggiati in apposite aree individuate con ordinanza comunale. Ciò garantirà la circolazione dei pedoni e delle persone con disabilità.

I monopattini potranno circolare solo su strade urbane. Confermando il divieto in atto dal 2022, nelle zone extra-urbane potranno circolare solo su piste ciclabili o spazi riservati alle biciclette. I veicoli in sharing andranno automaticamente in blocco se il monopattino è guidato fuori dai centri urbani. Il limite di velocità sarà di 20 km/h, spesso superato date le frequenti alterazioni al motore.  Vietata la guida contromano ed obbligatori i freni su entrambe le ruote.

Micro-mobilità: 3,2 miliardi a rischio con la nuova legge sui monopattini

L’Italia è uno dei primi produttori di biciclette e monopattini nell’euro-zona. Le società di noleggio aumentano i profitti. l’Associazione Nazionale ciclo motociclo accessori (ANCMA) ha espresso preoccupazioni sulla riforma del ministro dei Trasporti Salvini. In una nota pubblicata sul proprio sito, l’Associazione si è schierata contro i nuovi obblighi sostenendo che le restrizioni alla micro-mobilità rappresenteranno un autogol per un settore che vale 3,2 miliardi.

L’Associazione ANCMA ribadisce che la maggiore sicurezza sulle strade non si ottiene con leggi restrittive, bensì con misure strutturali, miglioramenti per la viabilità e gestione razionale delle soste. L’Italia, sostiene l’Associazione, sarà l’unico Paese in Europa a introdurre assicurazione, targa e casco obbligatori: “le misure legislative non vanno nella direzione di ottenere maggiore sicurezza, ma, per come è stata annunciata la nuova legge, questa riforma sembra più contro la diffusione del monopattino e della bicicletta.” Il rischio, denuncia l’ANCMA, è di scoraggiare anche i turisti.

Ai fini di una maggiore sicurezza la proposta di legge prevede multe da 100 a 800 euro, penali e corsi di guida obbligatori. Se passerà in Parlamento, la legge entrerà in vigore alla fine del 2023.

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Lucia Massi

Lucia Massi

Avvocata, assistente universitaria in U.S.A., interprete del tribunale di Roma e promotrice di cultura italiana presso la F.A.O. Le lauree conseguite in Italia e all’estero, incluso un Ph.D. presso la Columbia University di New York, attengono alle discipline giuridiche e letterarie. Laureata in giornalismo, collabora con BuoneNotizie.it.

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