Tempo di cambiamenti per alcune direttive Covid legate al grande schermo, ma non solo. Da oggi si potrà tornare a consumare cibi e bevande in sala, oltre che in stadi e teatri. Prende forma, quindi, l’emendamento al Decreto-legge approvato all’unanimità dalla Commissione Affari Sociali della Camera, datato 7 gennaio 2022.

Direttive Covid: le parole di Andrea Costa

I segnali erano già chiari grazie alle parole di Andrea Costa, sottosegretario alla Salute: “Dal 10 marzo sarà nuovamente possibile consumare cibi e bevande anche in sale teatrali, da concerto, cinematografiche, nei locali di intrattenimento e musica dal vivo, in altri locali assimilati e in tutti i luoghi in cui svolgono eventi e competizioni sportive”

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Lo stesso Costa sottolinea l’importanza socioeconomica di queste nuove direttive Covid: “Un’altra buona notizia nel percorso graduale di ritorno alla normalità. Una risposta molto importante per alcuni dei settori tra i più colpiti in questi due anni di pandemia”

Le sale italiane pronte a risorgere

L’industria cinematografica, quindi, è pronta a ripartire, dopo un periodo che ha messo a dura prova i cinema italiani. Secondo Cinetel, agenzia che monitora il mercato delle sale italiane, ben 500 schermi su 3600 hanno alzato bandiera bianca.

Nonostante le nuove direttive Covid, occhi puntati anche sulla diffusione a macchia d’olio delle piattaforme streaming, elemento cruciale per i destini dei cinema italiani. Lo stesso Luigi Lonigro, presidente di Anica (Associazione Nazionale Industrie Cinematografiche Audiovisive Digitali) ha voluto porre l’attenzione su questo aspetto: “Lo spettatore è disorientato: dal tanto prodotto, dall’offerta ridondante delle piattaforme, per questo crediamo che mettere ordine sia fondamentale.”

Direttive Covid: obiettivo riaperture

La ricomparsa di cibi e bevande in sala è solo un assaggio di ciò che attende l’Italia nei prossimi mesi. Infatti, come anticipato settimane fa dal premier Mario Draghi, l’intenzione è quella di non prorogare lo stato d’emergenza oltre il 31 marzo.

Probabile la scomparsa delle zone “colorate” e la riduzione di diverse restrizioni quotidiane. Le stesse scuole resteranno aperte, eliminando le quarantene da contatto e interrompendo l’obbligo delle mascherine Ffp2 in classe. Tornerà possibile visitare i familiari ricoverati in ospedale, con una durata massima di 45 minuti. Buone notizie anche per gli impianti sportivi: la capienza negli stadi arriverà al 75%, mentre nei palazzetti toccherà il 60%.

Queste nuove direttive Covid, però, saranno monitorate attentamente a livello di dati pandemici. Sergio Abrignani, membro del Comitato Tecnico Scientifico, rimane ottimista: “Non credo che dovremmo più vivere la situazione emergenziale che abbiamo vissuto in passato, almeno se rimane la variante Omicron. E non penso che possa arrivare a breve una variante più diffusiva di Omicron, è difficile ed è improbabile immaginarsela”.

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Francesco Cretella

Francesco Cretella

Innamorato della comunicazione in ogni sua forma, specialmente se cinematografica e sportiva. Scrivo per passione e ambizione, rifacendomi ai sei elementi più importanti dell'umanità: chi, cosa, quando, dove, come e perché.

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