L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha stabilito che questo sarà l’Anno Internazionale del Vetro affermando che “il 2022 sottolineerà il ruolo tecnologico, scientifico, economico, ambientale, storico e artistico del vetro nella nostra società, mettendo in luce le ricche possibilità di sviluppo delle tecnologie – si legge nella risoluzione A/RES/75/279 – e il loro potenziale contributo per affrontare le sfide dello sviluppo sostenibile e delle società inclusive, raggiungere la ripresa economica mondiale e ricostruire meglio dall’epidemia di coronavirus”. Una proposta che dà il via ad un anno importante per tutta la filiera un materiale antico, ma capace di interpretare tutte le sfide odierne dell’ambiente e della tecnologia.

Perché è importante riciclare il vetro

Dopo la carta e la plastica, il vetro rappresenta uno dei materiali che più utilizziamo ogni giorno, ma anche uno dei più inquinanti, a causa del suo lungo processo di produzione industriale: il riciclo diventa importante anche perché una bottiglia di vetro impiega 4000 anni per essere smaltita in modo naturale dall’ambiente.

Riscopri anche tu il piacere di informarti!

Il tuo supporto aiuta a proteggere la nostra indipendenza consentendoci di continuare a fare un giornalismo di qualità aperto a tutti.

Sostienici

Il recupero e il riciclaggio di materiale di scarto nella produzione di nuovi contenitori in vetro può portare a notevoli risparmi, a cominciare dalle materie prime, ovvero sabbia silicea e soda, ma anche un relativo risparmio energetico nella fase di estrazione: 120 kg di materie prime tradizionali possono essere sostituiti con 100 kg di rottame riciclato. Ciò consente di risparmiare 3 milioni di tonnellate di sabbia estratta all’anno, sufficienti per riempire il Colosseo una volta e mezza.

Il riciclo del vetro permette inoltre di risparmiare 330 milioni di metri cubi di metano per la fusione delle materie prime e la conversione in nuovo vetro, un risparmio paragonabile ai consumi domestici annuali di gas metano di una città come Genova. Riciclando questo materiale, si evita anche l’immissione di 2 milioni di tonnellate di anidride carbonica nell’atmosfera durante la produzione di nuove bottiglie e lattine.

Il riciclo del vetro in Italia

L’Anno Internazionale del Vetro è anche l’occasione per fare un punto sul riciclo di questo materiale nel nostro paese: secondo il rapporto CoReVe, il Consorzio Recupero Vetro, nel 2020, sono state recuperate quasi 2,4 milioni di tonnellate di bottiglie, con un incremento del 2,6% rispetto all’anno precedente. Il riciclaggio pro capite è passato da 38,7 kg nel 2019 a 40,4 kg nel 2020.

Ancora meglio nel riciclo: è stato raggiunto un recupero del 78,6% della produzione, un ulteriore balzo rispetto al 77,3% dell’anno precedente. Sono state riciclate 2 milioni di tonnellate e 143.000 tonnellate, con un incremento del 3,6% rispetto al 2019, e il tasso di crescita è stato elevato sia in termini di quantità riciclate, che di imballaggi immessi sul mercato. Nel triennio 2021-2023 il tasso di riciclaggio dovrebbe continuare a crescere ed entro la fine del 2023, secondo il consorzio, dovrebbe raggiungere la soglia dell’80%

Gli italiani sono tra i cittadini più virtuosi d’Europa per quanto riguarda la raccolta differenziata del vetro e i dati contenuti del nostro Rapporto lo confermano – afferma Gianni Scotti, presidente di Coreve – L’Unione Europea ha fissato come obiettivo di riciclo per il 2030 il 75%. Noi abbiamo superato quel traguardo già due anni fa, anche per merito degli sforzi compiuti da una filiera industriale che ha puntato su innovazione e modernizzazione degli impianti“.

L’aumento della raccolta del vetro negli ultimi 5 anni è maggiore rispetto a quello registrato negli ultimi 12. I vantaggi di questo cambio di passo sono molteplici e innegabili e vanno dall’aumento dei ricavi per le 7.414 città affiliate al Consorzio (oltre 86 milioni di euro nel 2020) alla riduzione dei costi di smaltimento (320 milioni di euro in meno).

Le nuove sfide: migliorare la qualità della raccolta

Gli investimenti e l’innovazione tecnologica hanno contribuito al miglioramento dell’efficienza degli impianti di trattamento e alla riduzione finale tra il vetro raccolto e quello riciclato, ovvero trasformato in nuovi imballaggi, dal 11,4% del 2019  10.6%. Nonostante ciò la qualità media di raccolta cala, infatti, troppi sacchetti di plastica e impurità come oggetti di ceramica, pyrex e cristallo finiscono nella campana del vetro, ma una grande opportunità di miglioramento della raccolta sia in termini qualitativi sia quantitativi arriva dalle regioni del Centro-Sud.

Infatti se nelle regioni del Nord la raccolta è strutturata e si attestata su una media di 47,8 kg pro capite, al Centro e al Sud non si raggiungono i 40 kg, rappresentando una potenziale “locomotiva” con tutte le prerogative per far  crescere il Paese, non solo da un punto di vista economico, ma anche di efficienza nella gestione dei rifiuti di imballaggio date le importanti risorse di vetro riciclabile potenzialmente disponibili nel Mezzogiorno.

Leggi anche:

Italia tra i leader della transizione ecologica: cosa è e cosa comporterà

Condividi su:
Giovanni Binda

Giovanni Binda

Giovanni Binda, aspirante pubblicista, scrivo per BuoneNotizie.it grazie al laboratorio di giornalismo per diventare giornalista pubblicista. E tu cosa stai aspettando?

Riscopri anche tu il piacere di informarti!

Il tuo supporto aiuta a proteggere la nostra indipendenza consentendoci di continuare a fare un giornalismo di qualità aperto a tutti.

Sostienici