I saldi invernali inizieranno il 5 gennaio in tutta Italia come previsto dal nuovo Codice del Consumatore, entrato in vigore il 2 aprile 2023: il testo è stato modificato per tutelare maggiormente il consumatore sugli acquisti.

Tra le novità, che riguardano anche i negozi online, è previsto un aumento delle sanzioni minime e massime in caso di irregolarità da parte dell’esercente. I commercianti hanno l’obbligo di esporre il prezzo iniziale e la percentuale di sconto o del ribasso accanto al prodotto, in modo da assicurare ai consumatori una corretta informazione e una valutazione sull’acquisto.

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Saldi invernali 2024: più tutele con le nuove regole

La nuova normativa che regolamenta l’applicazione degli sconti o promozioni si ispira al concetto di trasparenza dei prezzi e riguarderà anche le vendite online. Per questa ragione sia i negozi fisici sia i siti e-commerce dovranno adeguarsi alle novità. Coloro che non rispetteranno le nuove regole dovranno pagare una multa che va da un minimo di 1000 euro a un massimo di 3098 euro.

Il Decreto legislativo 26/2023, in attuazione alla Direttiva Ue 2019/2161 in vigore dal 1° luglio 2023, ha inserito modifiche al Codice del Consumo introducendo nuove norme in materia di annunci di diminuzione dei prezzi, per rafforzare la tutela nei confronti del consumatore.

La disciplina si applica a tutti gli annunci riguardanti ogni rete di distribuzione: questi si riferiscono alla diminuzione del prezzo di vendita di un determinato articolo in uno specifico periodo di tempo. La disposizione è valida anche per le vendite straordinarie come le liquidazioni o le vendite di fine stagione. Lo scopo delle modifiche apportate al Codice del Consumo è quello di limitare le pratiche di sconto poco controllate.

Per questo motivo è necessario che ogni annuncio di riduzione del prezzo da parte del esercente riporti il prezzo precedente, ovvero il prezzo più basso che ha toccato quel prodotto nei trenta giorni precedenti il giorno dell’avvio della promozione.

Se i prodotti in promozione sono stati immessi sul mercato da meno di trenta giorni, il prezzo precedente sarà quello che il commerciante ha applicato nell’intervallo di tempo inferiore ai trenta giorni che precedono la promozione.

Saldi invernali 2024: più trasparenza per i consumatori

Saldi, retail vs e-commerce, soluzioni per un’equa concorrenza

Le regole di vendita esercitate nei negozi retail e dai rivenditori online non sono disciplinate in maniera analoga. Infatti nel mondo dell’e-commerce, le offerte e le promozioni sono applicate in diversi momenti dell’anno e per questo motivo la compravendita sul web si rivela molto più vantaggiosa che quella effettuata nei negozi al dettaglio. Dunque non è necessario aspettare il periodo dei saldi e ciò rappresenta un danno per i negozi fisici.

Per cercare di risolvere la questione, il piano della Commissione Europea e la proposta dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (Agcm) puntano a cancellare le limitazioni dei periodi promozionali. Lo scopo è di abolire gli obblighi legati alle vendite promozionali, rendendole possibili anche nei periodi precedenti i saldi di fine stagione.

Il presidente di Confimprese Mario Resca è concorde con l’iniziativa dell’Agcm riguardo all’abolizione dei vincoli alle vendite promozionali, mettendole in pratica anche nei periodi precedenti i saldi per gli stessi capi, ma non solo. L’idea unanime è quella di abbattere sia i vincoli di periodi sia di durata delle vendite di fine stagione in modo che ci sia una concorrenza equilibrata tra i negozi fisici e i siti e-commerce.

Secondo Resca occorre creare un adeguamento tra i negozi tradizionali, i rivenditori online e tra le regioni. Allo stato attuale hanno la facoltà di determinare una data di inizio saldi differente, causando squilibri concorrenziali tra aree limitrofe. È necessario velocizzare il dialogo tra imprese e pubblica amministrazione e regolarizzare la disciplina normativa per cercare di trovare un punto di contatto che possa favorire sia il commercio al dettaglio sia l’e-commerce.

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Elisabetta Majocchi

Elisabetta Majocchi

Elisabetta Majocchi, laureata in Informazione ed Editoria ho collaborato con testate scrivendo di cultura, costume e società. Appassionata di attualità, politica e sostenibilità, oggi scrivo per BuoneNotizie.it grazie al Laboratorio di giornalismo per diventare giornalista pubblicista.

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