L’estate porta con sé le ferie estive, il periodo in cui milioni di italiani prendono una pausa dal lavoro e dai doveri quotidiani e si dedicano al relax. Dalla villeggiatura, ai grandi viaggi oltreoceano, sono diverse le tipologie di vacanze a cui ci si dedica con i propri cari, ma originariamente nascono tutte con lo stesso obiettivo: sfuggire dal caldo estivo. Con l’avvento del turismo intercontinentale le ferie sono state spostate anche sul calendario e non più relegate alle settimane con la temperatura più alta dell’anno. Le vacanze come le conosciamo oggi, tuttavia, vantano una storia che si perde nel tempo, fino a risalire all’epoca pre-cristiana.

Le ferie romane

Le ferie al tempo dell’impero romano erano dei giorni dedicati alla celebrazione solenne del culto degli dei. Potevano essere pubbliche o private e alcune erano legate a specifiche devozioni delle famiglie di appartenenza. In occasione delle festività venivano organizzati giochi, banchetti luculliani e celebrazioni.

Riscopri anche tu il piacere di informarti!

Il tuo supporto aiuta a proteggere la nostra indipendenza consentendoci di continuare a fare un giornalismo di qualità aperto a tutti.

Sostienici

Nell’Antica Roma c’era però anche un’altra pratica diffusa, tra gli imperatori e i patrizi, riconducibile alla nascita delle ferie, cioè quella di lasciare l’Urbe nei mesi più caldi, in cui il clima impegnativo andava a sommarsi a un rischio maggiore di incendi e di infezioni. Nascono così le bellissime ville romane con le terme, simbolo dello sfarzo e dell’otium latino, parola con cui non si designava il totale relax ma l’assenza delle incombenze politiche e della vita pubblica, che permetteva di dedicarsi all’arte, agli studi e alla cura della propria persona e della casa.

Il Ferragosto, tra romani, Chiesa e Fascismo

L’imperatore Ottaviano Augusto, al quale si deve il nome del mese di agosto, istituì nel 18 a.C. un periodo di festeggiamenti e di riposo esteso a tutti i cittadini dell’impero: le feriae augustae. Letteralmente significa “il riposo di Augusto” e da qui prende il nome la festività tuttora in vita e simbolo dell’estate: Ferragosto.

Il Ferragosto dell’epoca di Augusto era un periodo di due settimane, che partiva dal primo giorno di agosto e arrivava al quindicesimo, e affondava le sue radici nei tradizionali festeggiamenti dedicati a Conso, dio della terra e della fertilità, che avvenivano dopo la lavorazione estiva dei campi coltivati.

La Chiesa Cattolica in fervente sviluppo associò nei secoli dopo la nascita di Cristo, molte festività pagane a delle ricorrenze e celebrazioni religiose. Il Ferragosto fu una di queste e attorno al VII secolo d.C. le ferie estive augustee vennero assimilate all’Assunzione di Maria Vergine. La Chiesa fissò nel giorno del 15 agosto la festività dedicata all’assunzione in cielo della madre di Gesù.

Risale invece al ventennio fascista la tradizione di celebrare il Ferragosto con una gita fuori porta, poiché l’interesse del Duce era quello di diffondere una cultura italica e popolare e le famiglie venivano spronate in questo contesto a prendersi una giornata di vacanza e esplorare paesi, luoghi e tradizioni della penisola.

Le ferie nell’età moderna

Con l’avvento dello Stato Moderno e dei contratti di personale dipendente, le ferie e le vacanze sono state una conquista innegabile di benessere, psicologico e fisico, che ha dovuto attraversare varie fasi e aspettare diversi decenni per vedere riconosciuta e formalizzata la propria esistenza.

Risale al 1871 il “Bank Holiday Act”, l’atto ufficiale in cui per la prima volta, in Inghilterra, si riconoscevano ben quattro giorni di ferie per i dipendenti delle banche in Inghilterra, Galles e Irlanda. Il diritto delle ferie non era quindi ancora esteso alla totalità dei lavoratori, ma a una singola categoria di privilegiati.

Canada e Usa importarono il modello dei giorni di riposo oltreoceano ma è la Francia che detiene il primato di aver concepito per prima un periodo di ferie estive remunerate esteso a tutti i lavoratori. Nel 1925 viene proposta questa idea innovativa, ma si avrà la promulgazione della legge solo nel 1936, anno in cui il Segretario di Stato Leo Lagrange denominò “Anno I° della felicità”.

La legge francese prevedeva 15 giorni di pausa dalle attività per tutti i lavoratori, inizialmente concentrati nel periodo estivo e accompagnati da un biglietto ferroviario gratuito per permettere alle famiglie di spostarsi dalla città di residenza e di godere del meritato relax in posti adibiti alle vacanze.

Un istituto riconducibile alle ferie pagate si può trovare in Italia nella Carta del Lavoro del 1927, ma sarà la Costituzione Italiana del 1948 che sancirà per sempre il diritto irrinunciabile del lavoratore a delle ferie annuali e retribuite.

Leggi anche:

Estate 2022: 5 idee per vacanze al mare in nord e centro Italia

Bonus vacanze 2021: chi lo può chiedere e come utilizzarlo

Condividi su:
Chiara Bastianelli

Chiara Bastianelli

Laurea in Economia e Direzione Aziendale.Project manager in una società di consulenza strategica per le imprese.Appassionata di aziende, finanza e letteratura.

Riscopri anche tu il piacere di informarti!

Il tuo supporto aiuta a proteggere la nostra indipendenza consentendoci di continuare a fare un giornalismo di qualità aperto a tutti.

Sostienici