Ieri, all’ottava votazione, Sergio Mattarella è stato eletto per un secondo mandato a presidente della Repubblica con 759 voti. Tutti i partiti, ad eccezione di Fratelli d’Italia, hanno votato per la riconferma del presidente uscente.

Durante la comunicazione della sua elezione, Mattarella ha detto: “La grave emergenza sanitaria e economica che stiamo attraversando richiamano al senso di responsabilità, al dovere. Impongono di non sottrarsi e prevalgono sulle prospettive personali”.

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Dopo sette scrutini infruttuosi e in cui le forze politiche non avevano trovato un’intesa sul nome da eleggere, le schede con il nome di Mattarella sono diventate a ogni scrutinio sempre più numerose. Alla settimana votazione di sabato mattina il presidente uscente ha raggiunto 387 voti. A fronte di questo consenso crescente per il capo dello Stato, i partiti hanno trovato l’accordo sul nome di Mattarella.

Le prime parole di Mattarella sul secondo mandato: “Avevo altri programmi, ma se servo ci sono”

Nel corso del 2021, però, Mattarella aveva più volte espresso la propria indisponibilità a un secondo mandato. Per questo i capigruppo di maggioranza e i grandi elettori delle Regioni si sono recati ieri pomeriggio al Quirinale per chiedere al presidente uscente la disponibilità alla rielezione. La scelta di inviare da Mattarella i capigruppo, e non i leader dei partiti, dimostra che si tratta di una richiesta che arriva dal Parlamento.

Il 7 dicembre scorso, in occasione dell’inaugurazione della stagione del Teatro alla Scala, al maestro Riccardo Chailly che gli faceva notare che il pubblico, dopo un lungo applauso, gli aveva chiesto il bis, Mattarella aveva risposto che queste decisioni spettano al Parlamento. Sabato pomeriggio Mattarella ha accettato la richiesta di rielezione dichiarando appunto che rispetta le scelte del Parlamento.

La settimana di voto per il presidente della Repubblica

Il secondo mandato di Mattarella era ritenuto il principale “piano B” nel caso in cui non si fosse trovato un nome condiviso. Nelle prime due votazioni del 24 gennaio e del 25 gennaio, in mancanza di un candidato comune, i grandi elettori hanno votato scheda bianca. Anche il terzo scrutinio è finito con un nulla di fatto.

Il 27 gennaio, giorno del primo voto a maggioranza assoluta (la metà più uno dei votanti), il centrodestra si è astenuto, mentre il centrosinistra ha votato scheda bianca. Mattarella ha ottenuto 166 preferenze. Il 28 gennaio la conferenza dei capigruppo ha deliberato di procedere allo svolgimento di due votazioni al giorno, a differenza a quanto si era deciso per ragioni di Covid. Nel quarto scrutinio, il centrodestra ha deciso di votare la presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati. Il centrosinistra ha criticato la candidatura e ha scelto di astenersi. Casellati ha avuto solamente 382 voti.

Nei successivi scrutini Mattarella, seppure non indicato da nessuna formazione politica, è stato sempre il più votato. Venerdì sera Lega e Movimento 5 Stelle hanno proposto Elisabetta Belloni, diplomatica e direttrice generale del Dipartimento delle informazioni per la sicurezza. Ma anche questo nome non ha trovato l’approvazione di tutti i gruppi parlamentari.

Dopo il settimo scrutinio, tutti partiti che sostengono il governo Draghi hanno preso atto dei crescenti consensi ottenuti in ogni votazione da Mattarella e così lo hanno interpellato per il secondo mandato.

Sergio Mattarella, il presidente moderato

Sergio Mattarella è nato a Palermo nel 1941. Laureato in giurisprudenza, è stato docente di Diritto costituzionale all’università di Palermo. Dopo l’uccisione nel 1980 da parte della mafia del fratello Piersanti, presidente della regione Sicilia, ha intrapreso la carriera politica. È stato ministro dei rapporti con il Parlamento, ministro della pubblica istruzione, vice presidente del Consiglio dei Ministri e ministro della difesa. Mattarella ha concluso l’attività politica nel 2008. Nel 2009 è stato nominato dal Parlamento componente del Consiglio di presidenza della Giustizia amministrativa e nel 2011 Giudice Costituzionale.

Sergio Mattarella è stato eletto presidente della Repubblica il 31 gennaio 2015 e nel corso del suo mandato ha accresciuto la sua popolarità.  “Un presidente di carattere introverso è riuscito a entrare in sintonia con la società italiana sconvolta dalla crisi della pandemia senza gesti esorbitanti: il carisma del timido, che non ha bisogno di alzare la voce”, lo definisce il giornalista Marco Damilano nel libro “Il Presidente”.

Nei suoi sette anni al Colle, Mattarella ha rappresentato un punto fermo per le istituzioni ed è stato, come promesso durante il discorso di insediamento, “arbitro e garante della Costituzione”. Il settennato di Mattarella è stato tra i più duri della storia repubblicana. Nel suo primo mandato ha gestito le crisi di governo che in sette anni hanno visto cambiare cinque governi. Mattarella è stato accanto agli italiani nei momenti più difficili come il crollo del Ponte Morandi e la pandemia. Ha svolto 235 incontri istituzionali e 48 viaggi all’estero, ricucendo anche i rapporti con la Francia.

Il giuramento per il secondo mandato di Mattarella

Come il presidente Giorgio Napolitano, anch’egli eletto per un secondo mandato nel 2013, Mattarella dovrà giurare nuovamente davanti le Camere in seduta comune. Il giuramento si svolgerà giovedì 3 febbraio alle 15.30. Quando Mattarella farà l’ingresso a Montecitorio suonerà la campana maggiore del palazzo. Dopo aver pronunciato la formula: “Giuro di essere fedele alla Repubblica e di osservarne lealmente la Costituzione”, il presidente della Repubblica terrà il discorso di insediamento.

Al termine, il capo dello Stato si recherà a rendere omaggio all’Altare della Patria, dove il sindaco di Roma gli porgerà il saluto della Capitale. Alle ore 12:00 dal Gianicolo verranno sparati 21 salve di cannone.

All’altare della Patria il presidente, probabilmente, salirà a bordo della Lancia Flaminia presidenziale e, scortato dai Corazzieri a cavallo, raggiungerà il palazzo del Quirinale. Qui passerà in rassegna un reparto di formazione interforze e renderà omaggio alla bandiera italiana. Nel Salone dei Corazzieri il presidente Mattarella terrà probabilmente un breve saluto.

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Aurora Amendolagine

Aurora Amendolagine

Aurora Amendolagine, laureata in Scienze politiche e Relazioni internazionali con un Master in Comunicazione istituzionale. Lavoro in Rai da diversi anni. Giornalista pubblicista e tutor del laboratorio di giornalismo per diventare pubblicista

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