Martedì 7 giugno si è svolto il corso di Giornalismo Costruttivo per l’Ordine dei Giornalisti dell’Emilia Romagna tenuto da Silvio Malvolti, Presidente dell’Associazione Italiana Giornalismo Costruttivo ed editore della testata e da Martina Fragale, direttore responsabile di BuoneNotizie.it.

L’evento per l’Ordine dei Giornalisti dell’Emilia Romagna

La testata BuoneNotizie.it ha fatto tappa a Bologna dove Silvio Malvolti e Martina Fragale hanno spiegato ai giornalisti dell’Emilia Romagna che cos’è il giornalismo costruttivo, perché è necessario farlo conoscere e come può servire per restituire credibilità alla categoria dei giornalisti.

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Durante le tre ore di formazione, sono stati affrontati diversi temi. Sono state spiegate le origini del giornalismo costruttivo, nato nel nord Europa e negli Stati Uniti intorno al 2010, dove tutt’ora riempie gli spazi informativi delle tv nazionali e delle principali testate, una tra tutte il The Guardian.

In seguito sono state affrontate tematiche inerenti ai cambiamenti climatici che sono nella quasi totalità dei casi raccontati come eventi nefasti, senza che praticamente nessuno conosca le iniziative che stanno concretamente cercando di portare soluzioni a temi come la deforestazione, la tutela della biodiversità e la necessità di soluzioni di adattamento come quelle che hanno permesso al Bangladesh di migliorare la propria strategia di contenimento dei cicloni.

Il corso è anche stato un’occasione di interazione e di dibattito. Se non sono mancate le critiche da parte dei professionisti che si occupano di un tipo di giornalismo che mette in evidenza solo la parte più negativa delle notizie, dall’altra parte c’è chi ha raccontato la propria esperienza lavorativa affermando di conoscere già l’ambito del giornalismo delle buone notizie.

La kermesse bolognese è stata un’opportunità di confronto e di discussione che risulta sempre utile per migliorare il modo di fare informazione a beneficio del pubblico di lettori.  

Giornalismo costruttivo

Un momento del corso di Giornalismo Costruttivo a Bologna

Il giornalismo costruttivo oggi

L’obiettivo dei mass media oggi è quello di fare ascolti a ogni costo e puntare sul maggior numero di visualizzazioni, anche attraverso tecniche scorrette come il cosiddetto clickbaiting. In questo modo, la credibilità dei media che valore può avere? In Italia, il giornalismo costruttivo è ancora poco diffuso ed è per questo che l’Associazione vuole promuovere attraverso incontri ed eventi il messaggio di un giornalismo alternativo che non vuole sostituire quello tradizionale, ma al contrario vuole dare una voce in più all’informazione.

Oggi il mondo dell’informazione è invaso da notizie sensazionalistiche con l’obiettivo di catturare il maggior numero di lettori possibili. In tempi recenti, dapprima per la pandemia e poi per la guerra, il flusso di informazioni urlate e corredate da titoloni ha creato un fiume in piena che ha travolto le nostre vite. I dati parlano chiaro: circa il 47% dei lettori ha affermato di non informarsi più a causa del surplus di notizie negative che provocano sulla nostra psiche stress e ansia.

Gli obiettivi del giornalismo costruttivo

Il giornalismo costruttivo ha lo scopo di fornire dati per far riflettere il lettore sulle possibili soluzioni, quindi per interpretare le notizie in un’ottica costruttiva. La finalità del giornalismo costruttivo è riportare i lettori a riscoprire il piacere di informarsi, senza essere indotti a forme di ansia e terrore e anzi, cercare delle alternative possibili a fatti che spesso vengono presentati come irrisolvibili.

Il giornalismo costruttivo, quindi, non è giornalismo positivo: l’obiettivo infatti non è eludere la realtà, ma cercare di dimostrare che esistono soluzioni anche per quelle vicende che sembrano irrisolvibili e dall’epilogo negativo.

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Elisabetta Majocchi

Elisabetta Majocchi

Elisabetta Majocchi, laureata in Informazione ed Editoria ho collaborato con testate scrivendo di cultura, costume e società. Appassionata di attualità, politica e sostenibilità, oggi scrivo per BuoneNotizie.it grazie al Laboratorio di giornalismo per diventare giornalista pubblicista.

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