Passare dall’educazione ambientale all’attivismo, è questo lo scopo di Climate Campaigners. La nuova app, sviluppata nell’ambito di un progetto europeo finanziato dal programma Horizon 2020, è stata presentata durante la Milano Green Week.

Il concetto alla base di questa applicazione è il desiderio di promuovere uno stile di vita più sostenibile tra i cittadini, attraverso strumenti semplici e intuitivi che hanno un impatto a lungo termine sulla collettività ma un riconoscimento immediato per il singolo, attraverso un premio. Ci sono altri esempi del genere, che sfruttano il coinvolgimento diretto del cittadino e in quest’ottica rappresentano una modalità per avvicinare l’attivismo ambientale da una nicchia alla quotidianità della maggioranza, ovvero le persone comuni.

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Climate Campaigners: le sfide tra città complici per la sostenibilità

Il progetto è partito a maggio 2021 e terminerà ad aprile 2024, sono coinvolte 30 istituzioni di 16 diversi Paesi per un totale di 38 città corrispondenti a 20 milioni di cittadini; di queste, 13 sono europee.

In Italia per il momento hanno aderito Pesaro e Milano, new entry tra le “città faro” del cambiamento. La prima è risultata al sesto posto tra i 104 principali comuni italiani coinvolti nella classifica delle città verdi stilata da Legambiente, mentre la seconda – con i suoi 134 comuni e oltre 3 milioni di abitanti – rappresenta la più grande area metropolitana italiana ed è stata riconosciuta come Resilience hub lo scorso anno per l’iniziativa UNDRR Making Cities Resilient 2030.

Ci sono quattro aree tra cui scegliere per misurarsi con le varie sfide: mobilità sostenibile, lotta allo spreco alimentare, risparmio energetico e consumi responsabili. Il database che compone la piattaforma dell’app analizza l’impronta di carbonio emessa da ogni partecipante con le proprie abitudini e propone consigli, modelli e iniziative efficaci per ottimizzare le emissioni dei comportamenti di ognuno.

L’idea delle soluzioni infatti segue una visione olistica degli stili di vita, che include sia la routine quotidiana che gli investimenti a lungo termine o le scelte una tantum (come i fondi pensione, i veicoli elettrici etc.). Superando le sfide, i partecipanti hanno la soddisfazione di aver contribuito all’attivismo per il clima ma accumulano anche City Coins per i vari premi: bike sharing gratuito, magliette biologiche, esperienze in città, concerti, accesso gratuito ai mezzi pubblici e altre agevolazioni.

I risultati possono essere condivisi tra i partecipanti delle diverse città o consultati da nuovi potenziali partecipanti. A tal proposito, entro la fine di quest’anno sarà lanciata la Open Call per le “città-amplificatrici”, coalizioni ampie di governi locali che rendano sempre più capillare l’operato delle città-faro.

L’attivismo ambientale in bicicletta

È il caso di “Ti premiamo per andare in bici”, l’iniziativa lanciata dal Comune di Bergamo il 3 ottobre scorso. Questa sperimentazione, forte di un precedente simile dai risultati incoraggianti, resterà attiva fino al 31 dicembre. L’obiettivo è sempre lo stesso: promuovere buone pratiche di coscienza collettiva a favore della riduzione di emissioni inquinanti. In questo caso specifico, preferendo la mobilità dolce per andare a lavoro o a scuola, rigorosamente solo in bicicletta.

Ogni partecipante potrà ricevere fino a due euro al giorno, a seconda dei chilometri validati dall’apposito kit antifrode fornito dal Comune, Pin Bike. Una volta installato, questo sistema brevettato di gaming – in contatto costante con l’hardware cittadino – consentirà di certificare le tratte urbane percorse per i tragitti previsti. I crediti accumulati saranno spendibili nei rivenditori cittadini aderenti (rigorosamente nei circuiti di vendita offline) ma sono previste anche altre premialità aggiuntive grazie alle classifiche giornaliere e mensili.

Questo il video informativo diffuso da Pin Bike, il sistema brevettato grazie a cui è possibile conciliare la mobilità urbana in bicicletta e il commercio di prossimità.

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Roberta Nutricati

Roberta Nutricati

Laureata in Lettere Moderne a Siena e in Relazioni Internazionali a Torino. Dopo aver vissuto e lavorato in Spagna per un anno, ho conseguito un master in Europrogettazione e il riconoscimento alla Camera dei Deputati come Professionista Accreditata presso la Fondazione Italia-USA a Roma. Collaboro con il settimanale TheWise Magazine e scrivo per BuoneNotizie.it grazie al laboratorio di giornalismo per diventare pubblicista.

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