Dal 2010, ogni anno, la Commissione Europea conferisce il premio Capitale Verde Europea alla città che, con più di 100mila abitanti, presenti il miglior progetto finalizzato alla sostenibilità ambientale. Quest’anno il progetto premiato dall’European Green Capital Award è andato a Valencia. La seconda città, delle due uniche finaliste, era l’italiana Cagliari.

Il titolo viene attribuito dalla giuria in base a 12 parametri: aria, inquinamento acustico, rifiuti, acqua, biodiversità, uso sostenibile del suolo, eco-innovazione, mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici, mobilità urbana sostenibile, energia e governance. 

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Per una Valencia sempre più verde

Antonio Garcia Celda, il Direttore Generale della Capitale Verde Europea 2024, intervistato a Valencia, illustra gli aspetti principali del progetto:

“Tra gli obiettivi dell’Agenda Europea 2030 – dichiara Antonio Garcia Celda – vi è l’abbattimento delle emissioni di Co2, causa dell’innalzamento del riscaldamento globale. L’agenda urbana della nostra amministrazione comunale ha di conseguenza pianificato un cambiamento concettuale centrato sugli aspetti ambientali per la riduzione della Co2. Valencia, in realtà, è già una città green, ecologica, considerando la situazione ambientale favorevole data dalla trasformazione del  fiume Turia in fiume verde.”

La città, in passato, era infatti attraversata dal Fiume Turia, ma a cause delle ripetute inondazioni che allagavano la città causando morti e distruzioni, l’amministrazione ha deviato il corso del fiume fuori dalla città. Il letto del rio svuotato nel 1969 è stato così riempito di terra, prati, alberi e giardini diventando un parco naturale di oltre 8 kilometri che attraversa la città: il rio verde.

“Altro polmone verde – continua nell’intervista Antonio Garcia Celda – è l’area dell’Albufera. In questa enorme zona verde protetta, il secondo parco più esteso di tutta la Spagna, si trova il lago dove si coltivano le risaie. L’area verde umida, collocata proprio ai margini della città, protegge la bio-diversità. Infine, dentro e fuori Valencia troviamo coltivazioni di orti che forniscono i prodotti locali a km zero.”

Nell’agenda comunale, per il direttore generale Garcia Celda, centrale è la pianificazione della mobilità urbana sostenibile:

“La qualità dell’aria e la riduzione dell’inquinamento acustico vengono raggiunti tramite la riduzione dell’uso del veicolo privato. A tal fine abbiamo incrementato il trasporto pubblico, ridotto il costo del biglietto, aumentato le piste ciclabili, ampliato le zone pedonali. Il bonus di 600mila euro vinto con il premio verrà utilizzato per aumentare la missione climatica collettiva dei cittadini per la riduzione delle emissioni di Co2. Il progetto climatico prevede la collaborazione con aziende private e l’incentivo agli imprenditori ad investire in tecnologie ecologiche.” 

Valencia verde premiata anche dagli italiani

Camminando per Valencia sorprende vedere quanti italiani la popolino. Non solo i turisti italiani oggi la preferiscono a Barcellona, ma anche gli studenti e gli imprenditori trovano la città accogliente, ecologica e funzionale. A conferma delle attenzioni poste dal governo municipale alla sostenibilità della mobilità urbana abbiamo intervistato degli studenti italiani all’Università di Valencia impegnati nel progetto Erasmus:

E’ incredibile – dichiara Marta Guerra studentessa di Economiacon solo 29 euro qui si può affittare una bicicletta comunale per un anno. Si pedala in totale sicurezza in quanto le piste ciclabili che attraversano la città non incrociano il traffico. In aggiunta, avendo meno di 31 anni, per me il trasporto pubblico è totalmente gratis.

Infatti, è dal 2013 che il Comune di Valencia sta amplificando il piano urbano per una mobilità sostenibile privilegiando gli spostamenti in bicicletta. Valencia verde possiede 170 kilometri di piste ciclabili, percorse anche dai monopattini, che hanno portato a una riduzione del 10% del traffico.

In questa città vi è una maggiore coscienza ecologica, consapevolezza, attenzione dei cittadini verso l’ambiente. Di conseguenza, i valenciani vivono una migliore qualità di vita” – dichiara Caterina Granieri imprenditrice italiana, proprietaria dell’azienda agricola laziale Fattoria Savino, che ha ora aperto con successo l’attività commerciale Cafeteria Granero in una delle strade principali di Valencia.

Un progetto verde in espansione

La pedonalizzazione di gran parte del centro storico della città, tra cui le due piazze principali, la Plaza dell’Ajuntamento e la Plaza de la Reina, ha trasformato lo spazio pubblico in area ad alta sostenibilità urbana, con accoglienti caffè all’aperto per i turisti e con una buona qualità dell’aria.

Tra le ulteriori innovazioni progettate ai fini di una Valencia sempre più verde si prevedono l’installazione di pergole fotovoltaiche, il rinnovo dell’illuminazione pubblica, la realizzazione di sistemi di accumulo dell’acqua piovana, giardini verticali sulle facciate per attutire l’impatto climatico e il recupero degli scarti delle industrie alimentari per ottenere fertilizzanti.

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Lucia Massi

Lucia Massi

Avvocato, assistente universitaria in U.S.A., interprete del tribunale di Roma e promotrice di cultura italiana presso la F.A.O. Le lauree conseguite in Italia e all’estero, incluso un Ph.D. presso la Columbia University di New York, attengono alle discipline giuridiche e letterarie. Laureata in giornalismo, collabora con BuoneNotizie.it.

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