Dal 24 al 26 luglio 2023, l’Italia ospita a Roma il secondo vertice delle Nazioni Unite sui sistemi alimentari sostenibili. Il vertice ONU precedente si era tenuto a New York nel 2021. Al summit, organizzato presso la sede della FAO, sono attesi capi di Stato e di governo provenienti dai 193 Paesi membri dell’ONU.

I tre giorni di lavori sono incentrati sul tema dei sistemi alimentari sostenibili, equi, sani e resilienti. Il settore agroalimentare è infatti cruciale per favorire una reale transizione ecologica, quindi sostenibile sia da un punto di vista ambientale, che socio-economico.

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Il vertice ONU affronta le nuove sfide alimentari

Il Segretario Generale delle Nazioni Unite, António Guterres, e la Presidente del Consiglio dei ministri del governo italiano, Giorgia Meloni aprono il vertice ONU sui sistemi alimentari sostenibili il 24 luglio. All’evento di apertura sono presenti inoltre anche il Direttore Generale della FAO, QU Dongyu, e alcuni capi di governo.

Le tre giornate servono a creare uno spazio di confronto in cui i Paesi partecipanti valutano i progressi compiuti dal vertice ONU del 2021. Questa è inoltre un’opportunità per definire gli interventi da attuare per trasformare i rispettivi sistemi agroalimentari.

Lo scorso vertice aveva segnato un momento di svolta. Infatti, mentre in passato erano stati già organizzati altri summit sull’agricoltura, l’evento del 2021 è stato il primo ad analizzare il settore agroalimentare. In questo modo, l’approccio era stato spostato dall’affrontare esclusivamente il problema della lotta alla fame a un’analisi dell’impatto che il settore agroalimentare ha sul clima, sull’ambiente e sulla società.

Ora la sfida principale è quella di individuare le modalità per realizzare la transizione ecologica nel settore agroalimentare. Nei due anni intercorsi tra i due vertici lo scenario globale è infatti mutato. Secondo il report FAO 2022 Lo stato della sicurezza alimentare e della nutrizione nel mondo”, a causa della pandemia e degli effetti dei conflitti e della crisi climatica fino a 783 milioni di persone soffrono la fame, ossia 122 milioni in più rispetto al 2019.

Al vertice ONU sui sistemi alimentari sostenibili il settore agroalimentare sarà protagonista

Sede FAO a Roma – Photo Credit
© FAO/Simone Casetta

L’innovazione nel settore agroalimentare richiede soluzioni ad hoc

Trasformare il modo in cui il cibo viene prodotto e consumato è essenziale per ridurre gli impatti ambientali e per raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) delle Nazioni Unite. Nel report “Giusta innovazione, giusto effetto, nel posto giusto” il WWF racconta che esistono ormai molte innovazioni in grado di trasformare l’intero sistema alimentare globale. Nel report si sostiene inoltre che queste possano essere di natura tecnologica, sociale, legislativa, commerciale e finanziaria.

Per questo, è possibile immaginare interventi diversificati, a seconda del luogo e del contesto in cui si opera. Inoltre, nel suo report il WWF ribadisce che è fondamentale garantire che i finanziamenti si concentrino su tutte le possibili innovazioni dei sistemi alimentari. In vista del vertice ONU l’organizzazione ha ribadito che per contrastare fame e crisi climatica sarebbe necessario investire di più e in modo mirato.

In tal senso, l’organizzazione ha delineato un quadro di possibili ambiti su cui investire, individuando le soluzioni innovative di maggiore impatto. Ad esempio, in Kenya, un nuovo mercato per i piccoli agricoltori del bacino del lago Naivasha ha permesso di ridurre la perdita di cibo e migliorare le strategie di produzione. Nella Repubblica Democratica del Congo, la tecnologia ha garantito la tracciabilità delle catene di approvvigionamento. In questo modo è stato possibile garantire un prezzo equo per la vendita del caffè, attivando pratiche rispettose della natura. In Paraguay, invece, un processo comunitario partecipato ha promosso la pratica dell’agroforestazione, che ha portato al ripristino dei paesaggi naturali.

L’Italia è il Paese adatto ad ospitare il vertice ONU

La FAO si è impegnata ad assumere un ruolo guida nella realizzazione delle promesse emerse dal vertice del 2021. Da allora è in prima linea nel dare impulso, in tutto il mondo, alla trasformazione dei sistemi agroalimentari. Ad esempio, attraverso i programmi “Mano nella mano” e la “Coalizione per il cibo” ha attivato dei meccanismi per accelerare la trasformazione dei sistemi agroalimentari e trovare gli investimenti necessari.

Negli ultimi due anni, l’Organizzazione ha collaborato con i singoli Paesi, con l’obiettivo di creare iter nazionali per la trasformazione dei sistemi agroalimentari. Ha inoltre organizzato svariati incontri regionali in vista del vertice ONU. In particolare, nella fase preparatoria al summit, 101 Paesi hanno trasmesso all’organizzazione dei report volontari sui progressi compiuti.

A fine marzo l’Italia e la FAO hanno confermato la collaborazione strategica nella lotta alla fame e alla malnutrizione. La decisione di ospitare il vertice ONU in Italia conferma in tal senso la posizione centrale assunta dal Paese nella comunità internazionale, nell’ambito delle sfide della sicurezza alimentare. Il ruolo chiave è legato inoltre anche alla ricca filiera agroalimentare e alle capacità italiane in termini di ricerca e tecnologie innovative applicate allo sviluppo agricolo, con un particolare collegamento al cambiamento climatico.

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Giovanni Beber

Giovanni Beber

Giovanni Beber. Studio Filosofia e Linguaggi della Modernità presso l'Università di Trento e sono il responsabile della comunicazione di un centro giovanile a Rovereto. Collaboro con alcuni blog e riviste. Mi occupo di sostenibilità, ambientale e sociale e di economia e sviluppo.

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