L’inquinamento dei mari ha un avversario in più.

L‘inquinamento marino è diventato un problema sempre più grande. La quantità di plastiche nei mari ci ha aperto gli occhi e ha fatto nascere diversi progetti pronti a ribaltare la situazione o quantomeno a migliorarla. Il Mediterraneo contiene la più ampia biodiversità al mondo, la quale va salvaguardata.

Uno dei momenti più importanti della “guerra” contro i rifiuti plastici nei nostri mari è stato il progetto Medsealitter. Il progetto mirava a costruire una rete tra aree marine protette, organizzazioni scientifiche e organizzazioni non governative. Queste reti sono servite a sviluppare, testare e applicare protocolli efficaci, per monitorare e gestire l’impatto dei rifiuti plastici sulla biodiversità. Medsealitter  è nato attraverso una collaborazione tra ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) e altri 9 partner, da tutto il bacino del Mediterraneo.

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Nonostante la conclusione della prima fase del progetto (2019), si è voluto dare continuità alla battaglia contro l’inquinamento marino e la plastica nei mari. Il ministero dell’Ambiente, creando una flotta antinquinamento denominata Castalia, ha firmato un accordo con il Consorzio Nazionale Italiano, Corepla, il quale si occuperà di riciclare i rifiuti che Castalia avrà il compito di sbarcare nei porti italiani.

La flotta pronta ridurre l’inquinamento nel Mediterraneo

La dimostrazione lungo la foce del Tevere, a Fiumicino, avvenuta il primo febbraio 2021 è stata un successo. L’imbarcazione attrezzata per il recupero dei rifiuti plastici, della flotta antinquinamento Castalia del ministero, ha dimostrato la semplicità e la rapidità dell’intervento. Infatti, in poche ore, il battello ha tolto dall’acqua una grande quantità di materiale inquinante che galleggiava.

Il riciclo di materiale plastico salva dall’inquinamento

Anche il progetto Medsealitter, come quello della flotta antinquinamento, aveva stipulato degli accordi per il riciclaggio dei rifiuti trovati in mare. Una della aziende che ha preso parte a questa importante fase è Aquafil Global, leader nella produzione di Nylon6.

La sostenibilità non è un risultato da raggiungere- sostiene Giulio Bonazzi, Presidente Aquafil Group- ma un modo di pensare, un modo di essere, un principio che ci deve guidare costantemente.” Corepla, Consorzio Nazionale per la raccolta, il riciclo e il recupero degli imballaggi in plastica, partner nel progetto attuale del ministero dell’Ambiente, ha firmato un contratto biennale con quest’ultimo. Proprio a fronte di ciò,  il Consorzio verificherà, misurerà e analizzerà le quantità e la qualità dei rifiuti oggetto della sperimentazione provenienti dalle imbarcazioni e valuterà l’effettiva riciclabilità dei rifiuti di imballaggio in plastica. 

Obiettivo 14 dell’agenda 2030 dell’ONU

Gli obiettivi elencati nell’Agenda 2030 che si è posti  l’ONU sono 17, uno di questi, il quattordicesimo è proprio quello che concerne il mare. Conservare e utilizzare in modo sostenibile gli oceani, i mari e le risorse marine.

“Salvare il nostro oceano – scrivono le Nazioni Unite sul loro Centro di Informazione web – deve rimanere una priorità. La biodiversità marina è fondamentale per la salute delle persone e del nostro pianeta. Le aree marine protette devono essere gestite in modo efficace e dotate di risorse adeguate e devono essere adottate norme per ridurre la pesca eccessiva, l’inquinamento marino e l’acidificazione degli oceani”.

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Giorgia Tirocchi

Giorgia Tirocchi

Giorgia Tirocchi, aspirante pubblicista, amo raccontare i miei viaggi tramite i miei scatti e le mie parole. Scrivo per BuoneNotizie.it grazie al laboratorio di giornalismo per diventare giornalista pubblicista. E tu cosa stai aspettando?

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