In Italia, che ha quasi 8mila chilometri di coste in totale, l’erosione costiera è un fenomeno molto presente e preoccupante. Per far fronte a questo problema, negli ultimi anni alcune regioni hanno adottato come soluzione di adattamento il ripascimento delle spiagge (versamento artificiale di sabbia/ghiaia su una costa erosa), al fine di compensare gli effetti dell’erosione naturale e di proteggere l’area dalle mareggiate, ma anche di mantenere o estendere l’ampiezza della spiaggia per scopi turistici. Nel seguente articolo vi parleremo di un esempio di ripascimento con sabbie sottomarine, il cosiddetto “Progettone 4”. Si tratta di un’opera da oltre 19 milioni e mezzo di euro finanziata dalla Regione Emilia-Romagna per rinforzare e difendere il litorale adriatico dall’erosione costiera.

Erosione costiera in Italia: che cos’è e quali sono le cause

Quando parliamo di erosione costiera ci riferiamo a un processo che, in un dato intervallo di tempo e per cause sia naturali sia antropiche, modifica la morfologia dei litorali, determinando un arretramento della linea di costa.

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I fenomeni erosivi possono essere suddivisi in due categorie:

  • l’erosione costiera a breve termine, di tipo reversibile, prodotta in genere dal trasporto di sedimenti verso il largo, associata alle mareggiate con periodicità stagionale.
  • L’erosione costiera a lungo termine, che, al contrario della prima non è più reversibile ed è dovuta normalmente a squilibri nel bilancio sedimentario originati dal trasporto solido litoraneo.

Sebbene quindi l’erosione sia dovuta anche a fattori naturali, le cause principali rimangono di origine antropica. In primo luogo vi è l’uso insostenibile delle aree costiere, con la costruzione di porti, case e infrastrutture. Vi sono poi le modifiche ai corsi e agli alvei dei fiumi, nonché gli interventi di difesa dall’erosione stessa, come la costruzione di dighe, che modificano l’equilibrio degli ecosistemi.

Erosione costiera in Italia: qual è l’attuale situazione delle coste italiane?

Secondo un rapporto di Legambiente, dal 1970 al 2020, i tratti di litorale in Italia soggetti a erosione sono triplicati e oggi ne soffre quasi il 50% delle coste sabbiose. Le coste erodibili coprono 3.770 chilometri (su circa 8.000 chilometri di litorale complessivo), e quelle attualmente in erosione ammontano a 1.750 chilometri.

Come abbiamo detto prima, uno dei problemi principali di origine antropica riguarda le coste aggredite dal cemento, dove le cattive politiche di sviluppo hanno permesso la costruzione di edifici ed infrastrutture senza tenere conto delle peculiarità ambientali.

A tal proposito, una delle regioni più martoriate dalle costruzioni illegali è la Calabria: su un totale di 798 chilometri di litorale, 523 (il 65%) sono stati trasformati da interventi edilizi, sia legali, sia abusivi. In Liguria, che ha 345 chilometri di costa, 220 chilometri (il 63%) sono stati modificati per utilizzi urbani e infrastrutturali; mentre in Toscana, su un totale di 410 chilometri di costa, il 44% risulta trasformato.

Soluzioni di adattamento: il caso dell’Emilia-Romagna

Dopo cento giorni di lavori ininterrotti, si è concluso a maggio dell’anno scorso l’intervento di ripascimento su oltre 11 chilometri di spiagge soggette ad erosione, che ha interessato sette località adriatiche: Misano, Riccione, Bellaria Igea Marina, Cesenatico, Punta Marina, Milano Marittima e Ravenna.

Dopo una prima parte di allestimento delle condotte, il ripascimento è iniziato il 12 marzo da Lido di Dante, nel comune di Ravenna, perseguendo concretamente l’obiettivo di coniugare la sicurezza del territorio con la tutela della biodiversità. Gli interventi sono poi proseguiti a Riccione, Milano Marittima, Punta Marina, Misano Adriatico, Cesenatico e infine a Igea Marina.

Il secondo lotto del “progettone 4” prevede l’intervento di ripascimento della costa ferrarese che riguarderà quasi 4 chilometri fra Lido delle Nazioni e Lido di Pomposa, nel Comune di Comacchio, e che si concluderà entro il prossimo maggio. A questi si aggiunge un altro chilometro di costa con il ripascimento manutentivo di Lido di Volano. L’importo complessivo di questo intervento ammonta a 4,8 milioni di euro.

A differenza del litorale romagnolo, dove il prelievo è avvenuto al largo, in quello ferrarese la sabbia viene prelevata davanti all’ingresso del porto canale di Lido degli Estensi, da depositi sub litoranei che ne ostacolano l’accesso alle imbarcazioni. In questo modo, oltre al ripascimento (che contrasta l’erosione costiera), si avrà una migliore funzionalità idraulica dei canali di Porto Garibaldi e Logonovo, che favorirà al contempo la navigazione e il ricambio idrico delle Valli di Comacchio.

In totale, i fondi stanziati dalla Regione Emilia-Romagna per questi due lotti ammontano a quasi 24 milioni, i quali consentiranno di ripristinare 15 chilometri di litorale.

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Giulia De Giacinto

Giulia De Giacinto

Giulia De Giacinto. Appassionata di Motorsport, in particolare di Formula 1; mi piace raccontare le sue connessioni con la sostenibilità e storie di grande ispirazione. Attualmente scrivo per BuoneNotizie.it grazie al laboratorio di giornalismo per diventare giornalista pubblicista. Aspirante pubblicista, scrivo per BuoneNotizie.it grazie al laboratorio di giornalismo per diventare giornalista pubblicista.

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